Si dibatte se prolungare fino a gennaio 2022 la misura che consente da un anno e mezzo di gestire l'emergenza con strumenti straordinari sia sul fronte politico sia su quello sanitario. Ecco quali sarebbero le conseguenze di uno stop al 31 luglio 2021
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Lo stato d'emergenza è stato dichiarato a gennaio 2020 dal governo Conte per gestire la pandemia nel nostro Paese. E' stato successivamente prorogato fino al 31 luglio 2021. Avendo durata massima prevista di due anni, Palazzo Chigi dovrà ora decidere se prolungarlo fino a gennaio 2022 oppure no
Lo stato d’emergenza attribuisce al governo e alla Protezione civile dei “poteri straordinari” o “speciali”. Per l'attuazione degli interventi si provvede in deroga a ogni disposizione vigente e nel rispetto dei principi generali dell'ordinamento giuridico
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Strumento preferito di questi interventi tempestivi sono i Dpcm - i decreti della presidenza del Consiglio dei ministri- e le ordinanze del ministro della Salute, spesso impiegati nell'anno e mezzo di emergenza. I Dpcm sono stati comunque "parlamentarizzati": il premier o un ministro devono illustrare alle Camere il contenuto dei provvedimenti da adottare
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Le "strutture" sanitarie straordinarie previste sono invece il Comitato Tecnico Scientifico e la figura del commissario, attualmente Francesco Paolo Figliuolo, incaricato della gestione della strategia vaccinale. Interrompere lo stato d'emergenza significherebbe fare a meno di queste figure
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La proroga impatta anche sulla gestione quotidiana della pandemia: dallo smart working, che gode di una procedura semplificata per le aziende, alle frontiere che possono essere chiuse se necessario. Anche l'obbligo di mascherina e di distanziamento derivano dal fatto che lo stato d'emergenza sia in vigore oppure no
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Il dibattito sul tema è cominciato dopo l'intervista rilasciata da Roberto Speranza a La Stampa il 15 giugno: con i dati che arriveranno il 18 giugno "il 99% degli italiani sarà in zona bianca dal lunedì, e spero di non rinnovare lo stato di emergenza che scade il 31 luglio per dare un segnale positivo al Paese", aveva detto il ministro della Salute
Il segretario della Lega Matteo Salvini si è espresso chiaramente contro la proroga: "Entro fine luglio contiamo che Figliuolo abbia assolto al suo compito in maniera egregia grazie alla collaborazione di tutte le Regioni, e il Cts, se la situazione è sotto controllo, può rimanere in standby. Non è necessario che per tutto il resto della nostra esistenza ci sia il Comitato tecnico scientifico. Guardiamo alla realtà, che ci dice che i sacrifici degli italiani sono stati premiati anche se occorre ancora avere prudenza e buon senso", ha detto, ospite di Rai Radio 1
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In attesa che il Governo si pronunci definitivamente sul tema, fonti di palazzo Chigi fanno immaginare che il presidente del Consiglio Mario Draghi prolungherà fino a fine anno la misura, in ragione delle incertezze legate all'autunno e alla diffusione delle varianti del Covid