Il presidente del Consiglio è intervenuto per la prima volta davanti alla platea degli industriali, nel corso dell’evento al Palazzo dello Sport di Roma. "L'Italia cresce, ma la vera sfida è una ripresa duratura". Sul Green pass: "Uno strumento di libertà, serve per riaperture e sicurezza". Alle imprese: "Nessuno si tiri fuori per il bene del Paese"
Il presidente del Consiglio Mario Draghi è intervenuto all'assemblea di Confindustria al Palazzo dello Sport di Roma (I PUNTI DEL DISCORSO DI DRAGHI). Dopo il discorso di apertura del presidente Carlo Bonomi, ha detto: “Le previsioni del governo stimano una crescita intorno al 6% quest'anno, a fronte del 4,5% ipotizzato in primavera. A luglio il numero di occupati è cresciuto di 400mila unità rispetto all’anno prima. L’Italia sta crescendo oltre le stime. Ma restano preoccupazioni: tra i dipendenti un quarto dei nuovi occupati ha ricevuto un contratto a tempo determinato. La crescita che abbiamo davanti è un rimbalzo rispetto alla contrazione dello scorso anno: una delle recessioni più forti in Europa. Era inevitabile che alla riapertura si accompagnasse una ripresa. La sfida è che sia duratura e sostenibile”. Per far questo, secondo il premier, serve scongiurare una ripresa dei contagi da Covid-19 e lavorare tutti insieme, politica e imprese. A queste Draghi chiede "di fare di più", dicendosi consapevole "che la storia dell'imprenditoria italiana è già ricca di pagine nelle quali la responsabilità nazionale ha prevalso sugli interessi aziendali, familiari e di settore".
Green pass strumento di sicurezza
“Il Green pass è stato esteso come strumento di sicurezza per tenere aperte scuole e imprese. Se continueremo così, potremmo continuare ad allentare le restrizioni che sono ancora in vigore, ad esempio nei teatri e nei cinema, aiutando l'economia del Paese”, ha detto Draghi (TUTTE LE NEWS SUL GREEN PASS).
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Oltre 3 mld per oneri luce e gas
Il premier è intervenuto anche sul tema del rincaro bollette. “Senza un intervento del governo, nel prossimo trimestre il prezzo dell'elettricità potrebbe salire del 40%, e quello del gas del 30%. Perciò abbiamo deciso di eliminare per l'ultimo trimestre dell'anno gli oneri di sistema del gas per tutti, e quelli dell'elettricità per le famiglie e le piccole imprese: ne discuteremo oggi stesso in Cdm. Potenziamo il bonus luce e gas per proteggere soprattutto le fasce meno abbienti. Si tratta di un intervento di oltre 3 miliardi, dopo quello da 1,2 miliardi avvenuto a giugno. E che ha una forte valenza sociale, per aiutare in particolare i più poveri e i più fragili", ha detto Draghi.
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L’incognita inflazione
Grande incognita per il futuro dell’economia italiana e globale è l’inflazione. Sul punto, Draghi ha detto: "Dobbiamo vigilare sull'aumento dei prezzi e sulle difficoltà nelle forniture in alcuni settori. L'economia globale attraversa una fase di aumento dei prezzi, che riguarda anche i prodotti alimentari e tocca tutte le fasi del processo produttivo. Non sappiamo ancora se questa ripresa dell'inflazione sia transitoria o permanente. Se dovesse rivelarsi duratura, sarà particolarmente importante incrementare il tasso di crescita della produttività, per evitare il rischio di perdita di competitività internazionale”.
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La transizione ecologica è una necessità
Il presidente del Consiglio ha toccato anche il tema della transizione ecologica, definendola "non una scelta ma una necessità". Nel processo, ha detto Draghi, "Dobbiamo tenere conto della capacità di riconversione delle nostre strutture produttive. Lo Stato deve fare la sua parte nell'aiutare cittadini e imprese a sostenere i costi di questa trasformazione e prestare particolare attenzione alle fasce più deboli della popolazione".
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"Non ci sarà aumento delle tasse"
Draghi ha assicurato che il governo non "ha alcuna intenzione di aumentare le tasse". In questo momento, ha detto il premier, "i soldi si danno e non si prendono"
Pnrr e riforme
Nell'intervento di apertura dell'assemblea, il presidente di Confindustria Bonomi ha chiesto al governo di proseguire con velocità ai progetti di riforme indispensabili per ottenere i fondi europei del Pnrr. Sul punto, Draghi ha fatto sapere che nel consiglio dei Ministri previsto per il pomeriggio di oggi "presenteremo il quadro del monitoraggio degli interventi del Pnrr previsti per l'ultimo trimestre del 2021. Dobbiamo mantenere la stessa ambizione e la stessa determinazione che abbiamo avuto negli scorsi mesi, soprattutto per quanto riguarda l'agenda di riforme". Il premier ha poi specificato che gli investimenti previsti dal Piano "riguardano l'efficienza energetica, la mobilità sostenibile, l'idrogeno. Investiamo nello sviluppo di capacità industriali, per esempio nei pannelli solari e nelle batterie, per ridurre la dipendenza dai produttori stranieri. Miglioriamo l'efficienza del nostro sistema di autorizzazioni, che non può impedire la realizzazione degli ambiziosi obiettivi sulle energie rinnovabili".
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"Governo unito lavori per scongiurare incertezze"
"Un governo che cerca di non far danni è molto - ha detto Draghi durante il suo intervento - ma non basta per affrontare le sfide dei prossimi anni: tensioni geopolitiche, protezionismo, il mutare delle condizioni finanziarie, il graduale affievolirsi degli stimoli di bilancio. E quando l'intero quadro di riferimento politico, economico e sociale cambia, occorre essere uniti per non aggiungere incertezza interna a quella esterna". Illustrando gli interventi già approvati e quelli in calendario, li ha definiti "riforme quasi banali, ma che in passato non sono state fatte o sono state fatte male".
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Ammortizzatori sociali e politiche del lavoro
Un altro appello che Bonomi ha lanciato al governo è quello della riforma degli ammortizzatori sociali e delle politiche attive del lavoro. Draghi ha risposto, dicendo che Palazzo Chigi intende "attuare in legge di bilancio la razionalizzazione e il potenziamento degli ammortizzatori sociali. Vogliamo rafforzare gli strumenti di integrazione salariale per tutelare meglio chi perde il lavoro. E avviare una riforma delle politiche attive del lavoro, per agevolare il reinserimento di chi è disoccupato o cassaintegrato con più efficacia di quanto non succeda oggi". Su questo, aggiunge Draghi, il governo deve essere "aperto a proposte e suggerimenti che vengono anche da fuori dalla sfera pubblica".
Presente anche Giorgetti
Molti i ministri presenti All'assemblea per il governo. Tra questi anche quello dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti che però ha scelto, viene spiegato, di non parlare per rispetto nei confronti del premier che per la prima volta interviene davanti alla platea degli industriali. Tra Draghi e Giorgetti, ha fatto trapelare lo staff del ministro, c'è del resto identità di vedute e obiettivi e non ci sarebbe per il ministro dello Sviluppo economico nulla da aggiungere al discorso del presidente del Consiglio.