Salvini a Siena: “Io non mollo, andiamo al governo”

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Il leader della Lega, in Toscana per un appuntamento elettorale in vista delle elezioni amministrative del 10 giugno, è ritornato anche sul caso del commissario Oettinger: “Vi sembra normale quello che ha detto?”

“Io non mollo, andiamo al governo”. Con queste parole Matteo Salvini, durante un comizio a Siena in vista delle elezioni amministrative del 10 giugno, ha parlato della situazione sulla formazione dell'esecutivo, seppur senza rispondere direttamente alle parole di Di Maio. Il leader del Carroccio ha anche ricordato che è stato impedito di fare un governo che rappresenta 17 milioni di voti, parlando poco di politica nazionale e molto di problemi locali.
Il leader del M5s, da Napoli, aveva infatti chiesto di lasciar partire il governo giallo-verde, dopo aver annunciato di non considerare più l’impeachment per presidente Mattarella.

Salvini: ce la facciamo se voi non mollate

Salvini, parlando del futuro dell'accordo di governo, ha detto: "Se voi non mollate, io non mollo e noi al governo del Paese ci andiamo. Dovremo aspettare un mese, tre, ma ci andremo". Nei confronti del segretario della Lega c'è stata anche una breve contestazione da parte dei centri sociali.

Salvini: Savona scomodo perché interesse italiani prima di Ue

"Abbiamo lavorato tre settimane a un contratto di governo e una squadra di ministri, siamo andati al Quirinale e ci hanno detto no, non va bene perché il nome di un economista preoccupa i mercati e qualche capitale europea – ha aggiunto Salvini – Il suo difetto è che in passato osò dire qualcosa di critico sull'euro e l'Europa, perché mette al centro l'interesse degli italiani rispetto alle regole europee".

"Normali paroli Oettinger?"

Salvini è poi tornato sul caso dell'intervista del commissario Ue Oettinger: "Vi pare normale che oggi un commissario europeo, guarda caso tedesco, che come se fosse la cosa piu' normale del mondo va a dire: cattivoni questi italiani! Hanno votato male, ora ci pensano i mercati a farli votare bene". Salvini, accolto da una piazza affollata da oltre 300 persone, ha aggiunto: "Vi rendete conto - si e' ancora domandato Salvini - a chi livello di democrazia siamo arrivati? Dico con il massimo rispetto che del governo tedesco si occupino i tedeschi e di quello italiano si occupino gli italiani, senza rompere le scatole". 

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