Governo, ora si attende la mossa di Mattarella per uscire dallo stallo
PoliticaIl capo dello Stato aspetterà ancora qualche giorno e poi potrebbe convocare un nuovo giro di consultazioni. Difficile l’ipotesi del voto a luglio. Più probabile un esecutivo “di tregua” per la finanziaria e la legge elettorale
Possibile nuovo giro consultazioni
Dunque si attenderà ancora qualche giorno, senza variare più di tanto il ritmo che si è impresso finora al post-elezioni. Poi molto probabilmente il Capo dello Stato farà un richiamo ai partiti, al loro senso di responsabilità, e potrebbe anche convocare un terzo e, molto probabilmente, ultimo giro di consultazioni. Se non emergessero novità eclatanti, da un ritorno di fiamma tra Salvini e Di Maio a un sì a un governo di tutti, la strada per trovare una soluzione allo stallo si farà stretta.
Improbabile voto a luglio
Di certo Mattarella non accoglierà la richiesta di votare a luglio. Far tornare il Paese alle urne dopo quattro mesi dalle elezioni indette a scadenza naturale sarebbe letto come una debolezza del Paese. E il Capo dello Stato ritiene suo dovere costituzionale fare di tutto per dare un governo al paese. E altrettanto non ritiene praticabile l'ipotesi di un governo di minoranza, giudicato un salto nel buio di cui il paese non ha bisogno.
Un governo per finanziaria e legge elettorale
Per questo, se le forze politiche non modificheranno di una virgola le loro posizioni di inconciliabilità emerse finora, molto probabilmente cercherà di far nascere un governo “di tregua”, che vari almeno la legge finanziaria e magari una riforma del Rosatellum; se il tentativo fallisse (se cioè questo governo non ottenesse i voti di fiducia dalle Camere) resterà comunque in carica per gli affari correnti e si voterà dopo l'estate, con tutte le incognite ormai evidenti al Quirinale, che fanno guardare la situazione con animo preoccupato.