
Eletto il 31 gennaio 2015, ha giurato il 3 febbraio come 12esimo capo di Stato nella Storia repubblicana. Nel suo mandato ha guadagnato grande consenso tra cittadini e forze politiche gestendo situazioni complicate, tra crisi di governo e tensioni con i Paesi esteri

Sono passati 5 anni dall'elezione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, avvenuta il 31 gennaio 2015. Il 12esimo capo di Stato italiano ha giurato il 3 febbraio 2015
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Tra crisi di governo, rapporti con l'estero e social network, Sergio Mattarella è riuscito a guadagnarsi il consenso degli italiani e delle forze politiche. Ecco i momenti più importanti finora della sua esperienza al Quirinale
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La candidatura di Sergio Mattarella come presidente della Repubblica è nata pochi giorni dopo le dimissioni di Giorgio Napolitano, nel gennaio 2015, dopo uno storico doppio mandato durato in tutto nove anni
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All'epoca il premier era Matteo Renzi, che era anche il nuovo segretario del Pd. Ed è stato proprio il politico toscano ad avanzare la candidatura di Sergio Mattarella, allora giudice della Corte costituzionale, 73enne con un passato da ministro e vicepremier
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Mattarella è stato eletto dal Parlamento al quarto scrutinio con 665 voti espressi dall'appoggio di Pd, Sel, Ap e Scelta civica

Dodicesimo presidente della Repubblica, è il primo siciliano a ricoprire la carica. Nato a Palermo nel 1941, è stato esponente della Democrazia cristiana ed è il fratello di Piersanti Mattarella, assassinato dalla mafia nel 1980 (nella foto, il futuro capo di Stato al funerale del fratello ucciso)

Durante la cerimonia di insediamento, il 3 febbraio 2015, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricevuto l'Onorificenza di Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone dell'OMRI dal Presidente Emerito Giorgio Napolitano

A distanza di poco tempo dall'elezione, il presidente della Repubblica si è ritrovato ad affrontare la prima crisi di governo con le dimissioni di Matteo Renzi da presidente del Consiglio, a seguito dell'esito negativo del referendum del dicembre 2016

Mattarella ha poi conferito l'incarico di capo del governo a Paolo Gentiloni che è rimasto in carica fino alle nuove elezioni del 4 marzo 2018

La prova più difficile del mandato è arrivata dopo l'esito delle elezioni politiche del 2018. Il presidente della Repubblica è riuscito a garantire gli equilibri democratici e sostenere la formazione del governo gialloverde, nonostante la minaccia di accusa di impeachment dell'allora leader del M5S Luigi Di Maio dopo che Mattarella aveva rifiutato la nomina dell'euroscettico Paolo Savona a ministro dell'Economia

Dal voto al giuramento passano tre mesi, con momenti aspri di confronto e scontro, tra il Quirinale e i leader della Lega e del M5S, risultati vincitori alle elezioni. Solo il 31 maggio 2018, il governo gialloverde ha inizio, con Mattarella che ha dato l'incarico a Giuseppe Conte come presidente del Consiglio

Il 1° giugno 2018 prende il via il primo governo Conte che resta in carica fino a fine agosto 2019. Dopo la crisi del governo gialloverde, avviata da Matteo Salvini, è il turno del secondo governo Conte (Nella foto Mattarella con i ministri del governo gialloverde)

Mattarella si è trovato così a gestire la crisi di governo in agosto. Il 29 agosto 2019 il presidente della Repubblica ha incaricato, per la seconda volta, Giuseppe Conte di formare un governo sostenuto da M5s, Pd e Leu

Oltre a saper mantenere l'equilibrio e la coesione tra le diverse forze parlamentari, il presidente della Repubblica ha più volte messo al centro dell'identità nazionale il valore della comunità, il rispetto per l'altro, l'inclusione e la lotta all'indifferenza e al razzismo

Sulla scia di questi valori, Mattarella ha nominato Liliana Segre senatrice a vita. Nei discorsi del presidente della Repubblica, inoltre, ricorrono spesso parole come memoria, dialogo e responsabilità proprio a sottolineare il suo impegno contro qualsiasi discriminazione

Centrale, nell'attività del presidente della Repubblica, è anche il fronte internazionale. Mattarella ha incontrato i leader mondiali sempre sottolineando le priorità della politica estera italiana, basata su europeismo, atlantismo, multilateralismo e dialogo a 360°

Mattarella ha compiuto quasi 60 viaggi all'estero cercando di mantenere rapporti distesi tra l'Italia e gli altri Paesi senza però fare sconti. (Nella foto con il presidente russo Vladimir Putin)

Ha incontrato sia il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, sia il precedente leader Usa Barack Obama, sempre facendosi promotore degli interessi dell'Italia nei rapporti diplomatici

Ma Mattarella è anche stato il primo presidente della Repubblica italiana a visitare paesi emergenti come Vietnam, Indonesia, Georgia e Azerbaijan. (Nella foto con il presidente della Repubblica socialista del Vietnam, Truong Tan Sang, al palazzo presidenziale ad Hanoi)

Ed è stato proprio grazie al presidente della Repubblica se, a febbraio 2019, si è sbloccata la crisi diplomatica tra il nostro Paese e la Francia che, dopo l'appoggio di Luigi Di Maio alla protesta dei gilet gialli, aveva richiamato a Parigi l'ambasciatore francese. Mattarella chiamò il presidente francese Emmanuel Macron per chiarire la situazione

Dall'inizio del suo mandato, il capo dello Stato ha presieduto per 10 volte la riunione del Consiglio supremo di Difesa

E ha presieduto per 15 volte il plenum del Csm, a volte per sedute ordinarie, a volte per sedute straordinarie, con una frequenza sostanzialmente in linea con quella dei suoi predecessori

Mattarella ha anche rinviato alle Camere la legge che puniva il finanziamento di imprese produttrici di mine antiuomo perché escludeva sanzioni penali per chi riveste ruoli apicali e di controllo. Durante il suo mandato, inoltre, si sono svolti già due referendum: quello sulle "trivelle", il 17 aprile 2016 che non raggiunse il quorum, e quello che bocciò il 4 dicembre 2016 le riforme costituzionali proposte dal governo Renzi

Mattarella, tra discorsi pronunciati e messaggi scritti, ha al suo attivo oltre 1000 dichiarazioni. Se nel discorso d'insediamento le parole più ricorrenti furono "diritto, volto e Costituzione", in quelli di fine anno 2019 il tema centrale è stato rivolto al futuro. "Bisogna “aver fiducia e impegnarci attivamente nel comune interesse - ha detto - disponiamo di grandi risorse"

E, seppur di poche parole, Mattarella si è rivelato al passo con i tempi anche in ambito comunicativo diventando il primo capo di Stato a sbarcare sui social network

L'interesse nell'avvicinare il Quirinale ai cittadini è infine confermato anche dall'aver intensificato le attività di divulgazione e aumentato il numero di giorni di apertura del palazzo del Colle per mostre e visite aperte alla popolazione italiana