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Manovra, Salvini: nessun passo indietro. Conte e Moscovici cercano dialogo

Politica

Dopo la bocciatura Ue e la possibile procedura d’infrazione, il premier alla Camera per un’informativa urgente. E dice: no ribellioni, noi responsabili. Il commissario europeo definisce la legge di bilancio "non positiva per il popolo" ma apre al dialogo. Sale lo spread

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Il giorno dopo la nuova bocciatura della manovra italiana da parte della Commissione Ue e il possibile avvio della procedura di infrazione, proseguono le schermaglie a distanza tra Roma e Bruxelles. Il governo studia le prossime mosse e non sembra esserci una linea comune. Il vicepremier Salvini ribadisce il concetto che l'Italia "non farà passi indietro". Il premier Conte prima dice che "non siamo disposti a rinunciare a nulla" ma poi apre alla mediazione: "Siamo responsabili, non c'è nessuna presunta ribellione all'Ue. Abbiamo un obiettivo comune con l'Europa, stiamo lavorando alla riduzione del debito”. Una posizione intermedia è quella dell'altro vicepremier Di Maio: "Ok dialogo, ma la Ue non può trattarci così". Da Bruxelles arrivano sia critiche che aperture. La replica è affidata al commissario Ue agli Affari economici Pierre Moscovici che prima ha definito la legge di bilancio italiana “non positiva per il popolo, né eroica né esemplare”. Poi invece ha mostrato una possibile strada verso una convergenza: "Sull'Italia ho una parola d'ordine che in questo momento non è né formale né fittizia: in questo momento il dialogo con l'Italia è più necessario che mai". E lo spread reagisce negativamente aprendo in rialzo e attestandosi intorno a 315 punti.

Conte alla Camera

Nel pomeriggio, alle 17, Conte è atteso alla Camera per un’informativa urgente: secondo fonti di governo, sarà l'occasione per ribadire anche la voglia di parlare con l’Ue, in attesa della cena con Juncker di sabato nel quale proverà una nuova mediazione.

Le posizioni di Salvini e Di Maio

Matteo Salvini ha continuato a ribadire anche oggi: "Non faremo passi indietro. C'è un'idea di Italia che cresce. Sono soldi degli italiani, non dell'Europa, chiederemo di poter spendere questi soldi per gli italiani". Poi il ministro dell'Interno ha aggiunto: "Quello che l'Europa non può chiedermi è non cambiare la legge Fornero: io quella legge voglio smontarla" (SALVINI: ASPETTO LETTERA DI BABBO NATALE). Meno netto l'altro vicepremier Luigi Di Maio: "La procedura di infrazione va discussa e io credo nella discussione. Spero nel dialogo e nel confronto perchè vogliamo spiegare le nostre ragioni. Abbiamo un modo di affrontare il debito diverso e capisco che alcuni si sentano disorientati. Ma non si può trattare l'Italia così dopo anni di massacri”.

Moscovici: manovra così non è positiva per il popolo

Prima di aprire al dialogo, da Bruxelles il commissario europeo agli Affari economici, Pierre Moscovici, in un'intervista a Les Echos ha detto: “Una manovra così non può essere positiva per il popolo". Poi però Moscovici tende la mano a Roma: "Il debito elevato non è una fatalità. L'Italia ha bisogno di ridurlo per il bene del popolo. È un cammino complesso ma il caso portoghese dimostra che è praticabile. Nessuno Stato ha mai ridotto il debito scavando il deficit. Faccio fatica a capire la soddisfazione di alcuni. Una politica così non è né eroica né esemplare. Ho la sensazione in realtà di essere dalla parte degli italiani e non vorrei che li cullassero nelle illusioni".

Katainen: vogliamo un dialogo buono e adeguato

Parole distensive sono arrivate anche dal vicepresidente della Commissione Ue Katainen: "Vogliamo essere sicuri che ci sia un dialogo buono e adeguato dialogo tra la Commissione e le autorità italiane, la soluzione passa attraverso la discussione, vogliamo evitare conseguenze negative che potrebbero propagarsi nel resto del continente. Vogliamo dialogo non solo con le autorità italiane ma anche con le altre parti della società, settori il settore privato e i sindacati".