Imponenti ed eleganti, scortano il Capo dello Stato in tutte le occasioni più importanti. Nel giorno dell'insediamento, accompagneranno Mattarella da piazza Venezia al Quirinale
Si chiama Unisono, è un maremmano possente di 13 anni. Sarà lui a scortare Sergio Mattarella, camminando al fianco della Lancia Flaminia e alla testa degli altri 30 cavalli che sfileranno per le strade di Roma nella giornata dell’insediamento. Crini scuri ed elmo lucente, i Corazzieri sono l’unità speciale dell’Arma dei Carabinieri che è guardia d’onore del Capo dello Stato. La loro presenza segnala quella del Presidente e certo non passano inosservati: cavallo e cavaliere insieme arrivano a 3 metri. L’alta statura non è un vezzo moderno ma un retaggio del passato, quando la cavalleria doveva incutere timore già solo alla vista. Il battesimo del fuoco fu nel 1557, nella vittoriosa battaglia di San Quintino contro i francesi. Deposte le armi, non più Guardia del Re, oggi il Reggimento dei Corazzieri, comandato dal Generale Luciano Magrini, ha funzioni di rappresentanza e di protezione diretta del Presidente della Repubblica (IL MOMENTO DELLA PROCLAMAZIONE - L'EDITORIALE DEL DIRETTORE DI SKY TG24 - LE REAZIONI NAZIONALI E INTERNAZIONALI - LO SPECIALE SUL MATTARELLA BIS - LA STORIA DI MATTARELLA).
L''uniforme dei Corazzieri si ispira a quella del 1868
Non è un lavoro per tutti. L’altezza minima richiesta per un Corazziere è di 190 centimetri (il più alto in servizio misura 2 metri e 8 centimetri) e va detto che non c’è alcuna preclusione alle donne. Durante le cerimonie solenni, che piova o splenda il sole, indossano l’uniforme di Gran Gala che, fatti salvi i necessari adeguamenti, si ispira a quella in uso nel 1868 e con elmo e corazza (da cui il nome del Reggimento) raggiunge il peso di 10 chili.
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Imponenza, eleganza e docilità: le caratteristiche dei cavalli
Va da sé che anche al cavallo occorra una certa prestanza per sostenere cavaliere e bardature: almeno 175 centimetri al garrese, alcuni sfiorano i 185. Ma la struttura imponente e il mantello scuro (dal baio al morello) non sono gli unici requisiti necessari per diventare un cavallo del Presidente: bisogna saper tanto marciare con eleganza nel caotico traffico della Capitale, quanto restare immobile per ore durante le visite di Stato, quindi servono equilibrio e docilità. Qualità che si costruiscono con un addestramento adeguato, sin da puledri: “Tra cavallo e cavaliere ci deve essere un costante rapporto di fiducia reciproca, senza coercizioni - spiega il Generale Magrini - Per noi il cavallo è un compagno di lavoro e non uno strumento di lavoro. Ogni cavallo ha, come ogni essere vivente, un proprio ‘carattere’, una propria indole”.
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La scorta di Mattarella ha 30 cavalli
Finora sono stati preferiti esemplari irlandesi, considerati più adatti per morfologia e temperamento, ma negli ultimi tempi sono stati “reclutati” anche cavalli di razze italiane, murgesi e maremmani provenienti in gran parte dagli allevamenti dei Carabinieri Forestali: nella scorta di Mattarella sono 15. Avanzano disposti in file, di solito all’esterno si trovano i cavalli più esperti a guida di quelli più giovani. “A cavalier novizio, cavallo senza vizio”, recita un detto. “I nostri migliori cavalieri si occupano prevalentemente dei puledri – spiega ancora il Generale Magrini – viceversa i cavalli più esperti sono montati dai giovani Corazzieri. Ma in realtà c’è sempre uno dei due che può insegnare qualcosa all’altro, per raggiungere la situazione ideale di equilibrio”.
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Accompagneranno il Presidente da piazza Venezia al Quirinale
E così al seguito di Mattarella ci sarà l’irlandese Indomito, 22 anni di servizio alla Repubblica, al fianco del murgese Ogaden, uno dei tre debuttanti alla sfilata. Calzati con ferri speciali per ridurre il rischio di scivoloni su asfalto e sampietrini, accompagneranno il Presidente nel tragitto da piazza Venezia al Quirinale, per poi far ritorno alla caserma Negri di Sanfront, che li ospita nel cuore di Roma. Passando di lì, basta tendere l’orecchio per sentire i nitriti.