Il premier in conferenza stampa: Ucraina "colpita in legittima sovranità". E avverte: in sede Ue "duro pacchetto di sanzioni". In una nota aveva già fatto sapere: "Siamo al lavoro con gli alleati europei e della Nato per rispondere immediatamente”. Mattarella convoca il Consiglio supremo di difesa. Il ministro degli Esteri Di Maio: "Gravissima e ingiustificata aggressione". Da Letta a Salvini la politica appoggia il presidente del Consiglio per trovare "una risposta comune con gli alleati"
"Solidarietà piena dell'Italia all'Ucraina. Quanto succede lì riguarda tutti noi e le nostre democrazie". Queste le parole del premier Mario Draghi in conferenza stampa dopo che la Russia ha invaso il territorio ucraino, questa mattina alle prime luci dell'alba, quando il presidente russo Putin ha dato il via alla "demilitarizzazione" dell'Ucraina "per proteggere" gli stati separatisti e filorussi nella regione del Donbass. "L'Ucraina è un Paese Ue, una nazione amica e una democrazia colpita nella legittima colpita nella legittima sovrantà", ha aggiunto il presidente del Consiglio. Che poi ha spiegato: "Con la Russia ora il dialogo è impossibile". Già nelle scorse ore, Draghi aveva fatto sapere, con una nota, che il governo italiano condannava l'attacco e che Roma era al lavoro con gli alleati - europei e Nato - per "rispondere immediatamente". Intanto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha convocato il Consiglio supremo di difesa per le 16.30 di oggi, al Quirinale (SEGUI LE NOTIZIE IN TEMPO REALE - LO SPECIALE UCRAINA - LE FOTO DA KIEV).
Draghi: "Putin metta fine a spargimento di sangue"
Per il permier l'Ucraina è un "democrazia colpita nella propria legittima sovranità. Esprimo la solidarietà piena incondizionata del popolo italiano al popolo ucraino e al presidente" ucraino. Draghi ha quindi anticipato che in sede Ue ci sarà un "duro pacchetto di sanzioni" contro Mosca. "Putin metta fine allo spargimento di sangue e ritiri le forze militari dai confini ucraina in modo incondizionato", ha poi aggiunto. Mentre sull'ambasciata italiana a Kiev, ha spiegato: "È aperta, pienamente operativa e mantiene i rapporti con le Autorità ucraine, in stretto coordinamento con le altre Ambasciate, anche a tutela dei circa 2000 italiani residenti. L'Ambasciata resta in massima allerta, pronta ad adottare ogni necessaria decisione".
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Di Maio: "Gravissima e ingiustificata aggressione"
Nelle prime ore del mattino il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha convocato una riunione urgente di coordinamento all'Unità di crisi della Farnesina. Sul suo profilo Twitter, Di Maio ha definito "una gravissima e ingiustificata aggressione" quella subita dall'Ucraina. L'Italia, continua il ministro, "condanna con fermezza" l'invasione russa, che rappresenta "una violazione del diritto internazionale". Di Maio ha poi espresso la sua vicinanza alla cittadinanza ucraina: "L'Italia è al fianco del popolo ucraino, insieme ai partner Ue e atlantici".
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Letta: “In gioco il principio di libertà e democrazia, risposta sia unita”
L’ingresso delle truppe russe in Ucraina, dice il segretario del Partito Democratico Enrico Letta, rende “necessaria una reazione, che deve essere unita”. Putin, continua Letta, “cercherà di divederci, la risposta è unità e fermezza. Il Parlamento italiano dica cose senza ambiguità, chiediamo una riunione del Parlamento: prenda una posizione chiara". Per questo il premier Draghi “fa bene a creare la migliore unità possibile”. Non è più tempo di “comodi terzismi”, spenti “dalle bombe di Putin”: l’Italia deve “condannare senza ambiguità l'attacco all'Ucraina e, insieme agli alleati, reagire a questa sfida senza precedenti ai principi di libertà e democrazia in Europa”. Secondo Letta serve un cordone affinché la società russa pensi che "quella della guerra "sia una strada impossibile. E se le sanzioni sono la “prima reazione”, per il segretario dem l’Italia deve guardare al di là dei suoi confini. “Ieri in Aula si è parlato di sanzioni ma guardando al dibattito domestico italiano. Dobbiamo uscirne, è in gioco il principio di libertà e democrazia. Se non difendiamo l'Ucraina non difendiamo nemmeno noi stessi, non si possono risolvere le questioni dei confini portando morte e forza. Serve una risposta unita e senza ambiguità", ha detto.
Salvini: "Sostegno a Draghi per risposta comune degli alleati"
Anche La Lega, attraverso le parole del suo leader Mattei Salvini, "condanna con fermezza ogni aggressione militare". L'auspicio "è l'immediato stop alle violenze. Sostegno a Draghi per una risposta comune degli alleati", ha detto il leader del Carroccio.
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Meloni: "Inaccettabile attacco"
Parla di un "inaccettabile attacco bellico su grande scala della Russia di Putin contro l'Ucraina" anche la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni. "L'Europa ripiomba in un passato che speravamo di non rivivere più. È il tempo delle scelte di campo. L'Occidente e la comunità internazionale siano uniti nel mettere in campo ogni utile misura a sostegno di Kiev e del rispetto del diritto internazionale", ha scritto Meloni su Facebook.