Recovery Plan, Draghi: "Disporremo di 248 miliardi, in ballo c'è il destino del Paese"

Politica

Il presidente del Consiglio presenta alla Camera il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che dovrebbe essere inviato a Bruxelles il 30 aprile: "Sono certo che riusciremo ad attuare questo Piano. Questa certezza non è sconsiderato ottimismo, ma fiducia negli Italiani". Mezzogiorno, donne e giovani tra i principali destinatari degli investimenti e delle misure previste. Domani la replica al Senato alle 15

(I PUNTI CHIAVE DEL DISCORSO DI DRAGHI ALLA CAMERA)


Il Piano nazionale di ripresa e resilienza non è soltanto "progetti, numeri, scadenze e obiettivi", perché "nell'insieme dei programmi c'è anche e soprattutto il destino del Paese". Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi, spiegando che l'Italia potrà disporre complessivamente di circa 248 miliardi di euro, nelle comunicazioni in Aula alla Camera sul Recovery Plan (COSA PREVEDE - COSA PREVEDE LA CLAUSOLA SULL'OCCUPAZIONE - LE DIFFERENZE CON IL PNRR DI CONTE). "Sono certo - ha aggiunto Draghi - che riusciremo ad attuare questo Piano. Questa certezza non è sconsiderato ottimismo, ma fiducia negli italiani". Domani il presidente del Consiglio parlerà anche al Senato, alle 15. Il premier avrebbe intenzione di inviare a Bruxelles il Pnrr il 30 aprile, sebbene la data non sia obbligatoria.

"Nel complesso disponibili 248 miliardi di euro"

Oltre al Pnrr da 191,5 miliardi e al Piano complementare da 30,6 miliardi, Draghi ha aggiunto che "sono stati stanziati, inoltre, entro il 2032, ulteriori 26 miliardi da destinare alla realizzazione di opere specifiche". Il premier ha chiarito inoltre che "è poi previsto il reintegro delle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione, utilizzate nell'ambito del dispositivo europeo per il potenziamento dei progetti ivi previsti per 15,5 miliardi. Nel complesso potremo disporre di circa 248 miliardi di euro".

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"Primo obiettivo del Recovery è riparare i danni della pandemia"

"Il Recovery ha 3 obiettivi: il primo con un orizzonte ravvicinato è riparare i danni della pandemia, che ci ha colpito più dei nostri vicini europei, il pil caduto è dell' 8,7, i giovani e le donne hanno sofferto di più il calo dell'occupazione. Le misure di sostegno hanno attutito l'impatto sociale ma questo si è sentito sulle fasce più deboli", ha detto ancora Draghi a Montecitorio.

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"Per Digitale, Innovazione e Cultura 50 miliardi"

Draghi ha anche illustrato la suddivisione dei fondi.  "La prima Missione" del Pnrr - ha detto "riguarda i temi della Digitalizzazione, Innovazione, Competitività e Cultura. Nel complesso, le risorse destinate a questa Missione sono quasi 50 miliardi, di cui 41 finanziate con il Dispositivo Europeo e 8,5 con il Piano complementare nazionale, pari al 27% delle risorse totali del Piano. L'obiettivo principale è promuovere e sostenere la trasformazione digitale e l'innovazione del sistema produttivo del Paese".

 

"Per opere 26 mld, c'è ferrovia altà velocità Salerno-Reggio Calabria"

"Sono stati stanziati entro il 2032, ulteriori 26 miliardi da destinare alla realizzazione di opere specifiche. Queste includono la linea ferroviaria ad Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria - che diventerà una vera alta velocità - e l'attraversamento di Vicenza relativo alla linea ad Alta Velocità Milano-Venezia".

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"Al Mezzogiorno 82 miliardi. Se cresce Sud, cresce l'Italia"

"Il Piano - ha proseguito il premier - destina 82 miliardi al Mezzogiorno su 206 miliardi ripartibili secondo il criterio del territorio, per una quota dunque del 40 per cento. C'è una forte attenzione all'inclusione di genere e al sostegno per i giovani". Si punta forte sul Sud perché  "la crescita del Mezzogiorno - ha spiegato Draghi - rappresenta l'altro aspetto prioritario trasversale al Piano. Il potenziale del sud in termini di sviluppo, competitività e occupazione è tanto ampio quanto è grande il suo divario dal resto del Paese. Non è una questione di campanili: se cresce il sud, cresce anche l'Italia. Più del 50 per cento del totale degli investimenti in infrastrutture - soprattutto l'alta velocità ferroviaria e il sistema portuale - è diretto al sud".

"Alle politiche attive del lavoro 22 miliardi"

"La quinta Missione - ha continuato Draghi - è destinata alle politiche attive del lavoro e della formazione, all'inclusione sociale e alla coesione territoriale. I fondi destinati a questi obiettivi superano nel complesso i 22 miliardi. Ulteriori 7,3 miliardi di interventi beneficeranno delle risorse di React-Eu. Sono introdotte misure a sostegno dell'imprenditorialità femminile e un sistema di certificazione della parità di genere che accompagni e incentivi le imprese ad adottare politiche adeguate a ridurre il gap di genere".

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"Per superbonus impegno per proroga fino a 2023"

"Per il Superbonus al 110% - ha spiegato Draghi - sono previsti, tra PNRR e Fondo complementare, oltre 18 miliardi, le stesse risorse stanziate dal precedente governo. Non c'è alcun taglio. La misura è finanziata fino alla fine del 2022, con estensione al giugno 2023 solo per le case popolari (Iacp). È un provvedimento importante per il settore delle costruzioni e per l'ambiente. Per il futuro, il governo si impegna a inserire nel disegno di legge di bilancio per il 2022 una proroga dell'ecobonus per il 2023, tenendo conto dei dati relativi alla sua applicazione nel 2021".

"Garanzia Stato a giovani per l'acquisto di una casa"

Tra le altre misure, annunciate dal presidente del Consiglio, "oltre al piano agli asili nido, di cui ho già parlato, i giovani beneficiano dalle misure per le infrastrutture sociali e le case popolari. E in un prossimo decreto, di imminente approvazione, sono previsti altre risorse per aiutare i giovani a contrarre un mutuo per acquistare una casa. Sarà possibile non pagare un anticipo, grazie all'introduzione di una garanzia statale".

"Assegno unico strumento centrale per sostegno famiglie"

"Grazie all'azione di questo Parlamento - ha proseguito il premier - l'assegno unico diventerà lo strumento centrale e onnicomprensivo per il sostegno alle famiglie con figli, in sostituzione delle misure frammentarie fino ad oggi vigenti. È una riforma che rappresenta un cambio di paradigma nelle politiche per la famiglia e a sostegno della natalità".

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Gli interventi a favore delle donne

Tra gli obiettivi del Pnrr c'è anche quello di "eliminare gli ostacoli che limitano la partecipazione delle donne al mercato del lavoro, è fondamentale per la ripresa dell'Italia", secondo Draghi. "Il Governo intende lanciare entro il primo semestre 2021 la Strategia nazionale per la parità di genere 2021-2026. Il Pnrr sviluppa le priorità di questa Strategia nazionale e le articola in un ampio programma. 4,6 miliardi sono dedicati a costruire nuovi asili nido, scuole materne e servizi di educazione e cura per la prima infanzia. Quasi un miliardo va a finanziare l'estensione del tempo pieno nelle scuole primarie per permettere alle famiglie - e alle madri in particolare - di conciliare meglio la loro vita professionale e lavorativa". Il Piano, aggiunge, " prevede 400 milioni per favorire l'imprenditorialità femminile, e stanzia oltre 1 miliardo per la promozione delle competenze in ambito tecnico-scientifico, soprattutto per le studentesse".

"Giovani tra i principali beneficiari del Piano"

Anche  "i giovani saranno tra i principali beneficiari di tutto il Piano". Draghi ha spiegato che "gli investimenti e le riforme sulla transizione ecologica creeranno principalmente occupazione giovanile. La creazione di opportunità per i giovani nel mondo del lavoro sarà anche l'effetto naturale degli interventi sulla digitalizzazione che, tra l'altro, consentiranno di completare la connettività delle scuole".

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"Monitoraggio al Mef, cabina di regia a Palazzo Chigi"

Draghi ha spiegato inoltre che sul Recovery "le funzioni di monitoraggio, controllo e rendicontazione e i contatti con la Commissione Europea sono affidati al Ministero dell'Economia e delle Finanze. Infine, è prevista una cabina di regia presso la Presidenza del Consiglio, con il compito tra l'altro di interloquire con le amministrazioni responsabili in caso di riscontrate criticità nell'attuazione del Piano".

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