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Coronavirus, Conte: "Se ho mentito su Nembro e Alzano? Sciocchezza. Verbali mai secretati"

Politica
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Nel corso dell'evento La Piazza organizzato a Ceglie Messapica da Affari Italiani, il premier difende l'operato del governo durante l'emergenza sanitaria: "Non abbiamo nulla da nascondere". Sui verbali: "Sarò il primo che consentirà la pubblicazione di tutto". Poi aggiunge: "Se confermate le proiezioni, spero vaccino entro mesi". Tra gli altri argomenti toccati, il ponte sullo Stretto e il referendum sul taglio dei parlamentari

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"Che io abbia mentito ai Pm su Alzano e Nembro è una sonora sciocchezza". Così il premier Giuseppe Conte, nel corso dell'evento La Piazza organizzato a Ceglie Messapica da Affari Italiani, torna a difendere il suo operato durante l'emergenza Coronavirus. Poi, sui verbali, assicura che non sono mai stati secretati e spiega: "Sono il primo che consentirà la pubblicazione di tutto, non abbiamo nulla da nascondere" (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - SPECIALE).

Le decisioni su Nembro e Alzano

Sempre riflettendo su quanto accaduto a Nembro e Alzano, Conte ha sottolineato: "Io sto ai fatti. A noi il 5 (marzo, ndr) sembrava già che la curva del contagio stesse scappando di mano. Il ministro Speranza in quel momento chiese ragioni di una misura solo per quei due Comuni. Ne nasce un parere del 5 sera, tardi. La notte io Speranza ci riuniamo e predisponiamo tutto per la cintura rossa su Alzano e Nembro. La mattina dopo in Protezione Civile mi precipito a parlare vis a vis con gli esperti e allora propongo questa soluzione più radicale: perché solo ad Alzano e Nembro?". "Forse dovevamo pensare ad una misura più radicale", aggiunge il premier. "Convengono con questa proposta e il giorno 7 ci consegnano un verbale che opta per questa scelta. La notte del 7 emetto un Dpcm per una zona rossa in tutta la Lombardia, e non credo di aver perso tempo", sottolinea (LE GRAFICHE - I NUOVI FOCOLAI).

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"Verbali mai secretati, pubblicheremo tutto"

Poi un passaggio anche sui verbali. "Si sono scritte e dette cose inesatte. Chiariamo bene le cose: voi immaginate cosa significava per gli scienziati elaborare proposte, analizzare dati e avere i riflettori della tv. Non avrebbero avuto tranquillità. Quando c'è un processo decisionale così delicato io rivendico che quei verbali restino riservati". Questo, per il premier, però, "non significa secretati. Non ho mai posto un segreto di Stato. E vi annuncio che sono il primo che consentirà la pubblicazione di tutto, non abbiamo nulla da nascondere". 

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"Agito con ponderazione e responsabilità"

Il premier ha poi ribadito che le decisioni prese durante l'emergenza sanitaria hanno sempre tenuto conto delle valutazioni degli esperti. "Cosa non rifarei? Non saprei dire una cosa in particolare. Anche i famosi Dpcm a monte avevano dei decreti legge e li abbiamo assunti sempre avendo alla base le valutazioni di tutti gli esperti, con grande condivisione di tutti i ministri e dei rappresentanti degli enti locali", ha spiegato. "Le decisioni le abbiamo sempre preso con grande ponderazione e responsabilità", ha quindi aggiunto Conte.

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"Messo in sicurezza Sud per tutela di tutto il Paese"

Mentre sul lockdown nazionale, il premier ha sottolineato: "Vorrei ricordare che dopo il verbale del giorno 7 del Cts, quando il Cts si è convinto che ci voleva una misura più radicale per Alzano e Nembro è successo un fatto nuovo, che molti si sono recati da Nord a Sud. A quel punto abbiamo ritenuto fosse prioritario mettere in sicurezza il Sud, che significava mettere in sicurezza il Paese. E di questo sono orgoglioso". 

"Se confermate proiezioni, spero vaccino entro mesi"

Parlando invece del vaccino per il Covid-19, il presidente del Consiglio ha fatto sapere: "Se mi dovessero confermare queste proiezioni ottimistiche c'è la possibilità di mettere il vaccino presto a disposizione di tutti e anche di altri Paesi Ue. Quando presto? Mesi diciamo. Entro l'anno? Speriamo". E ha aggiunto: "Non ritengo" che il vaccino "debba essere obbligatorio, ma deve essere messo a disposizione". Poi, in tema sanità, Conte ha spiegato: "Dobbiamo completare alcuni ospedali, dobbiamo migliorare l'efficienza di alcune strutture. Ma molti di questi progetti rientreranno anche nel piano di rilancio". 

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Le valutazioni sul ponte sullo Stretto

Durante l'intervista, spazio anche al tema del ponte sullo Stretto: “Non posso dire che lo faremo, non ci sono i presupposti. Dobbiamo prima realizzare l'alta velocità di rete in tutta la Calabria e poi in Sicilia, ma dobbiamo porci il problema di questo collegamento. Ci sono miracoli di ingegneria, ne abbiamo realizzato uno a Genova. È un ponte bellissimo. Sullo Stretto, dobbiamo pensare a un miracolo di ingegneria. Una struttura ecosostenibile, leggera, che tuteli l'ambiente, anche sottomarina".

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"Voterò a favore del taglio dei parlamentari. Escludo un mio partito"

Poi la politica: "Al referendum voterò a favore del taglio dei parlamentari", ha assicurato il premier. Che ha anche colto l'occasione per chiarire alcuni aspetti del suo futuro: "Il mio orizzonte è di fine legislatura, il programma è di riforma del Paese e questo è il mio unico orizzonte temporale. A precisa domanda ho detto tempo fa di non essere disinteressato alla politica e hanno scritto che voglio fare un partito, ma lo escludo, non sono interessato a fare un partito"

"No ad arrivo migranti positivi"

Mentre sul tema migranti, Conte ha spiegato: "Dire che Di Maio sia "salviniano" sull'immigrazione significa fargli torto perché la sua posizione e quella del governo è molto più complessa, non si limita a dire "porti chiusi-porti aperti". Stiamo collaborando con le autorità tunisine, dobbiamo prevenire le radici di questi flussi, contenerli. Io non posso chiedere il sacrificio agli italiani e tollerare che arrivano migranti positivi e vadano in giro liberamente". 

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"Auspichiamo commissione d'inchiesta per Libano"

Conte ha anche parlato della situazione in Libano, dove sono in corso proteste anti-governative dopo l'esplosione al porto. "Poche ore fa abbiamo fatto una videoconferenza internazionale promossa dalla Francia a cui ho partecipato io, Trump e vari leader mondiali. Abbiamo operato una ricognizione su tutti gli aiuti per il Libano, abbiamo auspicato una commissione internazionale d'inchiesta o nazionale con osservatori internazionali per fare luce sull'incidente. Non ho elementi per ipotizzarne la causa. Siamo vicini al popolo libanese. Auspichiamo che quell'incidente diventi una opportunità per eseguire le riforme strutturali che il popolo libanese attende da anni".

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"Con 5G aperti a tutto, sulla base delle esigenze di sicurezza"

Il premier ha poi toccato l'argomento 5G: "Siamo aperti a tutto, ma non a dire scegliamo la Cina o gli Stati Uniti. Gli Usa sono il nostro tradizionale alleato. Lavoriamo in una economia di mercato. Faremo in modo che chiunque sia chiamato a dare un contributo, lo faccia sulla base delle nostre esigenze di sicurezza e protezione nazionale. Abbiamo un sistema di sicurezza sul piano cibernetico dei più sofisticati".

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