Annullato anche il secondo appuntamento con aperitivo previsto al lido Kuursal. Così il leader leghista: "Mi spiace ci sia qualche balordo dei centri sociali che preferisce l'illegalità e la camorra". I manifestanti presenti lo hanno contestato: gli agenti hanno cercato di allontanarli usando anche manganelli
È durato due minuti il comizio di Matteo Salvini a ridosso della mini zona rossa dei Palazzi Cirio di Mondragone (LE TENSIONI - DE LUCA CHIEDE L'INTERVENTO DELL'ESERCITO - LE FOTO), dove risiede la comunità bulgara in quarantena per i casi di contagio Covid-19 (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI – LA SITUAZIONE IN CAMPANIA). Le contestazioni di un nutrito gruppo di antagonisti, accompagnate dal lancio di bottigliette d' acqua, cui le forze dell' ordine hanno risposto con l' uso dei manganelli per allontanare i piu' scalmanati, hanno impedito al leader leghista di proseguire. "Viva la gente perbene di Mondragone italiani e stranieri che siano" sono state le parole del senatore, prima che scoppiassero i tafferugli. Ha poi aggiunto: "Mi spiace ci sia qualche balordo dei centri sociali che preferisce l'illegalità. Vanno bene le contestazioni ma la maleducazione lasciatela a casa. Era mio dovere esserci e ci tornerò giorno dopo giorno per le persone per bene di Mondragone che non meritavano quei quattro delinquenti che evidentemente preferiscono l'illegalità e la camorra".
Annullato l'aperitivo
È stato annullato anche il secondo appuntamento previsto al lido Kuursal. Ad aspettarlo c'erano l'ex sindaco Giovanni Schiappa, il consigliere regionale Gianpiero Zinzi e l'europarlamentare Valentino Grant, che ha parlato di "attentato alla democrazia" in relazione alle contestazioni al leader della Lega: "Non è possibile che un esponente politico non riesca ad esprimere la propria idea. Salvini era venuto a fare delle proposte e non le ha potute fare, e ciò per colpa di facinorosi non mondragonesi, ma provenienti da fuori. Tanti cittadini di Mondragone avrebbero voluto sentirlo, ma non hanno potuto farlo. Salvini lo conosco, ritornerà". Schiappa ha inoltre parlato di "grande occasione persa per tante persone", mentre Gianpiero Zinzi ha affermato che "è stato impedito ad un leader politico di parlare".
Le tensioni
I contestatori presenti in zona hanno contestato Salvini al grido di "sciacallo", mentre uno di loro gli ha lanciato contro dell'acqua. Salvini, che si trovava nel gazebo della Lega, subito fuori la zona rossa dei Palazzi Cirio, ha replicato: "Bene, ho anche caldo". Le forze dell'ordine hanno cercato di allontanare i contestatori usando anche i manganelli.
Circa cento manifestanti erano giunti in corteo davanti ai Palazzi Cirio e hanno provato a forzare il cordone di sicurezza disposto dalle forze dell'ordine, che hanno risposto con una carica di alleggerimento per allontanarli. I contestatori avevano in precedenza circondato poco prima un’auto blu, credendo che all'interno ci fosse il leader della Lega, colpendola con calci e pugni. Gli agenti hanno risposto con una carica di alleggerimento per respingere e disperdere gli attivisti. I contestatori, nel mentre, hanno scandito gli slogan “Odio la Lega” e “Salvini lavaci col fuoco”. Qualche momento di tensione c’è stato anche tra i cittadini di Mondragone, divisi in due fazioni tra pro e contro la Lega.
Battibecco tra un manifestante e il coordinatore regionale della Lega Nicola Molteni
Nel corso della giornata, un manifestante ha preso di mira il coordinatore regionale della Lega Nicola Molteni. C'è stato un vivace scambio di battute. "Vieni a Mondragone e non sai nulla dei palazzi ex Cirio", ha detto il manifestante. "Sei un provocatore", ha risposto il politico.
Gli striscioni
I manifestanti e i residenti della zona hanno partecipato alla contestazione anche con striscioni e cartelli contro il leader della Lega. "Salvini non sei il benvenuto" e "Salvini torna nella fogna" è scritto su alcuni striscioni affissi ad un balcone di uno dei Palazzi Cirio.
La situazione nel focolaio
L'Unità di Crisi della Regione Campania comunica nel frattempo che prosegue lo screening relativo al Comune di Mondragone e zone limitrofe. Al momento sono emersi altri 23 casi, comprensivi di tutti i collegamenti ricostruiti, scaturiti dai tamponi effettuati nelle aree circostanti l'ex Cirio.