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Nubifragio a Palermo, la Procura valuta apertura di un'indagine. VIDEO

Sicilia
©Getty

Dovrebbe accertare eventuali responsabilità nell'assenza di misure necessarie a prevenire e fronteggiare l'emergenza meteo. Non ci sarebbero vittime. Vigili del fuoco al lavoro ininterrottamente da ieri. Il sindaco Orlando chiede lo stato di calamità naturale

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La procura di Palermo sta valutando l'apertura di un'indagine dopo la violenta alluvione che ieri ha messo in ginocchio la città. Decine di auto travolte dall'acqua o rimaste intrappolate nei sottopassaggi della circonvallazione allagati, strade trasformate in fiumi in piena, persone costrette a mettersi in salvo abbandonando le macchine sospinte via dalla pioggia. L'indagine dovrebbe accertare eventuali responsabilità nell'assenza di misure necessarie a prevenire e fronteggiare l'emergenza meteo.

Intanto, i vigili del fuoco hanno riferito nel pomeriggio di aver estratto anche l'ultima auto rimasta sommersa nel sottopasso di via Leonardo da Vinci e al suo interno non c'era nessuno. Al momento, quindi, non ci sarebbero vittime accertate, come riferito anche dalla protezione civile in mattinata. Inoltre, l'unico ricoverato in ipotermia - un minorenne - è stato dimesso oggi dall'Ospedale di Villa Sofia. (LA VICENDA - LE FOTO - L'INTERVENTO DEI VIGILI DEL FUOCO - SALVINI CONTRO ORLANDO: "PENSA SOLO A IMMIGRATI")

Chiesto lo stato di calamità naturale

Nel corso di un incontro in Prefettura, il sindaco Leoluca Orlando ha chiesto lo stato calamità naturale, anticipando la richiesta ai ministri per l'Ambiente, Sergio Costa, e per il Mezzogiorno, Giuseppe Provenzano, che hanno assicurato massima disponibilità e l'attenzione del Governo nazionale. Orlando ha inoltro disposto che venga attivato un indirizzo e-mail per raccogliere tutte le segnalazioni di danni ad immobili ed autoveicoli per la costituzione di un dossier a supporto della richiesta dello stato di calamità e per una più precisa quantificazione dei danni. "La situazione che abbiamo vissuto ieri - ha dichiarato - è la prova del fallimento del Commissariamento del 2015 che, come allora denunciammo, era solo una mossa politico-affaristica frutto dello 'stato di calamità istituzionale' degli anni del Governo Crocetta".

Questa mattina, il sindaco aveva annunciato l'intenzione di chiedere l'apertura "di un'inchiesta della Procura della Repubblica e della Corte dei Conti. La bomba d'acqua - ha spiegato - è arrivata senza che vi fosse un'allerta della protezione civile regionale, anzi alle 16:25 la protezione civile comunicava il codice verde in miglioramento. L'allarme ce lo siamo dati da soli". Orlando ha anche reso noto di aver dato disposizione all'Amap di installare il sistema 'early warning', un dispositivo che fa scattare l'allarme nei luoghi più a rischio, non appena cade una certa quantità d'acqua. 

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Vigili del fuoco al lavoro

Nel frattempo, il lavoro delle squadre dei vigili del fuoco continua ininterrottamente da ieri sera. La quantità di acqua accumulatasi è notevole e l'attività potrebbe andare avanti anche domani. I pompieri hanno prosciugato dall'acqua il sottopasso della circonvallazione di Palermo, all'altezza dell'ex Motel Agip. Su una colonna che contiene gli interruttori del semaforo, sono poggiate alcune targhe di auto, recuperate in fondo al sottopasso. Dai numeri delle targhe si sta risalendo ai proprietari delle vetture che saranno contattati per assicurarsi delle loro condizioni.

II vigili del fuoco sono intervenuti anche nella zona di Badia per mettere in sicurezza l'area, dove un fiume di acqua e fango in via Alla Falconara ha sfondato alcuni muri delle abitazioni e ha trascinato a valle decine di auto. Numerosi i magazzini e i piani che sono stati invasi dal fiume di fango. Un muro è invece crollato in via Traselli mentre in via Montalbo i residenti hanno segnalato diverse crepe e lesioni in alcune palazzine e nella sede stradale.

Città in tilt

Nonostante il sole di questa mattina, Palermo si è risvegliata in tilt (LE PREVISIONI METEO IN SICILIA).  A causa del vasto allagamento, informa la polizia municipale, la carreggiata centrale dell'arteria principale cittadina, viale Regione siciliana, direzioni Catania e Trapani, e i sottoponti di Piazzale Einsten, Rotonda Lazio e Rotonda Belgio, sono stati chiusi alla circolazione delle auto. Oltre 300 gli interventi dei pompieri, che hanno fatto evacuare diverse palazzine a rischio di crollo tra via Marabitti e via Spedalieri. In alcuni edifici sono presenti delle crepe vistose all'esterno e i residenti non sono riusciti a chiudere le porte d'ingresso.

Difficoltà e ritardi anche nella raccolta dei rifiuti, in particolare negli itinerari di raccolta prossimi alle vie vicine alla circonvallazione. "La viabilità compromessa - spiega la Rap - sta rendendo anche estremamente difficoltoso ai compattatori raggiungere, in entrambe le direzioni, i percorsi tra l'impianto di Bellolampo e la città. A ciò si aggiunge - prosegue la nota - la necessità del riposizionamento di alcuni cassonetti travolti dalle forti precipitazioni di ieri".

Metereologi: "Pioggia record, mai vista da 223 anni"

Sono i cambiamenti climatici la causa della bomba d'acqua che si è abbattuta ieri su Palermo, facendo cadere sulla città un quantitativo di acqua mai visto da 223 anni, ossia da quanto è attiva la stazione meteorologica del capoluogo siciliano. Lo sottolineano i meteorologi di IconaMeteo, precisando che a scatenare l'inferno sulla città "è stato un violentissimo temporale autorigenerante: si tratta di un temporale che, invece di spostarsi rapidamente come succede di solito, resta fermo continuando ad alimentarsi sempre sulla stessa zona. In poche ore la città è stata sommersa dall'acqua, con accumuli di 134 millimetri di pioggia. Mediamente, nell'intero mese di luglio appena 3 millimetri di pioggia cadono su Palermo". Quello di ieri è stato un record assoluto per la città: qui la stazione meteorologica, attiva dal 1797, finora aveva registrato le piogge più abbondanti il 10 ottobre del 1857, quando il capoluogo siciliano era stato raggiunto da 120,3 millimetri di pioggia. Più che stracciato il precedente record di luglio, che era di "appena" 39,2 millimetri e risaliva al 1935.

I geologi: "Fragilità del territorio rispetto a fenomeni naturali"

"Il tragico evento temporalesco che nella giornata di ieri ha sconvolto la città di Palermo - afferma il presidente dell'Ordine dei Geologi di Sicilia, Giuseppe Collura - ribadisce la grande fragilità dei nostri territori rispetto a fenomeni naturali, che sebbene improvvisi e particolarmente intensi, non possono in alcun modo giustificare l'evidente inadeguatezza dei sistemi infrastrutturali e più estesamente di una pianificazione urbana che, prioritariamente, dovrebbero rispondere alle esigenze di tutela e di sicurezza dei cittadini. La zona colpita dal nubifragio - continua -, ovvero uno degli assi viari principali per l'accesso alla città di Palermo, nel corso degli anni ha più volte manifestato un'evidente carenza nella capacità di deflusso e smaltimento delle acque, anche per eventi di minore intensità, dando luogo all'allagamento della sede stradale ed in particolare dei sottopassi, che puntualmente si trasformano in piscine a cielo aperto, con tutte le gravissime e consequenziali ricadute sulla circolazione".

Orlando: “Salvini sciacallo”. Lega: “Sindaco incapace, si dimetta”

A seguito di quanto accaduto, non si sono fatte attendere le reazioni politiche e le polemiche, a cominciare da quella sollevata già ieri sera da Matteo Salvini, che ha accusato il sindaco Orlando di “pensare solo agli immigrati”. Secca la replica del primo cittadino: "In questo momento l'accusa di sciacallaggio rivolta a Salvini è più che meritata. E io non farò lo sciacallo dicendo che la colpa è del governo regionale che Salvini sta sostenendo”. 

Ma l’europarlamentare leghista, Francesca Donato, assieme al capogruppo del Carroccio a Palazzo delle Aquile, Igor Gelarda, e al consigliere Alessandro Anello, rincarano la dose: ”Quanto accaduto ieri a Palermo è il segno tangibile di come la città sia allo sbando e il sindaco Orlando incapace di governarla. È bastata una bomba d'acqua per mettere in ginocchio la città, diventata teatro spettrale di allagamenti nelle sue arterie principali. Palermo è diventata tutta un pericolosissimo acquapark”. Forza Italia chiede invece di istituire “un’apposita commissione comunale d'inchiesta, a cui devono partecipare rappresentanti di tutte le forze politiche, per fare luce sulle eventuali responsabilità di amministratori o funzionari pubblici".

Ministro Bellanova: “Servono misure per gestire emergenze”

"Servono misure efficaci per la gestione delle emergenze e politiche capaci di assicurare sviluppo sostenibile e tutela dei territori." Così la ministra delle Politiche agricole, Teresa Bellanova, sul suo profilo Facebook. “È stato un evento climatico sorprendente e inaspettato - scrive - che però lancia un segnale importante. Perché gli effetti del cambiamento climatico sono sempre più gravi e questi eventi metereologici estremi e improvvisi sempre più frequenti. Davanti a tutto ciò, non possiamo non farci trovare pronti." 

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