Matteo Renzi a Sky Tg24: “Positivo ritorno a scuola, ma bisognava intervenire prima”

Politica

Il leader di Italia Viva ospite a Start. Sulle scuole: “Abbiamo combattuto perché si potesse tornare. Ma quando c’era il lockdown era il momento di fare i lavori”. Sui soldi: “Al posto dei banchi a rotelle avrei fatto dei lavori di edilizia scolastica, i test sierologici e la presenza dei medici in classe”. Sul Mes: “Il sì del M5S è scontato, aspettano le Regionali”. E conclude: “Giusto invitare l’opposizione a un tavolo”

Scuola, Mes, assistenzialismo, dialogo con le opposizioni. Sono questi i temi principali di cui ha parlato Matteo Renzi A Sky Tg24. Ospite di Start, il leader di Italia Viva ha spiegato: “Abbiamo combattuto perché si potesse tornare a scuola. La didattica a distanza non può essere il sostituto di quella comunità educativa che è la scuola”. Sul Mes, invece, ha assicurato: “Il sì del M5S è scontato”.

Renzi: “Positivo aver riportato i ragazzi a scuola”

Riguardo alla scuola e alla ripresa in classe dopo lo stop per l’emergenza coronavirus (GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - LO SPECIALE), Renzi ha dichiarato: “Aver riportato i ragazzi a scuola, naturalmente anche con tutte le incertezze e i dubbi che ci sono, è un fatto molto positivo”. Ma ha aggiunto: “Io avevo chiesto di intervenire prima e mi hanno attaccato come spesso accade. Era quello il momento di fare i lavori nelle scuole, quando c’era il lockdown, perché si poteva dare il miliardo di euro, che è andato nella cassa integrazione, alle piccole e medie imprese per rifare le classi in quel momento. Ormai è andata. Oggi ha ragione Conte quando dice che nessuno ha la bacchetta magica, si sono fatti dei passi in avanti anche se non come avremmo voluto” (LO SPECIALE DI SKY TG24 SUL RIENTRO A SCUOLA).

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina in occasione della conferenza stampa a Palazzo Chigi sull'avvio dell'anno scolastico, Roma, 9 settembre 2020. Conte ha confermato che il ritorno in classe degli studenti a scuola Ë fissato regolarmente il 14 settembre  dopo circa 6 mesi di chiusura delle aule a causa dell'emergenza sanitaria. ANSA/POOL/ROBERTO MONALDO

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“Al posto dei banchi a rotelle avrei fatto lavori di edilizia”

Sempre sulla scuola, Renzi ha sottolineato: “Sono stati messi dei soldi, il punto è che dobbiamo metterli in modo che servano. Io, ad esempio, al posto dei banchi a rotelle avrei fatto dei lavori di edilizia scolastica, i test sierologici e la presenza dei medici in classe, ma si è scelta la strada dei banchi a rotelle”. Poi un invito alla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina: “Potrebbe fare una cosa seria, tra le tante che stanno facendo, che è quella di rimettere in moto l’unità di missione dell’edilizia scolastica che il governo populista ha cancellato nel 2018 e che aveva portato alla creazione di tante nuove scuole che anche in questi giorni verranno inaugurate”.

BERLIN, GERMANY - AUGUST 10: Children sit for the first day of classes of the new school year at the GuthsMuths elementary school during the coronavirus pandemic on August 10, 2020 in Berlin, Germany. Classes at schools across Germany are beginning this month with face mask requirements varying by state. Coronavirus infection rates are climbing again in Germany, from an average of 400 new cases per day about two weeks ago to over 1,100 yesterday, according to the Robert Koch Institute. (Photo by Maja Hitij/Getty Images)

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Sul Mes: “Il sì del M5S è scontato”

Il leader di Italia Viva ha parlato anche di Mes. “Il sì dei Cinque Stelle è scontato, stanno soltanto aspettando le Regionali per mantenere una parvenza o una finta di coerenza. Del resto hanno cambiato idea sulla Tav, sulla Tap, sui gilet gialli, su Mattarella, sulle Olimpiadi, sull’Europa, sulla Cina e sull’America. Hanno cambiato idea su tutto e cambieranno idea anche sul Mes. Non c’è fretta, se dicono di sì fra un mese va bene lo stesso. Non c’è una persona normale che dica di no al Mes”. 

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“Non possiamo spendere solo in assistenzialismo”

Il M5S è stato tirato in ballo anche su un altro tema, quello dell’assistenzialismo. “Va detto ai Grillini che sul lavoro con il reddito di cittadinanza non si va da nessuna parte. Occorre la decontribuzione e occorrono le misure che il presidente di Confindustria Bonomi ha spiegato sui nuovi contratti e che il sindacato più all’avanguardia sta raccogliendo”, ha detto Renzi. E ancora: “L’elemento chiave di questo Paese è che noi stiamo spendendo un sacco di soldi e nel giro quattro o cinque anni il debito pubblico rischia di diventare insostenibile. Ora è importante riaprire le scuole, ore è importante investire su tutto ciò che serve per ripartire, ma ricordiamoci che se non mettiamo i soldi sugli incentivi giusti questo Paese salta. Se si continuano a mettere i soldi soltanto sui sussidi e sull’assistenzialismo si muore, di reddito di cittadinanza si muore, perché prima o poi i soldi finiscono e poi l’Europa non ce li dà più. Bisogna gestire l’emergenza ma anche impostare il ragionamento sul futuro”. Secondo Renzi, comunque: “Se gestiamo bene questi dieci mesi, facciamo bene le cose giuste e usiamo bene i soldi, nei prossimi dieci anni l’Italia tornerà ad avere un boom economico”. Attenzione, però, alle tensioni sociali post coronavirus: “Dal punto di vista sanitario le cose vanno molto meglio ma dal punto di vista sociale le tensioni arriveranno ora. Quando sarà sbloccato il divieto dei licenziamenti avremo tensioni sociali non indifferenti”.

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“Giusto invitare l’opposizione a un tavolo”

Renzi ha parlato anche del dialogo con le opposizioni. “Dopo il 21 settembre, comunque vada il referendum (LA GUIDA) che è una questione assolutamente marginale poiché il numero dei parlamentari è secondario se continui con il bicameralismo paritario che invece va superato, è giusto che Conte, Franceschini e tutti invitino l’opposizione a un tavolo per scrivere insieme le regole”, ha detto. Il dialogo con le opposizioni, ha aggiunto, "è la strada della seconda metà della legislatura".

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“La Toscana non è una terra di facinorosi e violenti”

Infine, Renzi ha parlato dell’aggressione a Matteo Salvini avvenuta ieri. “Sono molto colpito”, “è avvenuta a 50 metri da dove ho abitato per 15 anni. Ogni tipo di violenza e aggressione deve essere condannata senza se e senza ma, la condanno. Ma ho l'impressione che ci sia un tentativo di rappresentare la Toscana come una terra di facinorosi: è vergognoso", ha detto. E ha concluso: "Qualcuno vuole avvelenare i pozzi. Giù le mani, nella nostra terra tutti sono ben accolti. Questa è una strategia che c'è negli Stati Uniti, in Europa e che qualcuno vuole portare in Italia. Quando Salvini è libero lo invito in pizzeria a Pontassieve, ma la Toscana non è una terra di facinorosi e violenti".

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