Faccia a faccia tra Paolo Damilano (Centrodestra) e Stefano Lo Russo (Centrosinistra), in corsa per il ruolo di sindaco del capoluogo piemontese. Il dibattito è stato condotto da Fabio Vitale. Il 14 ottobre, invece, il confronto tra Roberto Gualtieri ed Enrico Michetti, al ballottaggio a Roma
Nona domanda
Una domanda per voi fatta dai profili Instagram che stanno seguendo la trasmissione. Qual è la vostra proposta per fare di Torino una città sempre più innovativa rispetto a Milano?
Damilano: "Vogliamo impegnarci affinché nessuno nella nostra città debba dormire per strada. I soldi del Pnrr sono una grandissima occasione, ma anche l'ultima per cambiare le cose. Dobbiamo aumentare il Pil della nostra città per generare benessere"
Lo Russo: "I progetti che abbiamo in mente saranno di riqualificazione urbana, delle periferie e del centro, che è stato lasciato andare in questi anni"
Ottava domanda
Come pensate di cambiare Torino con i soldi del Recovery? Che progetti pensate di presentare per ottenere quei fondi?
Lo Russo: "Abbiamo purtroppo perso l'occasione della GigaFactory, finita a Termoli. Come sindaco mi farò carico dell'interlocuzione sull'industria dell'auto, dialogo che il nostro territorio deve avere"
Damilano: "Dobbiamo far capire alla nuova dirigenza che siamo un terreno fertile. Bisogna però che Torino non sia dipendente dal settore dell'auto"
Settima domanda
Capitolo Fiat-Stellantis. Nella storia, Torino è sempre stata la città dell’auto. In oltre un secolo è cambiato il mondo dell’industria, è cambiato il paese. Vi chiedo quanto e se è ancora centrale l’industria dell’auto per questa città. Perché oggi una grande azienda dovrebbe investire lì?
Damilano: "Al papà direi di stare tranquillo. Dobbiamo essere capaci, di avere visione: Torino va portata nel mondo. E bisogna sfruttare le occasioni, ad esempio con i soldi del Pnrr"
Lo Russo: "Torino è la città del lavoro. Il tema della riqualificazione del personale è la risposta migliore da dare al padre di famiglia"
Sesta domanda
Lo Russo: "Sono circondato da ragazzi che non trovano lavoro e di imprenditori che non trovano persone da impiegare. Nel nostro progetto, in ogni circoscrizione, vogliamo aprire un centro per l'impiego per unire i due mondi"
Damilano: "I giovani devono avere la possibilità di trovare un impiego a Torino. Nella nostra città va costruito un tessuto imprenditoriale, così i giovani possono non solo studiare qui, ma si fermeranno anche e ci vivranno stabilmente"
Quinta domanda
In questa campagna elettorale avete parlato tanto di lavoro. La disoccupazione giovanile a Torino è sopra la media nazionale (30,3% a Torino, media italiana al 29,4%). In un minuto, ci dite una cosa che vi impegnate a fare e cosa può cambiare questo dato?
Damilano: "Ricordo che l'ultimo sindaco era donna. Compito nostro è mettere in condizione le donne di partecipare allo stesso modo degli uomini, facendo loro gestire servizi come la scuola e la prima infanzia"
Lo Russo: "Ricordo che noi abbiamo scelto lo strumento delle Primarie. La nostra giunta sarà comunque a trazione femminile. Se vincerò le elezioni, nella nostra giunta ci saranno moltissime donne"
Quarta domanda
Damilano incalza: "Torino ha avuto una grande chance con le Olimpiadi del 2006. Potevamo sfruttarle per rilanciare la città, e invece non sono state utilizzate nel migliore dei modi"
Lo Russo: "C'è una disaffezione generale da parte dei cittadini la politica. Compito nostro è stimolarli con la concretezza dell'esempio. Dobbiamo metterci la faccia"
Damilano: "Ho parlato personalmente con molti cittadini, e si sentono abbandonati. Ma il nostro progetto è proprio fatto da cittadini: possiamo migliorare la situazione della nostra città"
Terza domanda
Veniamo al secondo tempo della vostra partita. Si parte da zero. O meglio, forse dovremmo ripartire da questo numero: 51,9%, che è la percentuale di astenuti al primo turno. Più della metà degli aventi diritto al voto a Torino è rimasta a casa, soprattutto chi vive nelle periferie. Come pensate di convincerli ad andare a votare?