Covid e scuola, Sala: "Dal 7 gennaio ipotesi 50% in aula e poi 75%"
Molti studenti sono tornati sui banchi dopo il passaggio delle Regioni a zone con minori restrizioni. Rimangono in didattica a distanza i ragazzi delle superiori. Ecco la situazione nel nostro Paese e gli scenari possibili dopo la pausa di Natale
Con il ritorno a zona gialla delle regioni, molti studenti sono tornati a sedere sui banchi di scuola. Riprese le lezioni in presenza per diverse categorie di alunni, ma restano alcune difficoltà riguardo alla situazione degli istituti scolastici
Scuola, il piano di Governo e regioni per la ripartenza
Sulla ripresa della scuola la sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa ha commentato: "Deve restare in agenda, bisogna fare in modo che nelle discussioni con le regioni si trovi un punto d'intesa. Molte regioni stanno lavorando davvero intensamente, hanno potenziato per esempio il numero degli autobus, ragioniamo sugli orari scaglionati di ingresso, sui test rapidi, su una presenza ridotta. Ma bisogna ripartire"
Scuola, il piano di Governo e regioni per la ripartenza
Secondo il coordinatore del Cts Agostino Miozzo, intervenuto a Sky TG24, "dobbiamo riportare i nostri ragazzi a scuola, costi quel che costi. Ci sono ragazzi che dal 4 marzo hanno fatto due settimane di scuola in presenza e questo è inaccettabile. Miozzo ha sottolineato che la scuola è un luogo "relativamente sicuro, se si rispettano le regole" e, dunque, "vanno risolti i problemi esterni". Vanno trovate soluzioni urgenti "al problema movimentazione e a quello del monitoraggio sanitario"
Natale, dalle scuole alberghiere un dolce per chi ne ha bisogno
Il sindaco di MIlano Giuseppe Sala ha confermato di essere fiducioso per la riapertura il 7 gennaio. E ha spiegato: "Fontana ha mandato intanto una lettera al governo dopo aver discusso con tutti noi sindaci e nella lettera si parte con un'ipotesi del 50% di didattica in presenza, fino a salire al 75%"
Scuola, negozi e bar, come cambieranno gli orari da gennaio a Milano
Il dirigente dell'Ufficio scolastico di Milano ed ex ministro dell'Istruzione, Marco Bussetti, ha annunciato che "a gennaio, gli studenti degli istituti superiori di Milano torneranno a scuola in presenza. E lo faranno con un piano approvato e reso pubblico dalla Prefettura di Milano". Dal 7 gennaio, entro le ore 8 entreranno a scuola fino al 50% degli studenti totali. Dopo le 9.30, i restanti fino a raggiungere la percentuale del 75% della popolazione studentesca, come indicato dal Ministero dell'Istruzione, ha spiegato Bussetti
Coronavirus, tutti gli aggiornamenti in diretta
Intanto Atm ha illustrato il piano del potenziamento del trasporto pubblico a Milano. L'azienda ha spiegato che i mezzi pubblici saranno potenziati in vista della riapertura delle scuole il 7 gennaio con un piano straordinario che prevede oltre 800 corse aggiuntive al giorno e 60 bus navetta che serviranno 32 tra istituti e plessi scolastici milanesi più frequentati, oltre alle scuole situate fuori dal Comune nel primo hinterland
Il M5s, attraverso i propri deputati e deputate in commissione Cultura, chiarisce: "Nessuna decisione è stata presa sullo svolgimento dei futuri esami di maturità", spiegano. "L'emendamento alla manovra a prima firma Alessandra Carbonaro non fa altro che dare la possibilità al ministero dell'Istruzione, qualora la situazione sanitaria lo richiedesse, di calibrare eventuali modifiche agli esami del primo e secondo ciclo di istruzione, stanziando inoltre le risorse per garantire tutte le misure di sicurezza a studenti e docenti"
"Se sarà necessario, dunque, la ministra Azzolina", aggiungono i deputati M5s, "potrà intervenire organizzando diversamente le prove d'esame, come sempre dopo il consono passaggio con il Cspi e ne riferirà in Parlamento. Se non sarà necessario, come auspichiamo fortemente, le risorse stanziate rimarranno a disposizione del ministero che le investirà sulla scuola"
A Firenze intanto prosegue la campagna di test rapidi per studenti e personale scolastico, per verificare eventuali positività al Covid. Al momento, tra elementari e medie, sono stati eseguiti circa 9mila test rapidi che hanno segnalato 12 casi di positività. I successivi tamponi molecolari hanno confermato solo otto casi positivi (sei bambini e due adulti)