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Elezioni comunali 2019, il 26 maggio 16 milioni di italiani al voto in 3.800 comuni

Politica

In concomitanza con le elezioni europee e, in Piemonte, con le regionali, si rinnovano i sindaci e i consiglieri comunali in 3.800 comuni. L'eventuale turno di ballottaggio sarà il 9 giugno. Urne aperte dalle 7 alle 23. Ecco tutte le informazioni su come si vota

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Il 26 maggio 2019 oltre 16 milioni di italiani sono chiamati a scegliere i sindaci e i consiglieri comunali di quasi la metà di tutti i comuni della Penisola: oltre 3.800 le amministrazioni al voto, che avviene in concomitanza con quello per le elezioni europee (IL QUIZ) e, in Piemonte, con le elezioni regionali. Il successivo eventuale turno di ballottaggio per l’elezione diretta dei sindaci avrà luogo il 9 giugno 2019. Lo spoglio delle schede delle elezioni amministrative inizierà solo dopo la conclusione di quello riguardante le elezioni europee. Si comincerà lunedì 27 maggio alle ore 14.00 e i risultati dovrebbero essere comunicati lo stesso pomeriggio (LO SPECIALE ELEZIONI).

Come si vota

I seggi apriranno alle 7 e chiuderanno alle 23. Gli elettori in Italia devono votare presso il seggio elettorale in cui sono iscritti. Per conoscere il proprio seggio ci si può rivolgere al proprio comune di residenza. Gli elettori affetti da gravi infermità che non possono allontanarsi dalla propria abitazione hanno la possibilità di votare a domicilio. La domanda, corredata da un certificato medico della ASL e dalla copia della tessera elettorale, deve pervenire entro il 6 maggio 2019 al comune di residenza (LO SPECIALE SULLE COMUNALI).

Come funziona il voto: i comuni con meno di 15mila abitanti

Esistono due differenti modalità di voto: la prima per i comuni con meno di 15mila abitanti, mentre la seconda riguarda i comuni con popolazione superiore ai 15mila abitanti. Nei comuni con meno di 15mila abitanti la fase del ballottaggio non è prevista: vince chi ottiene più voti al primo turno (a meno che non si verifichi una perfetta parità fra i due candidati). Non è permesso il voto disgiunto: verrà annullato il voto di chi segna una X sul nome di un candidato sindaco e su una lista di un altro schieramento. Per votare, basta tracciare una X sul nome del sindaco o sulla lista a lui collegata, oppure su entrambi. È possibile esprimere due preferenze per il consiglio comunale a patto che siano della stessa lista e di sesso diverso.

I comuni con più di 15mila abitanti

Nei comuni sopra i 15mila abitanti, il candidato che ottiene la maggioranza assoluta (50% più uno) diventa sindaco. Se questa maggioranza non si raggiunge i due candidati più votati vanno al ballottaggio. L’elettore può votare per una lista tracciando una X sul simbolo (in questo modo si attribuisce automaticamente il voto anche al candidato sindaco collegato a quella lista) oppure può votare solo per il candidato sindaco senza esprimere alcuna preferenza di lista. È ammesso il voto disgiunto: si può votare per un candidato sindaco di uno schieramento e tracciare un'altra X su una lista a lui non collegata. Si possono esprimere due preferenze per il consiglio comunale ma devono trattarsi di due consiglieri della stessa lista e di sesso diverso. Alle liste che fanno parte della coalizione del sindaco eletto vengono assegnati almeno tre quinti dei seggi (con una soglia di sbarramento al 3%).

I principali comuni al voto

Complessivamente, in questa tornata elettorale primaverile per le amministrative (compreso il voto in Sicilia e Sardegna), andranno a votare 17.336.421 elettori per un totale di 3.856 comuni. Sono sei in totale i comuni capoluogo di Regione al voto: Firenze, Bari, Perugia, Cagliari, Potenza, Campobasso. I comuni capoluogo di provincia chiamati al rinnovo sono 21 (dopo che è già stato assegnato Caltanissetta): Ascoli Piceno, Avellino, Bergamo, Biella, Cremona, Ferrara, Foggia, Forlì, Lecce, Livorno, Modena, Pavia, Pesaro, Pescara, Prato, Reggio nell'Emilia, Rovigo, Sassari, Verbania, Vercelli, Vibo Valentia.

In Sardegna si vota il 16 giugno

Alcune Regioni a Statuto Speciale hanno deciso di non accorpare il voto in un unico election day. Mentre infatti nei sette comuni del Trentino Alto Adige chiamati al voto e nei 118 del Friuli Venezia Giulia si voterà il 26 maggio come nel resto d’Italia, in Sardegna le elezioni avverranno il 16 giugno prossimo, con l’eventuale ballottaggio fissato il 30 giugno. In Sicilia 34 comuni (compresa Caltanissetta, unico capoluogo di provincia) sono andati al voto il 28 aprile scorso e al ballottaggio il 12 maggio.