Conte: "Non mi sento commissariato da Salvini". Leader Lega: "Fiducia ma mantenga impegni"

Politica

Il premier è a Bruxelles per l'incontro con i capi di Stato e di governo a due giorni dal voto. Sulle nomine si dice fiducioso: "Abbiamo chance perché l'Italia abbia il ruolo che si merita". Scontro tra Lega e M5S su Tav e Rixi

"Commissariato da chi? Salvini ha sempre fatto parte delle forze del mio governo. Perché dovrei sentirmi commissariato?". A due giorni dalle elezioni europee il premier Giuseppe Conte commenta il ruolo del leader leghista nell’esecutivo, dopo il trionfo della Lega e il netto calo del M5s  (LO SPECIALE - I RISULTATI - LE REAZIONI - I CANDIDATI ELETTI). E lo fa arrivando al vertice europeo dei capi di Stato e di governo che si tiene questa sera a Bruxelles. Immediata la replica del leader leghista: "Non mi permetto di commissariare nessuno. Conte ha la mia piena fiducia, non ho ambizioni, l'unica condizione è mantenere gli impegni". Queste parole arrivano dopo che oggi, in risposta alla possibile lettera della Commissione Europea indirizzata al governo italiano, lo stesso Salvini ha avvertito: "Se ci chiedono di aumentare le tasse la risposta è no". Intanto si riaccende lo scontro tra Lega e M5S: al centro il nodo Tav e il processo che vede coinvolto il viceministro Rixi.

Conte: "Dobbiamo rilanciare l'azione di governo"

Conte arrivando a Bruxelles ha sottolienato che ora "c’è l'azione di governo" da rilanciare. Mentre sulla proposta di Salvini per una flat tax da 30 miliardi, ha tagliato: "Non abbiamo ancora iniziato a discutere della manovra economica". Lo sguardo del premier è però rivolto anche alla partita sul dossier delle nomine europee, su cui è fiducioso: "Abbiamo chance perché l'Italia abbia il ruolo che si merita"(LA MAPPA DEL VOTO IN EUROPA). Sempre sul fronte europeo, a chi poi gli chiede se sarebbe d'accordo nel rivedere il mandato della Bce, risponde: "Ci sono tanti dossier aperti, uno è anche quello: abbiamo tanto da lavorare".

Il nodo Tav

Intanto è però già esplosa nuovamente la polemica tra Lega e M5S, che aveva caratterizzato le ultime settimane della campagna elettorale. Il fronte più caldo è quello dell'Alta Velocità Torino-Lione. "Le forze a favore del Tav hanno preso l'80%-85%. Se fosse stato un referendum l'esito mi pare chiaro”, alza il tiro Salvini. ”Penso che il progetto possa essere rivisto, rimodulato nel nome del risparmio e dell'impatto ambientale - ha sottolineato -. E sono sicuro che dall'Ue si possano avere altri fondi. Ma poi ieri si è votato in regione Piemonte”. Alla domanda se l'esito delle elezioni europee possa cambiare la posizione del governo su alcuni temi, come la Tav, il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli però replica: "Non cambia assolutamente nulla, i miei dossier vengono gestiti oggi come venivano gestiti prima delle elezioni”. Il viceministro delle Infrastrutture, Edoardo Rixi, ha nel frattempo annunciato che diventerà un ordine del giorno l’emendamento della Lega al decreto sblocca cantieri per il commissariamento delle opere prioritarie, tra cui la Tav.

Lo scontro su Rixi

Proprio sulla figura di Rixi - che attende in settimana la sentenza del processo sulle “spese pazze” in Regione - si consuma un altro terreno di scontro. Il presidente dei senatori della Lega, Massimiliano Romeo, ha annunciato che se nei giorni a venire dovesse arrivare una condanna per il sottosegretario Rixi, questi "sta al suo posto. La Lega ha deciso", ha sottolineato. Il sottosegretario Stefano Buffagni, di M5s, è sbottato: "C'è un contratto di Governo da rispettare dove c'è scritto chiaramente" che i condannati devono lasciare. "Se non lo vogliono rispettare e farlo saltare - ha attaccato - lo dicano chiaramente e se ne assumano la responsabilità”.

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