Conte a El Pais: "Credere che nel governo comandi Salvini è un'illusione ottica"

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Il premier, intervistato dal quotidiano spagnolo, assicura: "Alla guida ci sono io". Il leader leghista replica: "Giusto così". E sulle tensioni nell'esecutivo giallo-verde, Conte afferma: "Ci saranno fino alle Europee, poi ci concentreremo sull'attività di governo"

Il premier Giuseppe Conte interviene sulla situazione politica interna italiana in vista delle elezioni Europee del prossimo 26 maggio (TUTTO QUELLO CHE C’È DA SAPERE) in una lunga intervista al quotidiano spagnolo El Pais. Con un’affermazione ben precisa: l'idea che nel governo comandi Matteo Salvini – dice - è "una illusione ottica, alla guida ci sono io". Il premier sottolinea: "Salvini è il capo della Lega e di una delle forze di questo governo. Un importante ministro e vicepresidente”, ma, continua Conte, solo “un compagno di viaggio con cui mi confronto molto serenamente”. E sulla questione il premier conclude: “Alla guida di questo governo ci sono io. Salvini e Di Maio sono i vicepresidenti e leader delle due forze che lo compongono”. Parole a cui Salvini replica "Conte è il presidente del Consiglio, ci mancherebbe altro. Io mi occupo di ordine pubblico e lui fa il presidente del Consiglio, è giusto così".

“Tensioni nel governo fino alle Europee, poi si riparte”

Nell’intervista il premier Conte parte da una considerazione di fondo: è possibile che vi siano ancora momenti di tensione nel governo fino all'appuntamento elettorale del 26 maggio. "Negli ultimi mesi siamo sempre stati in campagna elettorale. E ora, sulla strada per le Europee, è evidente che due forze politiche che non sono in coalizione e sono in concorrenza, possano avere momenti di tensione", afferma. "E succederà fino al 26 maggio, dobbiamo darlo per scontato. Ogni forza cercherà di accrescere il consenso e per questo ci sarà polemica. A partire dal 26 maggio, il tempo cambierà e potremo concentrarci sulle attività del governo". Fino ad ora non è stato fatto? "Sì", risponde il premier sottolineando che sono state portate avanti "riforme significative come lo sblocco di opere pubbliche e investimenti, il decreto sulla crescita per le piccole e medie imprese. Anche se queste misure sono oscurate dal dibattito politico”.

"In Europa non abbiamo bisogne di derive nazionaliste"

Sempre riguardo alle Europee, ferma la posizione di Conte contro derive nazionaliste: “Non si ha bisogno di queste derive", ma neanche di "europeisti a buon mercato". Quindi l'appello: “Spero che tutte le forze offrano un contributo a un'Europa più solidale e ugualitaria", ha detto parlando del voto del 26 maggio.

Conte: “L’Italia risente molto della guerra dei dazi”

Conte fa anche riferimento alla guerra dei dazi chiarendo che l'economia italiana risente molto delle tensioni su questo tema tra fra Stati Uniti e Cina in quanto, insieme alla Germania, è molto esposta, soprattutto per quanto riguarda il settore automobilistico. In particolare, il premier italiano riconosce che le recenti "dichiarazioni americane non invitano all'ottimismo".

“Accordi con la Cina? Chi critica lo fa in modo infondato”

Conte risponde anche ad alcune domande sugli accordi commerciali con la Cina: "Grazie a noi, Pechino ha accettato di sottoscrivere l'agenda del 2030, con i principi di reciprocità, la trasparenza, la sostenibilità finanziaria. E l'Italia non è stato il primo paese ad aderire al suo progetto, siamo in 14 ad aver firmato il memorandum. Chi ci critica - aggiunge - lo fa in modo infondato".

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