Sub morti e hashish sulle spiagge in Sicilia: vertice in tribunale

Sicilia

Si è svolto oggi a Termini Imerese un incontro tra pm e investigatori per far luce sui ritrovamenti di tre sub senza vita, avvenuti nelle ultime due settimane, e di 98 chili di hashish recuperati in diversi punti del litorale 

Si è svolto oggi nel Tribunale di Termini Imerese un vertice tra pm e investigatori per far luce sui ritrovamenti di tre sub senza vita, avvenuti nelle ultime due settimane, e di 98 chili di hashish recuperati in diversi punti del litorale siciliano. All’incontro hanno partecipato il capo della procura di Termini Imerese (Palermo), Ambrogio Cartosio, e quello di Patti (Messina), Angelo Cavallo. Nel corso del vertice è stato deciso che i carabinieri batteranno la costa insieme agli uomini della capitaneria; nell'operazione verranno adoperati anche aerei della Marina militare.

I ritrovamenti

I tre cadaveri di sub, non ancora identificati, sono stati rinvenuti a Tusa, Cefalù e Termini Imerese. I quasi cento chili di hashish, del valore di circa 4 milioni di euro, sono stati recuperati invece sulle spiagge di Castelvetrano, Cefalù, Messina e Ragusa. I primi due corpi sono stati ritrovati il 31 dicembre e l’8 gennaio nel raggio di trenta chilometri, tra Cefalù e Castel di Tusa, in avanzato stato di decomposizione. Si tratta di due uomini, su cui è stata effettuata l'autopsia. Il terzo cadavere è stato rinvenuto il 15 gennaio in contrada Ginestra, a Termini Imerese, lungo il litorale del Palermitano. Non è stato possibile risalire all’identità del cadavere in quanto il suo volto è sfigurato.

Le ipotesi

Secondo gli investigatori, gli episodi potrebbero essere collegati fra loro. Secondo una prima ipotesi, i tre sub sarebbero rimasti vittima del naufragio di una grossa imbarcazione che trasportava droga. Stando a una seconda ipotesi invece i sub sarebbero stati utilizzati per recuperare i pacchi di droga, muniti di gps, che viaggiano ancorati con le reti alle chiglie delle navi. 

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