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Crisi Ucraina, Giorgia Meloni a Sky TG24: "Sì alle sanzioni, ma devono essere efficaci"

Politica
©Getty

Ospite di e-Venti, la leader di Fratelli d'Italia ha sottolineato la necessità di lavorare a una de-escalation nell'Europa orientale e di difendere l'Occidente. Sulle sanzioni alla Russia: "Vanno bene se colpiscono più noi che gli altri". Per quanto riguarda la fine dello stato di emergenza per la pandemia: "Non capisco come si possa mantenere il Green pass"

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In un'intervista alla trasmissione e-Venti su Sky TG24, la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni è tornata sulla crisi ucraina dicendo che le sanzioni sono uno strumento giusto solo se risultano efficaci e "colpiscono più gli altri che noi". "Io non ho detto che non vadano bene, ma che devono essere efficaci. La comunità internazionale non ha molti strumenti... ma in passato le sanzioni [adottate per la Crimea] non hanno sortito un grande risultato. Ho detto che sarebbe meglio che colpiscano più quelli che devono colpire piuttosto che noi", ha aggiunto (CRISI UCRAINA - LE ULTIME NOTIZIE).

 

La crisi ucraina e il ruolo dell'Italia

"Credo che la violazione dell'integrità territoriale di una nazione, anch'essa europea, sia inaccettabile nei confronti della quale comunità deve reagire: questa è la posizione di Fratelli d'italia", ha detto Meloni riferendosi a quanto sta accadendo in Ucraina. "La Russia è sicuramente una nazione molto vicina sul piano culturale alla dimensione europea, ma questo nulla toglie al diritto internazionale e al fatto che l’Italia, che fa parte dell’Alleanza Atlantica, oggi debba con fermezza, senza titubanze, ribadire quel posizionamento e fare tutto quello che si può fare per difendere il diritto internazionale". "Noi siamo sempre per il rispetto delle regole e per della lealtà con i nostri alleati internazionali che fanno parte dell'alleanza atlantica. Anzi, i nostri parlamentari che sono intervenuti oggi segnalavano che se l'Italia volesse essere più centrale, credibile e maggiormente considerata, forse dovrebbe rispettare vincoli", ha proseguito la leader di Fratelli d'Italia spiegando che l'Italia dovrebbe contribuire maggiormente alle spese per la difesa nell'ambito della sua appartenenza alla Nato. "Per risolvere le crisi ci vuole la fermezza, ci vogliono gli strumenti". Altro tema sono le sanzioni. "Io guardo sempre le vicende sul piano dell'interesse nazionale, che adesso è evitare escalation che colpirebbe noi europei e italiani in maniera fortissima... E poi guardo a una situazione economica che per quello che riguarda l'Italia, è già abbastanza compromessa", ha detto. Secondo Meloni, la priorità assoluta adesso è difendere l'Occidente ed evitare un'ulteriore escalation della crisi tra Ucraina e Russia "che per noi [italiani] sarebbe tragica".

 

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Le valutazioni sull'operato del governo

Nell'intervista Meloni ha anche commentato l'intenzione del governo di non prorogare lo stato di emergenza, annunciata in giornata da Draghi. "Io do per scontato che non si possa prorogare lo stato di emergenza, non lo si doveva prorogare già da prima. Ma non capisco come si possa non prorogare lo stato di emergenza e mantenere uno strumento come il green pass che è una misura estremamente impattante, lede i diritti fondamentali prima che costituzionali al lavoro, alla libertà", ha detto la leader di Fratelli d'Italia. "Questo governo continua a fare cose che non hanno senso sia sul piano scientifico, sul piano della modifica continua delle norme, sia sull'assenza paramentri certi sulla quale vengono prese le decisioni". "La sensazione", ha proseguito Meloni, "è che si proceda con discrezionalità, quindi io continuo a non essere d'accordo con questo governo". Secondo Meloni, è anche possibile che l'esecutivo Draghi non arrivi a fine legislatura. "Io vedo delle fibrillazioni nella maggioranza... loro mettono la fiducia nei provvedimenti perché hanno paura che non vengano votati. In questo clima mi pare difficile possa andare avanti per molto", ha concluso.

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