Paola De Micheli a Sky TG24: "Questo governo durerà. C'è unità d'intenti su tanti temi"

Politica

La ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti: "In questi giorni, anche un po' tesi, la maggioranza ha chiuso una legge di Bilancio non facile per i tempi stretti e per gli argomenti enormi che in si hanno di fronte in una situazione pandemica".  E sul ritorno alla didattica in presenza: "Stiamo lavorando per un ritorno a scuola il 7 gennaio"

“Questo governo durerà”. A dirlo è la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli a Sky TG24, nel corso de ‘L’intervista di Maria Latella’, rispondendo a una domanda su quanto affermato oggi da Romano Prodi sulle tensioni nella maggioranza (“Vedo solo la somma di interessi e malesseri personali”). De Micheli, esponente del Pd, ha spiegato: “Temo che Prodi abbia molto ragione. Anche se in questi giorni, anche un po’ tesi, all’interno del Cdm ho visto una determinazione e unità d’intenti su tantissimi temi fondamentali per il Paese".

"Differenze normali essendoci 4 partiti in maggioranza"

"La maggioranza - ha aggiunto De Micheli - ha chiuso una legge di Bilancio non facile per i tempi stretti e per gli argomenti enormi che in si hanno di fronte in una situazione pandemica". Secondo la ministra "la vera crisi di cui dobbiamo occuparci è quella che attanaglia il Paese, crisi sanitaria ed economica conseguente alla prima. Questo è il punto per noi di concentrazione assoluta, poi ci sono delle differenze normali fra di noi sui contenuti delle decisioni essendoci quattro partiti in maggioranza".

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“Lavoriamo per riaprire scuole il 7 gennaio”

Sul ritorno alla didattica in presenza dopo le festività natalizie, la ministra ha ribadito la posizione del governo. "Noi per riaprire la scuola il 7 gennaio stiamo mettendo soldi e stiamo cambiando leggi. Ma molto dipenderà dalla situazione sanitaria. Durante le feste dovremo rispettare le regole anche per riaprire le scuole”. De Micheli ha aggiunto: “Stiamo lavorando insieme ai ministri Azzolina e Lamorgese e ai prefetti per definire modelli organizzativi territoriali. Alcune hanno già definito e firmato gli accordi, come ad esempio tutta l’Emilia Romagna, alcune province della Lombardia, della Toscana e al Sud della Campania. Poi c’è un problema ancora aperto nelle grandi città metropolitane, perché ovviamente lì c’è una concentrazione maggiore anche rispetto alle altre attività produttive”.

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"Riorganizzare orari delle città fino a quando non saremo vaccinati"

Orari scaglionati? “Lo dico dal 18 maggio - ha risposto De Micheli -. Il ministro Azzolina ha chiesto questa disponibilità ma in alcuni casi c’è stata resistenza degli insegnanti. Ma noi abbiano chiesto orari di apertura differenziati anche per altre attività produttive. Dobbiamo provare a riorganizzare  gli orari delle città, almeno fino a quando non saremo vaccinati”. Mentre sulla capienza dei trasporti pubblici ha ricordato: “Abbiamo riorganizzato la ripartenza nelle condizioni sanitarie nelle quali ci trovavamo durante l’estate. Il punto è la vita sociale che si è sviluppata nel momento della risalita della curva, anche perché i giovani sono stati spesso positivi asintomatici, si è quindi determinata una situazione sanitaria ma non legata al luogo puntuale come la classe o il bus, ma a tutto l’insieme delle relazioni sociali".

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"Non mi occupo della trattativa tra Cdp e Atlantia"

Per quanto riguarda il dossier Autostrade, la ministra ha spiegato: "Con Aspi abbiamo chiuso il piano economico finanziario con una nuova tariffa che risponde precisamente ai requisiti dell’Autorità di regolazione dei trasporti. E abbiamo completamente modificato il rapporto fra concessionario e ministero. Adesso - ha aggiunto - è in corso un trattativa per il passaggio di proprietà fra Cdp e Atlantia, trattativa di cui non mi occupo per evitare il conflitto d’interessi, essendo il ministero il concedente. So che c’è un’interlocuzione molto forte e che si sta facendo una 'due diligence'. Credo che si continuerà a lavorare anche fra Natale e la Befana. Non è una questione semplice trattandosi del più grande concessionario del Paese".

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"Compagnia ITA non può essere una low cost"

Tra i temi trattati anche il trasporto aereo e il dopo Alitalia. "La grande discontinuità di ITA rispetto alla gestione anche privata del passato - ha sottolineato la ministra - è nel non fare gli stessi errori che sono stati fatti sui mercati, sulle rotte, sulla flotta, sull’assetto societario e sull’organizzazione del lavoro. Per definizione, infatti, nessuna compagnia di bandiera può essere una low cost. Ci vorrà un piano industriale flessibile perché il mercato aereo ripartirà con una lentezza o una velocità che dipende dal vaccino".

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 "Giusto Parlamento si esprima sul Recovery fund

Per quanto riguarda il Recovery fund, secondo De Micheli “ad oggi il Governo fa una proposta la manda in Parlamento che fa le sue osservazione come è giusto che sia. Siamo l’unico Paese che ha questa procedura, ma siamo anche l’unico Paese che ha 200 miliardi ed è giusto che il Parlamento si esprima su tutto quello che propone il Cdm e i singoli ministri”. “In questo quadro – ha aggiunto - ci sarà un punto di riferimento per l’Ue, costituito da politici e da tecnici, per la valutazione di tutta l’attività. La Commissione Ue chiede espressamente di avere i punti di riferimento e ulteriori strumenti di semplificazione".

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"Fondi Next Generation Eu, importante sarà avere visione"

Rispondendo alla domanda se sarà ancora alla guida del suo ministero all’arrivo dei fondi del piano Next Generation Eu, De Micheli ha detto: "Penso che non sia importante chi c’è, penso sia importante avere una visione e essere operativi. Io credo che questo Governo andrà avanti e il mio ministero è un ministero su cui bisogna stare ogni giorno su tutti i dossier. È talmente capillare nel Paese che non si può perdere nemmeno una virgola”.

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