Il presidente del Consiglio incaricato incontra a Montecitorio le delegazioni dei partiti per sondare la fattibilità di un esecutivo basato sul contratto Lega-M5s. Ancora qualche incertezza sui nomi dei futuri ministri e sul nodo Savona all’Economia. LO SPECIALE
È iniziata alle 12 la prima fase della sfida di Giuseppe Conte, (CHI È) il giurista incaricato ieri dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella di formare un governo giallo-verde, che alla Camera ha dato il via alle consultazioni (LA DIRETTA) con i partiti politici per sondare la fattibilità dell’esecutivo basato sul contratto condiviso da Lega e M5s. Resta ancora qualche incertezza sui futuri ministri, specialmente sulla figura dell’82enne Paolo Savona all’Economia (CHI È), nome che susciterebbe qualche perplessità al Quirinale.
Il calendario: Pd, FI, Lega e M5s Dalle 17 alle 19
Le consultazioni, inizialmente, hanno seguito scaglioni di 20 minuti in cui si sono susseguiti: il gruppo Misto Camera "Europa-Centro Democratico" e il gruppo Misto Senato "Più Europa con Emma Bonino", il gruppo Misto Camera "Civica Popolare-AP-PSI-Area Civica", il gruppo Misto Camera "Minoranze Linguistiche" che ha optato per la consultazione congiunta con il gruppo per le Autonomie del Senato, il gruppo Misto Camera "Noi con l'Italia-USEI", il gruppo Misto Camera "MAIE -Movimento Associativo Italiani all'Estero e il gruppo Misto Senato "PSI-MAIE" e il gruppo Misto del Senato.
Dopo una pausa di un’ora, alle 15 si riprende con incontri prolungati a 40 minuti. Si inizia con il gruppo “Per le Autonomie (SVP-PATT,UV)" del Senato e il gruppo Misto Camera "Minoranze Linguistiche", poi i gruppi di Camera e Senato di Liberi e Uguali (15.40), Fratelli d’Italia (16.20), il Partito Democratico (17), Forza Italia (17.40), Lega (18.20) e Movimento Cinque Stelle (19).
L’incarico a Conte
Conte comincia quindi a confrontarsi con i partiti dopo che ieri ha accettato, con riserva (COSA VUOL DIRE), l’incarico conferitogli dal capo dello Stato. “Sarò l’avvocato difensore del popolo italiano”, ha detto al termine dell’incontro con Mattarella, durato circa due ore (IL DISCORSO), assicurando che il programma nato dall’accordo tra Lega e M5s (IL TESTO) “sarà a fondamento dell’azione" dell’esecutivo. “Nei prossimi giorni tornerò dal presidente della Repubblica - ha spiegato - per sciogliere la riserva e in caso di esito positivo per sottoporgli le proposte sui ministri”. (COSA SUCCEDE ORA)
Il nodo ministri
"Oggi comincia la Terza Repubblica", ha detto ieri Di Maio, ribadendo la volontà del Movimento 5 Stelle di guidare i ministeri del Lavoro e dello Sviluppo Economico e di essere "il primo sostenitore di Salvini al Viminale" (TOTOMINISTRI). Ma sulla squadra di governo c’è ancora qualche incertezza, specialmente per quanto riguarda la figura di Paolo Savona all’Economia, una soluzione che non piacerebbe al Colle ma che Lega e M5s continuano a sostenere con forza: "Non mi risulta che ci siano veti su nessuno - ha detto Salvini - Se è una colpa aver detto che alcune scelte dell'Ue sono contro l'interesse nazionale quello è un merito". Più cauto, invece, Di Maio, che sulla questione ha dichiarato: "Savona è una persona valida che ci può dare una mano per realizzare anche a livello internazionale le nostre riforme. Ma i ministri li sceglie il Capo dello Stato di concerto con il presidente incaricato".