Mara Carfagna a Sky TG24: "Proroga stato d'emergenza? Scelte prese su basi scientifiche"
PoliticaIl ministro per il Sud e la Coesione territoriale, protagonista della puntata di "L'Ospite": "Proroga stato di emergenza e obbligo di mascherine all'aperto non diventino problema politico. Scelte prese su basi scientifiche". Chiude alla federazione di centrodestra: "Progetto poco chiaro, meglio parlarne a congresso"
"La proroga dello stato di emergenza non deve diventare un problema politico, così come il mantenere o meno le mascherine all'aperto. Sono decisioni che verranno prese sulla base di valutazioni scientifiche, di cui poi la politica dovrà prendersi la responsabilità". Così il ministro per il Sud e la Coesione territoriale Mara Carfagna, protagonista della puntata di "L'Ospite" - l'appuntamento politico del sabato pomeriggio di Sky TG24 condotto da Massimo Leoni- commenta le polemiche relative al possibile prolungamento al 31 dicembre 2021 dello stato d'emergenza dovuto al Covid-19 in Italia.
Speranza e prudenza
“Il rischio da coronavirus sta diminuendo grazie a campagna vaccinale massiccia in molti Paesi del mondo, anche se non in tutti. Credo che la campagna di vaccinazione e le misure restrittive così come le abbiamo vissute in Italia ci consentono di guardare al futuro con motivato ottimismo, ma con prudenza”, ha detto Carfagna.
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La federazione di centrodestra
Carfagna, da quando Silvio Berlusconi ha dichiarato pubblicamente per la prima volta di aver parlato con Matteo Salvini della nascita di una federazione di centrodestra, si è sempre detta poco convinta del progetto. “I liberali hanno l'opportunità di presentarsi agli italiani come una forza unita. E poi, l'Italia del dopo Covid è stufa di estremismi. Dico sì a un’alleanza, no a una federazione o a un partito unico. ‘Centrodestra’ è una parola che a me piace molto, ma sta perdendo significato. Lega e Fratello d’Italia non corrispondono alla mia idea di centrodestra. Faccio fatica a immaginarmi convivere con le posizioni di Pillon sulla famiglia. Ci sono differenze che non si cancellano con una stretta di mano”, ha detto il ministro. E ha aggiunto: “L’onda populista, tuttavia, si sta sgonfiando. Forza Italia, i moderati, i liberali, i popolari non possono accettare di annacquare la propria identità in un progetto indefinito. Devono provare a riconquistare uno spazio politico, dove c’è forte richiesta di rappresentanza, prima che lo facciano altri”.
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Berlusconi e la federazione
Leoni ha ricordato a Carfagna che il leader del suo partito continua però a dirsi convinto della nascita di un'ipotetica federazione. Il ministro: “Le opinioni sono tutte legittime. Faccio fatica però a pensare che un processo così importante possa essere calato dall’alto. Penso a un percorso congressuale, un confronto tra posizioni diverse. In ogni caso, non penso che questo sia un dibattito che appassioni gli italiani”.
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Altri moderati
Della nascita di nuovi partiti moderati negli ultimi anni, da Italia Viva a Coraggio Italia, Carfagna dice che “sono iniziative per cui porto il massimo rispetto. Negli scorsi anni iniziative simili non hanno avuto successo, perché scommettevano sullo sgretolamento di Forza Italia e sull’avvento di una legge elettorale proporzionale. Nessuna delle due ipotesi si è realizzata”. Carfagna ha poi detto di non considerarli un rischio per il governo Draghi, che rappresenta “un’opportunità per i partiti politici di ristrutturarsi e di fare un salto di qualità fuori dal populismo e dalla protesta fine a se stessa: siamo un governo di salvezza nazionale”.
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Giuseppe Conte
Sull’ex premier Giuseppe Conte: “Faccio fatica immaginarlo come alleato, da presidente del Consiglio è stato protagonista dell’accordo con la Cina sulla via della Seta, interprete orgoglioso di essere “sovranista”, come diceva lui stesso. Si può cambiare idea ma aspettiamo i fatti, i provvedimenti, non le parole".
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La questione del Mezzogiorno
Carfagna ha parlato anche di alcune tematiche al centro del lavoro del suo dicastero, a partire dalla disparità sociale ed economica che intercorre tra il Nord e il Sud Italia. “Questo governo deve affermare principio di uguaglianza di tutti i cittadini sul territorio nazionale. Standard minimi di servizi essenziali vanno garantiti e finanziati ovunque. Il problema è vecchio, ma non è un motivo per rassegnarsi”. Il ministro ha poi spiegato perché la differenza di spesa che lo Stato eroga per i servizi essenziali è così diversa tra Nord e Mezzogiorno: “I finanziamenti sono così diversi perché si fondano sul principio di spesa storica. Lo Stato distribuisce le risorse -ad esempio per sanità, asili e trasporto pubblico-sulla base di quanto i singoli territori hanno speso nella storia. Nascere e vivere in un territorio storicamente meno ricco significa scontare un peccato originale. Uno scandalo in un Paese civile e democratico”.
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Transizione ecologica e Sud
La gran parte dei fondi stanziati per la transizione ecologica nell’ambito del PNRR saranno destinati alle Regioni del Sud Italia. Carfagna ha chiarito cosa intende con questo termine: “Per molti è una parola poco affascinante. In realtà transizione ecologica vuol dire investire risorse. Migliorare l’ambiente e la qualità della salute dei cittadini, favorire una transizione verso un modello economico fondato sulle energie rinnovabili, creare nuovi posti di lavoro”.
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L'appuntamento ogni sabato
"L'Ospite" è un faccia a faccia condotto da Massimo Leoni, in onda su Sky TG24 ogni sabato. Un botta e risposta con personalità della politica ma anche delle istituzioni e dell’economia, che punta ad approfondire le dinamiche e i retroscena della politica italiana, raccontando agli spettatori i fatti della settimana e chiedendo risposte concrete e chiare ai protagonisti del dibattito pubblico. Una conversazione serrata per capire il personaggio della settimana: le sue ragioni, i suoi obiettivi e la sua visione del futuro e del Paese. Le interviste sono disponibili anche tra i podcast di Sky TG24, il nuovo servizio della testata per raccontare l’attualità da una prospettiva più laterale.