Berlusconi: escludo la crisi se perdiamo Milano e Napoli

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Il premier, con Lettieri e Gigi D'Alessio, chiude la campagna elettorale nel capoluogo campano: fischi e applausi per lui. Bersani: "Il risultato dei ballottaggi può essere la spinta per la fine di un ciclo". Moratti annuncia: "Castelli sarà il mio vice"

AMMINISTRATIVE 2011

IL FOCUS: su Milano - su Napoli
Ballottaggi: a Napoli, si tira in ballo persino Totò
Pigia-Pigia: Napoli, così si è sgonfiato il Pd
E Pisapia canta a Milano: Tutta mia la città
FOTO: Piazza Duomo per Giuliano Pisapia - Piazza Duomo per Letizia Moratti

(In fondo all'articolo tutti i video sulle elezioni amministrative)

Venerdì 27 maggio, ultimo giorno di campagna elettorale, lunedì 30 maggio l'esito dei ballottaggi, forse martedì 31 la calendarizzazione della verifica parlamentare.
A Milano due contusi in una rissa tra sostenitori di Pisapia e Moratti, a Napoli Lettieri accusa De Magistris di essere moralmente responsabile di un principio d'incendio nel suo quartier generale. Poi i concerti in piazza, le polemiche, gli insulti.
Si conclude così una campagna elettorale rovente che nel giorno prima del silenzio vede anche i big scendere in campo. Bersani a Milano, Berlusconi a Napoli.
In vista dei ballottaggi del 29 e del 30 giugno i leader nazionali si espongono in prima persona, come del resto era già accaduto per il primo turno delle amministrative.
Il segretario Pd ha infatti deciso di recarsi nel capoluogo lombardo.
Il premier, invece, di ritorno dal G8 francese, dove ha sferrato un durissimo attacco alla magistratura, ha scelto il capoluogo campano dove Gianni Lettieri, del centrodestra, corre contro Luigi De Magistris, appoggiato al secondo turno da tutto il centrosinistra.

Berlusconi: escludo la crisi se perdiamo Milano e Napoli - "Lo escludo nel modo più categorico". Silvio Berlusconi ha risposto così all'intervistatore dell'emittente partenopea Canale 21 che gli ha domandato se metta in conto una crisi di governo nel caso in cui vengano sconfitti i candidati sindaci Pdl a Milano e Napoli, cioè Moratti e Lettieri. Il presidente del Consiglio, nell'intervista rilasciata nel corso della sua presenza a Napoli, ricorda che "solo pochi giorni fa, per l'ennesima volta, la Camera ha confermato la sua fiducia ad una maggioranza nuova, quella che dopo la diaspora di Fini e Casini è numericamente inferiore ma politicamente più coesa di prima".
Il premier ha confermato di vedere per il prossimo biennio, che separa dal termine naturale della legislatura, la possibilità per il governo di "realizzare le riforme di giustizia, fisco e architettura costituzionale che non è stato possibile realizzare in precedenza".

Si è poi rivolto ai tifosi e ha promesso che Hamsik resterà a giocare con i colori del Napoli, il che ha scatenato un vero boato da stadio, ma l'accoglienza per Silvio Berlusconi in piazza Plebiscito è ben diversa dal solito. Applausi ma anche fischi, tanti, e buu appena il leader Pdl è salito sul palco. Poi Berlusconi è passato a declinare sgravi e agevolazioni per abusivi e emergenza rifiuti e qui la piazza risponde con entusiasmo. Salvo che la questione calcio è tornata a galla quando una fetta dei ragazzi sotto palco ha scandito "chi non salta rossonero è".

Bersani: "Serve una risposta morale" - Altro scenario a Milano dove la sfida è tra Moratti e Pisapia.
"La città può dare un segno importante di questo risveglio, che non riguarda solo il capoluogo lombardo: i segni di questo nuovo vento ci sono dappertutto". Il leader del Pd ne è certo: "Il risultato delle amministrative può essere una spinta forte per la fine di un ciclo, non solo di un governo". Dalla piazza di Milano, radunata per Pisapia, dichiara: "Dico da mesi che vinciamo facile e sono stato anche un po' sbeffeggiato per questo" e ha ricordato che "il vento sta cambiando", parafrasando così il titolo del concertone in piazza Duomo 'E' vento', che nonostante la pioggia ha richiamato più di 50mila persone secondo gli organizzatori. (GUARDA LE FOTO)

Tremonti: "Con Pisapia l'Expo se ne va via" - E su Milano interviene anche il ministro dell'Economia Giulio Tremonti: "Con Pisapia l'Expo se ne va via", dice in una conferenza stampa per sostenere Letizia Moratti al ballottaggio per le comunali.
"L'Expo è uno straordinario successo internazionale di Letizia", ha aggiunto il ministro sottolineando che senza la Moratti "non ci sarebbe un'Expo in Italia basato su Milano". Tremonti è tornato a spiegare l'idea che si ha della rassegna che ci sarà nel 2015 e ha rilevato che sarà basata sul pensare a come "si vivrà nel prossimo millennio e Milano ne sarà la piattaforma". "La nostra visione - ha aggiunto il ministro - non è limitata ai terreni, ai capannoni, all'hardware, ma è soprattutto di software". "Ho già detto che sarà qualcosa di stellare ed è una parola che vi dà l'idea: è una finestra per il prossimo millennio".

E ora occhi puntati sui ballottaGgi di Milano e Napoli.

Pisapia: "Ho portato l'arcobaleno" - Giuliano Pisapia e i suoi sostenitori hanno comunque deciso di sfidare il maltempo milanese e, nonostante la pioggia si sono radunati in piazza Duomo (che giovedì 26 maggio ha ospitato Letizia Moratti. GUARDA LE FOTO). "Ho portato l'arcobaleno" da detto il candidato di sinistra una volta cessata la pioggia, poi dal palco ha fatto il suo discorso finale per dire "ci credo. E' arrivato il tempo. E' arrivato il nostro tempo".

Letizia Moratti annuncia la squadra di governo -
Il sindaco uscente guarda già al dopo elezioni. "Sarebbe opportuno che anche Pisapia indicasse la squadra" ha detto Letizia Moratti annunciando che se vincerà le elezioni, il vicesindaco sarà un leghista (il viceministro alle Infrastrutture Roberto Castelli) e della giunta faranno parte anche il sottosegretario all'Economia Luigi Casero (al Bilancio); il vicepresidente della Camera Maurizio Lupi (alla Casa) e Paolo Del Debbio (alla Cultura). (GUARDA IL VIDEO)

De Magistris: "Comunque vada abbiamo vinto" - "Comunque vada abbiamo già vinto. E' un giorno bello per Napoli, per il sud e per il Paese intero, che da questo voto può ripartire". Luigi De Magistris, candidato a sindaco di Napoli con l'Idv, si dà un "nove" per la campagna elettorale e dà un "dieci alla città", che ha dimostrato di voler cambiare. Ricorda ai suoi contestatori che "non è un peccato essere magistrati, anche se io non lo sarò più, ma lo è essere camorristi". E a chi gli domanda se teme che il voto della criminalità organizzata possa condizionare il risultato finale, risponde di confidare "nella dignità dei napoletani.

Lettieri: "Una piazza straordinaria" - Una piazza "straordinaria" per Gianni Lettieri, quella che ha ascoltato Gigi D'Alessio e atteso sentire il premier Silvio Berlusconi. Il candidato del Pdl alla poltrona a sindaco di Napoli sottolinea che "qui con me sono almeno in 30 mila, quella Napoli straordinaria che ha ancora voglia di riscatto". Una delle due città che ho conosciuto durante la campagna elettorale. L'altra, "è quella violenta di chi non si rassegna a perdere potere e peso dopo 10 anni di disastro. Questo mi fa soffrire". Lettieri aggiunge che questa chiusura in piazza del Plebiscito, "mi ripaga in parte di quello che ho subito e dei veleni" e si dice sicuro che non sarà un testa a testa con Luigi De Magistris, "non esiste.
Conseguirò quasi il risultato del primo turno". Con il premier Silvio Berlusconi finora ha parlato poco, "mi ha detto 'stanno parlando bene di te'".

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