Via libera al piano di rilancio più grande della storia dell'Unione Europea. Merkel decisiva per fugare i dubbi di Polonia e Ungheria. Il presidente del Consiglio Ue: "Ora possiamo cominciare con la ricostruzione delle nostre economie". Von der Leyen: "L'Europa va avanti"
I leader dell'Unione europea hanno raggiunto l'accordo sul Recovery Fund e il Next Generation EU. E lo hanno fatto sotto la guida della Germania di Angela Merkel. E' grazie al compromesso a cui ha lavorato la cancelliera stessa che Ungheria e Polonia hanno fatto cadere i loro veti e hanno trovato l'accordo. Via libera, dunque, al piano di rilancio economico più grande della storia Ue. "Ora possiamo cominciare con l'attuazione e la ricostruzione delle nostre economie. Il nostro monumentale pacchetto di ripresa guiderà la transizione verde e digitale": scrive il presidente del Consiglio Ue Charles Michel su Twitter. "Questo significa poter sbloccare le ingenti risorse destinate all'Italia: 209 miliardi. Approvato anche il Bilancio pluriennale. Ora avanti tutta con la fase attuativa: dobbiamo solo correre", commenta su Twitter il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.
Il lavoro della Germania per l'intesa
Il via libera arriva in tempo utile per rispettare la tabella di marcia: a gennaio entrerà in vigore il nuovo bilancio con i nuovi programmi indirizzati alla transizione verde e digitale, e il Recovery fund comincerà a erogare fondi dalla primavera. La discussione non è stata lunga perché il terreno era stato ben preparato già da qualche giorno. Mentre cominciavano a diffondersi le minacce di procedere con un Recovery a 25, la presidenza tedesca lavorava dietro le quinte al compromesso, coinvolgendo nella stesura del testo direttamente Varsavia e Budapest.
approfondimento
La corsa degli stati europei verso il Recovery Fund
La soluzione ai dubbi di Polonia e Ungheria
La soluzione trovata è una dichiarazione interpretativa delle regole del meccanismo sullo stato di diritto, quello che blocca i fondi a chi non rispetta le regole democratiche. Verrà allegata all'accordo sul pacchetto complessivo, per fugare i timori di Varsavia e Budapest. Il premier polacco Mateusz Morawiecki li ha riassunti in inglese entrando al summit, per chiarire anche di fronte alla stampa internazionale che si non si trattava solo di un'impuntatura. In sostanza, puntavano ad evitare che la Commissione, incaricata di vigilare sul rispetto dello stato di diritto, prendesse decisioni "arbitrarie" in grado di bloccare i fondi Ue. Una procedura per chi viola i diritti già esiste e rimanda alla Corte Ue, sostengono i due Paesi che la conoscono bene visto che sono entrambi sotto infrazione. La dichiarazione interpretativa, quindi, "chiarisce qual è la linea di demarcazione tra regolamentazione anti-frode, che noi sosteniamo, e lo stato di diritto, che è già chiarito nel trattato". Per il premier ungherese Viktor Orban è la "vittoria del buon senso", anche perché, ha aggiunto, in questo momento di crisi tutti hanno bisogno che i fondi europei arrivino in fretta.
Von der Leyen: "L'Europa va avanti"
"L'Europa va avanti!". E' quanto scrive su Twitter la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen dopo l'accordo raggiunto al Consiglio europeo sul prossimo bilancio dell'Ue e sul NextGenerationEU . "1.800 miliardi per alimentare la nostra ripresa e costruire una Ue più resiliente, verde e digitale - aggiunge von der Leyen - Congratulazioni alla Presidenza tedesca del Consiglio".
approfondimento
Recovery Fund: significato, cos'è e come funziona
Amendola: "Ora acceleriamo per far ripartire l'Italia"
"Veti superati, accordo raggiunto al Consiglio europeo. Si conferma la condizionalità sullo stato di diritto. Adesso acceleriamo ancora di più perché le risorse del bilancio e del Next Generation EU diventino progetti per cambiare e far ripartire Italia ed Europa", scrive il ministro degli affari europei Enzo Amendola su Twitter.
Di Maio: "Ora servono visione chiara e obiettivi comuni"
"Ottima notizia: accordo raggiunto, superato ogni veto in Europa. Adesso concentriamoci su come spendere al meglio i 209 miliardi del recovery fund. Serve una visione chiara, obiettivi comuni e tanta determinazione. Diamo subito risposte agli italiani", è il commento del ministro degli Esteri Luigi Di Maio.
Renzi: "Non spendere soldi per reddito cittadinanza"
"Deve cambiare tutto il piano sul Recovery fund perché è ridicolo che ci sia una struttura di consulenti senza controllo democratico. Quei soldi vanno spesi per creare posti di lavoro e non reddito di cittadinanza", ha detto il leader di Italia viva Matteo Renzi a Stasera Italia su Rete 4.
Salvini a Conte: "Confrontiamoci, noi ci siamo"
Matteo Salvini invece ha ribadito a Conte la disponibilità a dialogare, non solo per la riapertura delle scuole e l'allentamento delle restrizioni in vista di Natale, ma anche per l'utilizzo del Recovery Fund. Lo riferiscono fonti della Lega. Salvini ha proposto al premier un confronto già nei prossimi giorni. E ha sottolineato "noi ci siamo", confermando la linea costruttiva di tutto il centrodestra.
Gli altri nodi europei: Brexit e Bce
Raggiunta l'intesa sul Recovery Fund, in Europa gli altri argomenti sul tavolo dei 27 restano principalmente l'uscita del Regno Unito e il bazooka di Natale della Banca Centrale Europea di 500 miliardi. Secondo fonti di Downing street, Boris Johnson e von der Leyen hanno verificato che rimangono "distanze molto ampie", sulla Brexit, concordando però di far proseguire i negoziati fino a domenica, indicato come termine ultimo per una decisione "ferma". Il no deal per Johnson è "una forte possibilità ed è venuto il momento che la popolazione britannica e il mondo del business vi si preparino”.