Draghi presenta il "Sostegni bis": "Ora balzo economia, ma per la crescita serve il Pnrr"

Politica
©Ansa

Il Cdm si è riunito in mattinata a Palazzo Chigi e ha approvato il provvedimento. "Guarda al futuro, non lascia indietro nessuno", ha detto il premier nell'incontro con i giornalisti. Sulla proposta di Letta di una dote ai 18enni da finanziare tassando i più ricchi: "Non è il momento di prendere soldi". Tra le misure previste ristori a fondo perduto, il rifinanziamento del Rem, fino ad uno stanziamento ad hoc di 100 milioni per i negozi che si sono dovuti fermare per le restrizioni legate all'emergenza Covid

TUTTE LE MISURE DEL DECRETO SOSTEGNI BIS

"È un decreto in parte diverso dal passato, perché guarda al futuro, guarda al Paese che si riapre ma allo stesso tempo non lascia indietro nessuno. Assiste, aiuta". Così il premier Mario Draghi, in conferenza stampa, ha descritto il decreto Sostegni-bis  approvato dal Consiglio dei ministri dopo la riunione di questa mattina. Inoltre Draghi ha spiegato che "ci aspettiamo che la nostra economia abbia un rimbalzo già in questo trimestre", ma per vedere una "crescita sostenuta avremo bisogno del Pnrr", il Recovery Plan. Il "Sostegni-bis" vale "circa 40 miliardi, di cui 17 a imprese e professioni, 9 alle imprese per aiuti sul credito, 4 ai lavoratori e alle fasce in difficoltà", ha spiegato il presidente del Consiglio. In conferenza stampa, alla Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio, oltre che il premier Draghi, intervengono il ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco, e il ministro del Lavoro, Andrea Orlando. Il provvedimento contiene - tra le altre misure - i ristori a fondo perduto, il rifinanziamento del Rem, fino ad uno stanziamento ad hoc di 100 milioni per i negozi che si sono dovuti fermare per le restrizioni legate all'emergenza Covid. Quanto al Superbonus, in attesa della proroga per tutti al 2023 che dovrebbe arrivare con la manovra, il sottosegretario Gava ha annunciato uno stanziamento di altri 8 miliardi.

Cosa prevede il decreto Sostegni-bis

Sul Sostegni-bis, oltre la metà delle risorse va alle aziende danneggiate dall'emergenza Covid tra contributi a fondo perduto, crediti di imposta per gli affitti, sconti Tari e pacchetto a sostegno della liquidità. Altro capitolo di peso del decreto sono le misure per accompagnare la fine del blocco dei licenziamenti. Ma ci sono anche altre voci, come quelle dedicate alla Sanità, ai vaccini e ai giovani. I ristori a fondo perduto previsti dal decreto Sostegni-bis ammontano complessivamente a 15,4 miliardi. Inoltre, sempre nella bozza entrata in Cdm, aumentano di altri 150 milioni di euro nel 2021 le risorse per il settore turistico. Gli aiuti puntano a sostenere le agenzie di viaggio e i tour operator, le guide turistiche e le imprese del settore. Confermato anche l'ampliamento del bonus vacanze, che si potrà usare anche nelle agenzie di viaggio e presso i tour operator. Ai lavoratori stagionali del turismo, degli stabilimenti termali, dello spettacolo e dello sport sarà riconosciuta un'indennità una tantum di 1.600 euro. Per le imprese che effettuano attività di ricerca e sviluppo per farmaci innovativi, inclusi i vaccini, spetta un credito d'imposta del 20%, fino a 20 milioni di euro annui, dei costi sostenuti dal primo giugno 2021 al 31 dicembre 2030. Inoltre, le "regioni e province autonome possono prevedere anche il coinvolgimento degli erogatori privati accreditati nell'attività di somministrazione dei vaccini" contro il Covid.

approfondimento

Decreto Sostegni-bis, dalla cassa integrazione al turismo: le misure

"Ci aspettiamo un balzo dell'economia ma per crescita serve Pnrr"

Prima di illustrare il decreto, Draghi si è soffermato sull’andamento dell’economia: "Ci aspettiamo un balzo dell'economia in questo trimestre, le cifre di crescita saranno riviste al rialzo. Ma per una crescita che sia sostenuta serve il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza". E ha aggiunto: "Vediamo aumentare i prezzi e i tassi di inflazione che aumentano per alcuni comparti. La convinzione degli economisti e in particolare del capo economista della Bce è che" si tratti di un fatto "temporaneo' perché ancora si registra tanta disoccupazione" ma i "salari non hanno una dinamica che fanno pensare alla necessità di provvedimenti correttivi".

approfondimento

Recovery Plan, l’impatto dei fondi Ue sul Pil italiano ed europeo

Ristori, arriva criterio del fatturato. Quattro miliardi a lavoratori

Sui ristori previsti dal decreto, Draghi ha spiegato: "Per la prima volta accanto al criterio del fatturato si usa anche l'utile che è molto più giusto ma ovviamente ci vorrà più tempo, la seconda novità è l'arco temporale che ora abbraccia 370mila nuove partite Iva che vengono incluse". Quattro miliardi del dl Sostegni bis, ha aggiunto Draghi, andranno "ai lavoratori e alle fasce in difficoltà in parte per supplire alla situazione di emergenza, sia per accompagnare i lavoratori in un processo che sarà complicato. Bisognava attrezzarsi ad affrontare questa congiuntura che è positiva ma difficile".

"Per i giovani più facile comprare casa"

Draghi si è soffermato anche sulle misure per i giovani, a partire da quelle per agevolare l'acquisto della prima casa: "Per i giovani c'è un ampia parte del decreto, in particolare la possibilità di comprare una casa: imposta di registro e mutuo sono state cancellate e questo vale per tutti i giovani, per i meno abbienti, con Isee credo fino a 40mila euro, c'è anche la garanzia dello stato sull'80%" del mutuo. Il presidente del Consiglio ha sottolineato che sarà "più facile per tutti i giovani comprare casa e costruirsi una famiglia e dare quell'elemento di sicurezza che manca oggi".

"Se la situazione Covid migliora ancora, stop a nuovi decreti Sostegni"

Su eventuali nuovi scostamenti e altri decreti "Sostegni", Draghi ha spiegato che "se la situazione pandemica continua a migliorare come vediamo attualmente, mi auguro che non ci sarà bisogno di decreti di questo tipo nel corso di quest'anno". E ha aggiunto: "Il miglior sostegno è la riapertura".   

"Soddisfatto per riaperture graduali, grazie ai vaccini"

Il presidente del Consiglio ha poi voluto "esprimere la mia soddisfazione per la decisione di lunedì scorso sulle riaperture graduali con il rischio calcolato, per procedere un po' alla riapertura del paese e che è gran parte frutto della campagna vaccinale seguita dal governo". Proprio sui vaccini il premier ha aggiunto: "C'è una decisione di cui fiero, la sterzata che si è data sulle classi di età per le vaccinazioni, circa due mesi fa si è data priorità ai soggetti più fragili", ha sottolineato. "Due mesi fa la classe tra 70-79 anni era la categoria meno vaccinata tra tute le categorie, oggi siamo all'80% questo che vuol dire che è la terza coorte dopo ultra novantenni e ottantenni".

"Proposta Letta su dote per 18enni pagata dai più ricchi? Non è il momento di prendere soldi"

A chi gli chiedeva di commentare la proposta di Enrico Letta di tassare i più ricchi per pagare una dote ai giovani, Draghi ha risposto: "Non ne abbiamo mai parlato, non l'abbiamo mai guardata ma non è il momento di prendere i soldi ai cittadini ma di darli" (IL VIDEO). Il segretario del Pd ha descritto la sua proposta come un "aiuto concreto per studi, lavoro, casa per la generazione più in crisi", da finanziare "non a debito (lo ripagherebbero loro) ma chiedendo all'1% più ricco del paese di pagarla con la tassa di successione". Duro il commento di Salvini: "Sono allucinato che il segretario del Pd possa pensare a una nuova tassa: come dice il presidente Draghi non è il momento di togliere soldi agli italiani ma di darli. Anche in questa circostanza c'è piena sintonia con il premier. Letta e il Pd si rassegnino".

leggi anche

Sostegni-Bis, tagli a garanzie pubbliche sui prestiti alle imprese

"La prossima settimana l'ok ai decreti governance e semplificazioni"

Draghi ha spiegato anche quali sono i prossimi provvedimenti nell'agenda di governo. "Entro la fine della settimana prossima saranno presentati e immagino anche approvati sia il dl sulla governance sia il dl sulle semplificazioni", ha detto il presidente del Consiglio, spiegando che poi questi due provvedimenti saranno "inviati anche in Europa".

Alitalia, il ministro Franco: "Vicini a intesa con Ue"

Sulla vicenda Alitalia ha spiegato il ministro dell'Economia Daniele Franco: "È un dossier che si trascina da un po' di tempo, ci stiamo avvicinando a una soluzione, un accordo con la commissione Ue per l'avvio della nuova Ita, la questione importante da parte della commissione è che vi sia discontinuità per la questione degli aiuti di Stato, a breve dovremo trovare questa soluzione e consentire a Ita di partire", ha detto.

vedi anche

Recovery Plan Italia, due decreti per iter rapidi e gestione fondi

Politica: I più letti