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Elezioni, polemiche nel M5S: da Paragone e Lombardi dubbi sulla leadership di Di Maio

Politica

Dopo il risultato deludente delle elezioni europee, nel Movimento emergono perplessità sul vicepremier: "C’è bisogno di una discontinuità". "Responsabilità in capo a un solo uomo è deleteria", sostiene la consigliera. Morra: "Votiamo 5 Cavalieri per cabina regia"

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A poche ore dalle elezioni europee e amministrative (LO SPECIALE - I RISULTATI - LE REAZIONI - I CANDIDATI ELETTI), che hanno fatto registrare un risultato deludente per il M5S, alcuni esponenti del partito esprimono diverse perplessità nei confronti di Luigi Di Maio. Su tutti, Gianluigi Paragone e Roberta Lombardi. "La generosità di Luigi Di Maio di mettere insieme 3-4 incarichi, per me, in qualche modo, deve essere rivista", dice il primo. "Quando c'è una sconfitta gli errori si distribuiscono", incalza la seconda.

Paragone: "Serve leadership h24"

Per il senatore M5s Paragone, in particolare, "è fuor di dubbio che c'è bisogno di una discontinuità. Il M5s - prosegue il giornalista e conduttore - per ripartire ha bisogno di una leadership politica non dico h24 ma non siamo lontani".

Lombardi: "Deleterio dare tutte le responsabilità ad un solo uomo"

Commentando il risultato delle recenti elezioni, Roberta Lombardi, capogruppo del M5S nella regione Lazio, scrive sul suo profilo Facebook: "Quando c'è una sconfitta gli errori si distribuiscono, le responsabilità si assumono, i cambiamenti si mettono in conto. La responsabilità in capo ad un solo uomo è deleteria per il MoVimento, ed è un concetto da prima repubblica. Usato e abusato da Renzi & Co. Il modello culturale di riferimento di M5S è la partecipazione". Poi aggiunge: "Grillo e Gian Roberto Casaleggio ci hanno insegnato a stare nel mezzo, ad ascoltare la forza dal basso delle scelte e delle idee di portavoce e attivisti".

Morra: "Votiamo 5 cavalieri per cabina di regia"

Mentre dal senatore M5s e presidente della commissione Antimafia, Nicola Morra, in vista dell'assemblea di domani, arriva una proposta: "Il Movimento è dialogo e confronto. La mia proposta è di trovare cinque o più componenti del Movimento, scelti con tutti gli attivisti, in grado di trovare la sintesi fra tutti noi, eletti e non". "Possiamo indicare una strada che può essere accettata domani in assemblea: li possiamo chiamare i 'cavalieri della tavola quadrata' per evitare rimandi ad esoterismi", aggiunge. Poi un passaggio anche sull'esito amaro del voto: "Ora dobbiamo costruire, non dobbiamo cercare colpe o responsabilità". E incalza: "Noi non siamo un partito che sostituisce i leader. Noi i leader non li abbiamo".