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Luca Zaia a Sky TG24: “In Veneto siamo al semaforo arancione”

Politica

Il Presidente del Veneto ha parlato di come il sistema sanitario sta gestendo la salita dei contagi nella sua Regione. Preoccupa la situazione nelle case di riposo che vengono monitorate costantemente

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“Se paragonassimo la situazione a un semaforo, oggi siamo al semaforo arancione. Abbiamo lasciato il verde”. Ha dichiarato Luca Zaia a Sky TG24. “Dire che la situazione è sotto controllo è una grande parola, però è pur vero che in questo momento abbiamo 70 persone in terapia intensiva e 580 persone ricoverate. La punta massima di marzo è stata 356 persone in terapia intensiva e 2400 ricoverati”. “La crescita è più lenta e il 96-97% dei positivi non sviluppa sintomi – ha proseguito - questo non vuol dire che dobbiamo fare la ‘festa della liberazione’ e dobbiamo essere sul pezzo, pronti al peggio. Il motivo dovremmo chiederlo agli scienziati, se riescono a spiegarselo senza litigare tra di loro, ma io so che clinicamente noi abbiamo più incremento di pazienti non critici negli ospedali ma le terapie intensive ancora tengono”.

Monitoraggio nelle case di riposo

Riguardo a nuove misure restrittive in Veneto, secondo Zaia al momento non sono previste. “Questo non vuol dire che abbiamo abbassato la guardia, ma anzi siamo pronti con l’artiglieria pesante: dalle 494 terapie intensive in dotazione nel Veneto ora ne abbiamo già predisposte un migliaio. Attendiamo questo fine settimana per capire quali saranno gli eventuali nuovi provvedimenti da parte del Governo – ha aggiunto - poi la situazione va seguita e accompagnata. In questo momento ci sta preoccupando il tema delle case di riposo, siamo l’unica regione che fa i test tra gli operatori e gli ospiti ogni sette giorni, però quando il virus entra nelle case di riposo fa danni”.

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Indossate le mascherine

“Ai cittadini dico di indossare le mascherine e rispettare le regole, perché il vero unico problema del Covid è rappresentato dal fatto che riesce a mandare in tilt il sistema ospedaliero e a quel punto non siamo più in grado di dare risposte sanitare agli oncologici, agli infartuati, a chi sta male e a tutti coloro che quotidianamente vengono nei nostri ospedali”. E’ l’appello del Governatore del Veneto.

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