
La società che li possiede è sull'orlo della bancarotta, e vorrebbe vendere gli oggetti singolarmente. Il regista del celebre film del 1997 si è mobilitato con alcuni musei per evitare che la collezione vada perduta. LA FOTOGALLERY

Alcuni cimeli del Titanic rischiano di venir dispersi sul mercato e un gruppo di musei britannici, complice il regista James Cameron e lo scopritore del relitto Robert Ballard, sta cercando di salvarli -
Titanic, il primo menù all’asta per 100mila sterline
Effetti personali, arredi, modanature delle cabine di prima classe del transatlantico affondato il 15 aprile 1912 durante il viaggio inaugurale da Southampton a New York rischiano di finire sul mercato perché la società di Atlanta "Premier Exhibitions Inc", che ne detiene i diritti negli Usa, è andata in bancarotta dopo aver portato per anni in giro per il mondo la preziosa collezione -
La grande mostra sul Titanic apre a Falmouth, in Gran Bretagna
"Premier Exhibitions" ha chiesto al tribunale fallimentare di poter vendere alcuni importanti cimeli per pagare i debiti -
Sul fondo del Mar Nero scoperto un "museo sottomarino" di navi antiche
Alcuni musei, che includono il National Maritime Museum di Greenwich e il Titanic Museum di Belfast, hanno raccolto 20 milioni di dollari per acquisire migliaia di oggetti grandi e piccoli ripescati dal fondo del'Atlantico ed evitare che la collezione venga dispersa -
Da Casablanca a Titanic, i 10 premi Oscar più amati. FOTO
Se il progetto riuscirà, con i cimeli sopravvissuti al naufragio, i musei britannici cercheranno di assumersi anche la responsabilità di proteggere il relitto dell'"Inaffondabile" che giace a 3.660 metri sul fondo dell'Atlantico -
2017: compie 20 anni "Titanic"
"La storia del Titanic ha catturato l'immaginazione e i cuori di milioni di persone in tutto il mondo" ha detto Cameron, che nel 1997 ha diretto l'omonimo film. Con il regista si è schierato l'americano Ballard, l'esploratore che nel 1985 localizzò il transatlantico -
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