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Recovery Fund, Conte: "Accordo storico, intesa senza rinunciare ai nostri principi"

Politica
©Ansa

Il premier da Bruxelles dopo l'accordo nel vertice sul piano di rilancio che destinerà oltre 200 miliardi all'Italia: "È un Consiglio Ue che si può definire storico". Sul Covid: "Se ci riusciremo ci sarà un Vaccino-day europeo". Ma Merkel frena: "Non so se sarà possibile". Poi sulle tensioni interne alla maggioranza: "Ci confronteremo con Italia Viva e con gli altri, serve fiducia reciproca"

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"È un Consiglio Ue che si può definire storico, è un altro passo avanti per rendere concreto il programma di risorse" del Recovery Fund. Lo afferma il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa da Bruxelles dopo che il Consiglio europeo ha trovato l'accordo sui fondi europei che destinerà oltre 200 miliardi all'Italia. "Abbiamo raggiunto questo risultato senza rinunciare a nessuno dei nostri principi e abbiamo ribadito il principio dello stato di diritto", ha aggiunto Conte.

“Recovery Fund non prima di febbraio”

"Sulle ratifiche nazionali del Recovery Fund il clima è molto buono, anche da Paesi che sono stati più diffidenti. Non c'è stato nessun segnale di nervosismo, non ci aspettiamo un cammino irto - ha detto Conte - Ragionevolmente sarà difficile che potremo partire prima di febbraio".

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“Vado avanti se con la fiducia di tutta maggioranza”

Parlando poi delle tensioni all’interno della maggioranza, soprattutto con Italia viva, Conte ha osservato: "Io ho la piena responsabilità e consapevolezza di questo incarico, e sono pienamente edotto del fatto che andrò avanti con la fiducia di ogni forza di maggioranza e di tutte le forze complessivamente". "Ci sono delle istanze molto critiche - ha proseguito il premier - dobbiamo capire cosa nascondono, quali obiettivi. Lo faremo incontrando le delegazioni delle singole forze di maggioranza. Serve trasparenza, il Paese merita risposte". "È chiaro - ha aggiunto - che dobbiamo dimostrare di essere all'altezza ma dobbiamo già dimostrarlo nelle convinzioni, nei toni, per farlo non ci dobbiamo nascondere. C'è già una collegialità, ma evidentemente non basta". Poi, a chi gli chiedeva se il 2021 potrebbe essere anche l'anno delle elezioni, Conte ha replicato: “Ci confronteremo, è doveroso confrontarci", con "Italia Viva e con gli altri", perché "per andare avanti abbiamo bisogno di determinazione e fiducia reciproca, le sfide sono troppo complesse per affrontarle in modo diverso". 

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Intanto, il leader di Italia Viva Matteo Renzi, in un'intervista al quotidiano spagnolo El Pais fa sapere: "Se Conte vuole pieni poteri come Salvini, io dico no". E si dice pronto a far cadere il governo se il presidente del Consiglio non farà marcia indietro sulla cabina di regia per la gestione dei fondi europei. Il nodo resta sempre lo stesso: Italia Viva, ha spiegato il suo leader, resta contraria alla governance del Recovery Plan proposta da Conte.

“Serve cabina di monitoraggio, altrimenti perderemmo soldi”

Conte, comunque ha spiegato: "Ben vengano tutte le proposte per migliorare la capacità amministrativa dello Stato" sul Recovery Plan, sottolineando che "quello che va chiarito è che questa struttura non vuole e direi non può esautorare i soggetti attuatori dei singoli progetti, che saranno amministrazioni centrali e periferiche. Noi però abbiamo bisogno di una cabina di monitoraggio, altrimenti perderemmo soldi". "Non è che ci stiamo prendendo gusto con la mano pubblica - ha osservato il premier - tutti i Paesi con la pandemia, in una situazione così pesante, sono costretti anche a programmare investimenti, anche con l'intervento della mano pubblica in alcuni asset strategici che non possiamo permetterci di perdere".

"Deroghe a spostamenti tra Comuni? Parlamento è sovrano"

Durante la conferenza stampa Conte è tornato sulla possibilità di deroghe al divieto di spostamento tra Comuni a Natale: "Se il Parlamento, assumendosene la responsabilità, vuole introdurre eccezioni sui Comuni più piccoli, in un raggio chilometrico contenuto, torneremo su questo punto. Il Parlamento è sovrano. Ma grande cautela in qualsiasi eccezione".

Conte: "Vaccino-Day europeo". Merkel: "Non so se possibile"

Sul Covid "abbiamo ribadito la necessità di rafforzare il coordinamento tra i Paesi soprattutto in vista delle festività", ha poi spiegato Conte. "Abbiamo sottolineato l'importanza di un approccio coordinato" sui vaccini. "Se ci riusciremo cercheremo di organizzare il Vaccino-Day per dimostrare che l'Europa parte insieme", ha annunciato il premier. Ma su questo punto è intervenuta successivamente la cancelliera tedesca, Angela Merkel: "Non so se potremo garantire che le vaccinazioni inizino tutte allo stesso esatto momento in tutti i Paesi Ue, ma vogliamo fare in modo che siano

somministrate in modo molto coordinato".

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“Processo Regeni sarà importante, vogliamo la verità”

Conte ha parlato poi anche del caso Regeni: "Il quadro probatorio consentirà di poter celebrare un processo italiano - ha detto il premier - con le nostre regole e garanzie, per assicurare la verità su una morte che si è rilevata efferata, cruenta e crudele. È un momento importante, sarà un processo credibile, di rilievo internazionale, con l'eventuale partecipazioni di osservatori internazionali. Vogliamo la verità e come governo continueremo ad operare tutti i passi necessari e valuteremo ogni iniziativa".

Il ricordo di Antonio Megalizzi

Conte ha dedicato un passaggio della conferenza stampa all'anniversario dell'attentato avvenuto a Strasburgo l'11 dicembre 2018, in cui morì il giovane giornalista Antonio Megalizzi: "Questo programma è stato intitolato Next Generation ed è dedicato a giovani come lui, vorrei ricordarlo".

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