Scuola, la Camera approva il decreto. Ecco come si torna in classe a settembre: le misure

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Mattarella ha firmato la legge. In mattinata via libera definitivo al testo dopo la bagarre di ieri in Aula, con le contestazioni alla ministra Azzolina da parte dell'opposizione. Montecitorio ha dato l'ok alla conversione in legge con 245 voti a favore e 122 contrari. Tutte le novità per l’anno scolastico ancora in corso, con gli esami di Stato, e per quello che inizierà a settembre

Il decreto sulla scuola è legge. Dopo la bagarre di ieri in Aula, la Camera ha approvato il testo definitivo con 245 voti a favore e 122 contrari, dopo l’ok al Senato già arrivato il 28 maggio scorso. In giornata è anche arrivata la firma al decreto da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il decreto disciplina gli esami di Stato conclusivi del I° e del II° ciclo di istruzione, la valutazione finale degli alunni, la conclusione dell'anno scolastico 2019/2020 e l'avvio del 2020/2021, oltre alle procedure concorsuali straordinarie per la Scuola secondaria di I e II grado (TUTTE LE NOVITÀ: FOTO).

Le novità

Il provvedimento contiene sia le norme per concludere quest’anno scolastico che quelle per l’avvio del nuovo, che partirà a settembre. Ma ci sono anche altre norme generali sul mondo della scuola, dai concorsi alle graduatorie, fino all'edilizia scolastica. Ecco le misure previste dal decreto, che non hanno fermato lo sciopero indetto dai sindacati per l'ultimo giorno di scuola, l'8 giugno.

Esami di Stato e valutazione finale degli alunni

Il decreto contiene la cornice normativa per lo svolgimento degli esami di Stato conclusivi del I° e II° ciclo e per la valutazione finale degli studenti. In seguito all'emergenza coronavirus (GLI AGGIORNAMENTI LIVELO SPECIALE) sono state infatti previste misure specifiche e semplificate per questo anno scolastico. In particolare, l'Esame di Stato del I ciclo coincide con la valutazione finale da parte del Consiglio di classe, che terrà conto anche di un elaborato consegnato e discusso online dagli studenti. Mentre per la maturità è prevista la sola prova orale in presenza.

Scuola primaria, tornano i voti descrittivi

Tornano i giudizi descrittivi, alla scuola primaria, al posto dei voti in decimi. La novità sarà reintrodotta dal prossimo anno scolastico. Una successiva Ordinanza del Ministero dell'Istruzione darà alle scuole tutte le indicazioni operative.

Più tutele per gli alunni con disabilità

I dirigenti scolastici, sulla "base di specifiche e motivate richieste da parte delle famiglie degli alunni con disabilità", tenuto conto della particolarità di questo anno scolastico, dopo aver sentito i Consigli di classe e acquisito il parere del Gruppo di lavoro per l'inclusione della loro scuola, potranno consentire "la reiscrizione dell'alunno al medesimo anno di corso frequentato nell'anno scolastico 2019/2020". Questo consentirà di recuperare il mancato conseguimento degli obiettivi didattici e inclusivi per l'autonomia, stabiliti nel Piano educativo individualizzato. 

Un' aula del liceo artistico Giacomo e  Pio Manzù, dove sono già stati collocati dei divisori in plexiglass accanto a ciascun banco in modo da rispettare le regole del distanziamento sociale e permettere il rientro degli studenti nella scuola a settembre, Bergamo, 5 giugno 2020. ANSA/PER GENTILE CONCESSIONE DEL LICEO GIACOMO E PIO MANZU'

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Edilizia scolastica, poteri speciali ai sindaci

Velocizzata l'esecuzione degli interventi di edilizia scolastica: fino al 31 dicembre 2020 i sindaci e i presidenti delle Province e delle Città metropolitane potranno operare con poteri commissariali.

Precari, come cambia il concorso straordinario

Cambia il concorso straordinario per l'ingresso nella Scuola secondaria di I e II grado. I docenti che hanno i requisiti per partecipare non sosterranno più una prova a crocette, ma una prova con quesiti a risposta aperta, sempre al computer. La prova sarà diversa per ciascuna classe di concorso. Il bando di concorso, già pubblicato in Gazzetta Ufficiale a fine aprile, sarà modificato tenendo conto delle novità introdotte. Le prove si svolgeranno appena le condizioni epidemiologiche lo consentiranno. Ai vincitori di concorso immessi in ruolo nel 2021/2022 che rientrano nella quota di posti destinati all'anno scolastico 2020/2021 sarà riconosciuta la decorrenza giuridica del contratto, anche ai fini dell'anzianità, dal 1° settembre 2020.

Supplenti, le graduatorie diventano provinciali e digitali

Le graduatorie dei supplenti saranno aggiornate, ma anche provincializzate e digitalizzate. Si attuerà, perciò, quanto previsto dal decreto scuola di dicembre, con una semplificazione per garantire l'attuazione delle nuove regole in tempo per il nuovo anno scolastico: il Ministero potrà emanare un'apposita Ordinanza, anziché muoversi per via regolamentare. La provincializzazione consentirà di sgravare le segreterie delle istituzioni scolastiche: saranno gli Uffici territoriali del Ministero a seguire il processo e assegnare le supplenze. La presentazione delle domande sarà informatizzata; le supplenze saranno assegnate più rapidamente.

Al via il Tavolo sui percorsi abilitanti

Il decreto prevede l'istituzione di un Tavolo di confronto per avviare "con periodicità percorsi abilitanti" e fare chiarezza sul percorso per diventare insegnanti. Il Tavolo sarà presieduto dal Ministro.

Una studentessa affronta la terza prova orale degli esami di maturità presso il liceo Cavour di Torino, 25 giugno 2019  ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO

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Azzolina: "Testo migliorato grazie al lavoro della maggioranza"

"È un provvedimento nato in piena emergenza che consente di chiudere regolarmente l'anno scolastico. Ora definiamo le linee guida per settembre, per riportare gli studenti a scuola in presenza e in sicurezza", dice la ministra della scuola Lucia Azzolina. "Il testo è stato migliorato durante l'iter parlamentare grazie al lavoro responsabile della maggioranza di governo. Con l'obiettivo di mettere al centro gli studenti e garantire qualità dell'istruzione", ha spiegato la ministra dell'istruzione Lucia Azzolina.

Maestri in piazza a Napoli per lo sciopero generale, nell'ultimo giorno di scuola, indetto dai sindacati per  la stabilizzazione dei precari. I manifestanti, facendo riferimento ad una presunta gaffe della  ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina durate un suo intervento,  hanno portato degli imbuti   8 giugno 2020
ANSA / CIRO FUSCO

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