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Su Fb di Conte spunta storia anti-Renzi. Staff premier: "Mai autorizzata, ipotesi hacker"

Politica
©Ansa

Il contenuto, immediatamente rimosso, invitava a iscriversi al gruppo 'Renzi a casa'. Dario Adamo, responsabile editoriale web e per i social media del presidente del Consiglio, ha fatto sapere: “Stiamo facendo tutte le verifiche interne”. Non si esclude l'ipotesi di un tentativo di hackeraggio

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Nelle storie Facebook del profilo ufficiale del presidente del Consiglio Giuseppe Conte sarebbe spuntato, per alcuni minuti, un post che invitava all'iscrizione al gruppo 'Renzi a casa'. Lo staff del premier, che cura la pagina, ha però preso subito le distanze, annunciando l'avvio di un'indagine interna per chiarire cosa sia accaduto (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI LIVE SULLA CRISI DI GOVERNO - I 5 POSSIBILI SCENARI - LA CRISI SU TWITTER - LO SPECIALE).

Staff del premier: "Storia mai autorizzata"

"Se vuoi mandare Renzi a Casa e supporti Conte iscriviti nel gruppo", si leggeva nella schermata, su cui campeggiava una foto di Conte sorridente di fianco al viso di Renzi immortalato in una smorfia. Ma Dario Adamo, responsabile editoriale web e social media del presidente del Consiglio, precisa: "Alcuni minuti fa sulla pagina Facebook ufficiale del presidente del Consiglio Giuseppe Conte è apparsa una storia che non è mai stata autorizzata né da Conte né dal sottoscritto e che pertanto è stata immediatamente rimossa". "Si tratta infatti", aggiunge, "di contenuti da cui il presidente del Consiglio ed il suo staff comunicazione si dissociano totalmente, poiché in contrasto con il modo di pensare e di intendere la politica da parte del presidente Conte, che ha sempre avuto come punto di riferimento il ‘rispetto della persona’, anche di coloro che, nell'ambito del confronto politico, possono ritrovarsi su posizioni diametralmente opposte".

 L'ipotesi di un tentativo di hackeraggio 

"Stiamo facendo tutte le verifiche interne", conclude Adami, "per accertare come sia potuta avvenire la pubblicazione di un simile contenuto. Non si esclude, al momento, l'ipotesi di un tentativo di hackeraggio da parte di qualcuno che in un momento così delicato come questo potrebbe aver agito intenzionalmente per danneggiare l'immagine del presidente".

 

 

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