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Tav, Di Maio e Toninelli attaccano la Lega e Salvini: "Erano contro, hanno cambiato idea"

Politica

Ancora tensioni nella maggioranza sulla Torino-Lione. Per il M5s, il Carroccio "dovrebbe spiegare in base a quali elementi ha cambiato parere". Il ministro dei Trasporti ribadisce il suo parere contrario alla realizzazione dell'opera che definisce "una bidonata"

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La questione Tav divide ancora la maggioranza di governo dopo l'annuncio di Conte che ha detto sì all’opera, con il Movimento 5 stelle che torna ad attaccare la Lega, dopo le tensioni degli ultimi giorni, in vista del voto del Parlamento. Matteo Salvini e il Carroccio hanno cambiato parere sulla Tav e devono dare spiegazioni, questo in sostanza il concetto espresso dal leader pentastellato Luigi Di Maio e dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli. "La Lega non era d'accordo sulla Tav, c'è stato un momento in cui è stata no Tav. Poi ha cambiato idea”, dice Di Maio. Anche Toninelli attacca: "Il M5s è sempre stato, fin dalla nascita, contrario all'opera" mentre "ricordo perfettamente i sindaci leghisti contro e anche un Salvini no Tav: lui dovrebbe spiegare in base a quali elementi ha cambiato idea”. Poi il ministro delle Infrastrutture definisce l’opera "una bidonata con costi enormemente superiori ai benefici" (LE FOTO DEL CORTEO NO TAV DI SABATO).

Di Maio: "Lega da sola non ha i voti per farla passare"

Sul passaggio in Parlamento che dovrà emettere il verdetto sulla realizzazione della Tav, Di Maio si dice convinto “che oggi la Lega da sola non ha i numeri per far passare l’opera". Prosegue il leader del M5s: “Se la Lega va avanti ad armi pari, senza usare i voti del Pd, ha meno voti di noi. Se invece usa i voti del Pd potrà vincere, ma usare i voti del Pd per fare un favore a Macron è una cosa che dovranno spiegare agli elettori", dice Di Maio.

Toninelli: "Non si può cambiare idea, opera sbagliata"

Toninelli intanto continua a ribadire la propria contrarietà alla Tav: "I costi ambientali e sociali sono negativi. Chi paga questi costi non sono solo gli italiani, ma anche la Commissione europea. Detto questo non si può cambiare idea. È un'opera che come visione del futuro è sbagliata". Continua il ministro delle Infrastrutture: "Grazie al lavoro svolto abbiamo fatto capire anche alla Commissione Ue che non è conveniente per l'Italia e, cosa hanno fatto? Hanno promesso molti più soldi".