Il Consiglio dei ministri dà il via libera al decreto. Rinvio di 2 miliardi di tasse per i lavoratori autonomi, cashback fino 2mila euro e agevolazioni per il Sud. Nel testo anche contributi per il turismo e riforma del Csm. Il premier esclude rimpasti di governo
Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto agosto per far fronte alla crisi da coronavirus (GLI AGGIORNAMENTI LIVE - SPECIALE - LE GRAFICHE). Il premier Conte, in conferenza stampa, ha spiegato che sono state approvate "misure significative" che nel complesso arrivano a 100 miliardi. La parte più consistente, 12 miliardi, andrà al lavoro, dice la ministra Nunzia Catalfo, e altre risorse andranno anche agli enti locali, alla sanità, alla scuola. Ma una delle scelte "di portata storica" scandisce Conte, è la fiscalità di vantaggio per il Sud, per cui si è battuto il ministro Peppe Provenzano, con cui si pongono le basi "di una reindustrializzazione dell'intero Sud" e non si divide il Paese, si colma un "gap".
Arriva il bonus filiera dei ristoranti
Al posto del bonus consumi, poi, arrivano 600 milioni per il "bonus Filiera per i ristoranti" che acquistano prodotti made in Italy, dice orgogliosa la ministra Teresa Bellanova, ricordando che questo incentivo sarà alternativo ai contributi a fondo perduto per le attività dei centri storici di 29 cittàd'arte, compresa Bergamo, voluto da Dario Franceschini. Conte ha poi osservato che lo stesso decreto "potrà essere migliorato" nel corso dell'iter parlamentare.
"Sosteniamo consumi e pagamenti elettronici"
Il premier Conte ha spiegato che sarà anticipata "al primo dicembre la misura del cash back, già programmata con la legge di Bilancio. Abbiamo stanziato nuove risorse per potenziare questo strumento: vogliamo sostenere consumi e pagamenti elettronici premiamo i cittadini che potranno recuperare una parte di quanto spendono e potranno usufrurire di un bonus fino a 2mila euro" concordato che le nuove misure del dpcm che sarà in vigore dal 10 agosto al 7 settembre.
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Licenziamenti bloccati fino a novembre, cassa Covid per altre 18 settimane
I licenziamenti resteranno bloccati finché durano sgravi a carico dello Stato e ammortizzatori, quindi al minimo fino a metà novembre. La cassa integrazione con causale Covid viene rinnovata per altre 18 settimane a partire dal 13 luglio (e utilizzabili fino al 31 dicembre) con lo schema 9+9, con le seconde nove settimane saranno gratuite solo per le imprese con perdite oltre il 20%, mentre le altre dovranno pagare un ticket dal 9% al 18% in caso di fatturati non toccati dalla crisi. Non si potrà licenziare nemmeno finché si sfrutta l'incentivo a fare rientrare i dipendenti dalla Cig (4 mesi di sgravi). Il divieto di licenziare ha pero' delle eccezioni per chiusure e fallimenti e, nelle ultime versioni del testo, si concede la Naspi a quei lavoratori che lasceranno volontariamente il posto in seguito ad accordi collettivi siglati con i sindacati.
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Provenzano: fiscalità di vantaggio per il Sud dal primo ottobre
Conte ha poi sottolineato di essere "particolarmente orgoglioso delle misure per il Sud: poniamo le basi per un processo di reindustrializzazione". Il ministro per il Sud Peppe Provenzano ha evidenziato come la misura per la fiscalità di vantaggio al Meridione partirà dal primo ottobre. "Dobbiamo prender atto che oggi lavorare al Sud - ha aggiunto - costa di più e abbiamo la necessità di mettere in campo una misura straordinaria per evitare perdita occupazione e far emergere tanto lavoro sommerso, provare a attirare nuovi investimenti". Si tratta di una misura, ha spiegato, che "ha un impatto significativo su 500mila imprese, di cui il 90% con meno 10 dipendenti". Provenziano ha aggiunto che sarà abbattuto "del 10% il costo del lavoro per tutti i lavoratori, assunti non assunti e siamo intenzionati a prolungare questa misura per un tempo lungo: ci vogliamo mettere d'accordo con la commissione Europea".
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Gualtieri: siamo pronti a garantire lo stimolo per la ripresa
Il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri ha detto: "Abbiamo dimostrato di essere in grado e di avere la determinazione di fornire uno stimolo fiscale molto forte per preparare la ripresa. Adesso ci prepariamo a questo grande piano di rilancio che rappresenta un'occasione storica per l'Italia" e che "presenteremo a ottobre". lI ministro ha aggiunto che il decreto agosto "aiuta imprese e famiglie e le orienta verso la crescita, la ripartenza economica e l'occupazione. I dati anche più recenti ci dicono che il lavoro che abbiamo svolto fin qui ci ha consentito di attenuare la crisi e consentire il rimbalzo della produzione". Proprio per questo, ha continuato il titolare del Mef, "è necessario proseguire con il sostegno verso chi è stato più colpito e fare il massimo per non lasciare indietro nessuno. L'obiettivo è garantire la ripartenza e fare misure strutturali che anticipino il Piano del Recovery fund che presenteremo a ottobre".
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Cashback a punti, rimborsi ogni 6 mesi
Prensentando il piano cashback, Gualtieri ha spiegato che incentiverà "tutti i pagamenti digitali" e "il meccanismo è a punti, non di sconto, che sarà definito nel dettaglio a breve: consente di cumulare il vantaggio di un certo numero di transazioni per avere poi indietro risorse che possono variare, evitando un elemento redistributivo regressivo. Poi ci sarà un cashback in tranche semestrali, prima delle vacanze estive e poi alla fine dell'anno successivo". A proposito dello slittamento degli acconti di novembre degli autonomi ad aprile, Gualtieri ha specificato che "il costo del rinvio dell'acconto degli Isa e dei forfettari per perdite di fatturato superiori al 33% per il 2020, che è di 2,2 miliardi".
Decontribuzione per le nuove assunzioni
Confermata la decontribuzione per 6 mesi per nuove assunzioni e trasformazioni di contratti a tempo determinato, cui si aggiunge uno sgravio per 3 mesi per gli stagionali del turismo e la fiscalita' di vantaggio per il Sud. Per gli stagionali che non abbiamo ritrovato un impiego, per i lavoratori dello spettacolo e i piu' precari (dagli intermittenti ai venditori a domicilio) arriva anche una nuova indennita' una tantum da 1.000 euro, mentre per chi non le famiglie piu' in difficolta' e senza altri sussidi ci sara' una nuova quota del Reddito di emergenza (tra 400 e 800 euro secondo la composizione del nucleo familiare), con nuove domanda entro il 15 ottobre. Sul fronte del fisco ossigeno per gli autonomi (i soggetti Isa e i forfettari con perdite di almeno il 33% pagheranno ad aprile anziche' a novembre) e per chi doveva saldare le tasse sospese a marzo, aprile e maggio: il 50% va saldato entro dicembre in 4 rate, l'altro 50% in 24 rate a partire da gennaio.
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No a nuove restrizioni, pronti alla ripartenza. Ma serve responsabilità
Conte ha spiegato di non avere in mente "nuove restrizioni, anzi abbiamo previsto altre ripartenze ma tutto questo va fatto con intelligenza: non dobbiamo tornare indietro e vanificare gli sforzi. Capisco i giovani che hanno desiderio di movide ma bisogna muoversi in modo responsabile". Nel nuovo dpcm "è prevista la ripartenza delle navi da crociera dal 15 agosto, la ripresa delle attività fieristiche con allestimenti che possono partire subito e le fiere vere e proprie dal 1 settembre". Il premier ha spiegato che c'è anche la "proroga delle misure precauzionali minime: obbligo di mascherine, distanziamento di un metro, divieto di assembramento, lavarsi le mani frequentemente". Conte ha aggiunto che l'Italia è in una "sostanziale stabilità della curva epidemiologica con lievi segnali di ripresa dei contagi. Stiamo facendo bene, anche meglio di altri Paesi. Siamo stati il primo Paese occidentale colpito dal virus ma siamo usciti dalla crisi più acuta prima degli altri. Il tasso dell'Italia per contagi è tra i più bassi dell'Ue".
Verbali Cts, Conte: "Governo si è assunto sempre la responsabilità politica"
A chi gli chiede di commentare il fatto che il Comitato tecnico scientifico, nella riunione del 3 marzo, propose di adottare misure restrittive anti Covid anche nei comuni di Alzano Lombardo e Nembro, il premier Conte risponde così: "Vorrei precisare, come abbiamo ripetuto tante volte, che il governo si è assunto sempre la responsabilità politica delle proprie decisioni nel segno della discrezionalità politica e non delegando mai ad altri la responsabilità di queste decisioni. Abbiamo seguito un metodo per cui abbiamo sempre assunto le decisioni, valutando le considerazioni degli esperti del Cts". Poi il presidente del Consiglio ha aggiunto: "Man mano che vengono pubblicati i verbali ci sarà il giochino per dire su quale misura il governo si sia discostato. Le nostre valutazioni sono sempre state complesse. Se parliamo del dpcm parliamo di un processo molto complesso muovendo dalle valutazioni degli esperti".
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Le pensioni di invalidità salgono a 648 euro al mese
Il premier ha parlato anche di pensioni, annunciando l'aumento di quelle "agli invalidi civili al 100% a partire già dai 18 anni, così come agli inabili, ai sordi e ai ciechi civili assoluti titolari di pensione. Si passa dai circa 285 euro attuali fino a 648 euro al mese per tredici mensilità"
Spuntano 3 milioni per le casalinghe
Tra gli oltre 100 articoli del decreto spuntano anche 3 milioni per la formazione delle casalinghe, niente Imu pure per le discoteche, fondi triplicati per il bonus babysitter per medici e infermieri. Ma anche l'aumento delle pensioni di invalidita' gia' dai 18 anni, che arriveranno "fino a 648 euro al mese per 13 mensilita'", lo sblocco della Cig per Air Italy, fondi per le fiere, per le crociere, per il trasporto pubblico locale e la norma 'salva-pertinenziali' delle spiagge, con annessa sanatoria sul passato e nuovi canoni minimi a 2.500 euro a partire dal 2021
Approvata la riforma del Csm
Infine , il presidente del Consiglio ha fatto sapere che nel Cdm è stata anche approvata la riforma dell'ordinamento giudiziario e del Csm. "Sono molto orgoglioso di questa riforma, molto importante per il buon funzionamento del Csm. Voglio chiarire che l'obiettivo è scardinare quanto più possibile il sistema creato con le degenerazioni del correntismo", ha spiegato il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. Riforma "essenziale anche in assenza degli scandali", dice, ma che rappresenta un "passo mportante per ricostruire la credibilità della magistratura agli occhi dei cittadini". Il guardasigilli poi ha sottolineato: "Finalmente abbiamo messo nero su bianco una norma di cui si parla da vent'anni: il magistrato che entra in politica una volta eletto ha perso requisiti di terzietà e quindi il magistrato non potrà più tornare alla magistratura. E non può candidarsi nel territorio dove esercita le sue funzioni". Il ministro ha poi aggiunto: "Se il magistrato non viene eletto si stabilisce che non può nei 3 anni successivi esercitare dove si è candidato né dove esercitava al momento della candidatura. E dove esercita non può né assumere il ruolo di pm né quello di Gip".
Conte: niente rimpasti in vista
Giuseppe Conte, nel corso della conferenza, ha tenuto a precisare come il governo sia impegnato sui vari dossier, dal dl agosto al Recovery fund e ha escluso scossoni: "Ne approfitto per dire che sono pienamente soddisfatto di tutti i miei ministri, non c'è nessuna esigenza di rimpasto che è anche una formula logora, fermo restando che non sono particolarmente esperto di come la politica passata affrontava alcuni passaggi".