Fiumi di acqua fangosa hanno trascinato veicoli lungo le strade a velocità impressionante mescolando tra le onde legname e oggetti domestici. La polizia e le squadre di soccorso hanno dovuto usare elicotteri per evacuare le persone intrappolate nei veicoli e nelle proprie abitazioni che, come mostrano le immagini, sono allagate e con molti mobili ribaltati
Oltre 200 persone sono morte nella regione di Valencia, nel Levante spagnolo, a causa delle piogge torrenziali provocate dalla Dana che si è abbattuta sulla Spagna. Ma il numero delle vittime potrebbe essere più pesante, poiché sono molte le persone disperse a causa delle inondazioni che hanno isolato alcune località. Rispetto al numero dei dispersi, ha detto il ministro dell'Interno spagnolo Fernando Grande Marlaska che "è meglio non dare numeri", poiché sono molti i casi in cui i familiari non sono riusciti a contattare i propri cari e ha assicurato che "polizia e guardia civile stanno indagando tutte le denunce di scomparsi". (GUARDA LE FOTO).
Le operazioni di salvataggio
Fiumi di acqua fangosa hanno trascinato veicoli lungo le strade a velocità impressionante, mescolando tra le onde legname e oggetti domestici. La polizia e le squadre di soccorso hanno dovuto usare elicotteri per evacuare le persone intrappolate nei veicoli e nelle proprie abitazioni, che come mostrano le immagini sono allagate e con molti mobili ribaltati. Le stazioni radio e TV hanno ricevuto centinaia di chiamate di aiuto da parte di cittadini intrappolati in aree allagate o alla ricerca dei propri cari, poiché i servizi di emergenza non sono stati in grado di raggiungere tutte le località colpite.
vedi anche
Alluvione Valencia, nuova allerta meteo e rischio emergenza sanitaria
La solidarietà di Pedro Sanchez
"Voglio esprimere tutta la nostra solidarietà e il riconoscimento dell'angoscia, della sofferenza e del bisogno di certezza di molti abitanti di Paiporta e del resto di Valencia". Lo ha detto il presidente del governo spagnolo Pedro Sanchez, dopo l'incontro con il Centro di Coordinamento Operativo Integrato (Cecopi), durante il quale ha ringraziato i volontari per il loro lavoro di solidarietà. "L'obiettivo principale è salvare vite umane – ha detto ancora Sanchez -, recuperare i corpi di coloro che potrebbero essere morti a causa di questa tragedia e impegnarsi per la ricostruzione".
vedi anche
Alluvione a Valencia, almeno 217 morti. Contestati re Felipe e Sanchez
La visita dei reali
Bisogna "comprendere la rabbia e la frustrazione" di coloro che sono stati colpiti dalle terribili inondazioni che hanno fatto almeno 217 morti e tantissimi dispersi in Spagna. Lo ha affermato il re Felipe in un video pubblicato sui social, dopo che è stato costretto ad interrompere la sua visita a Paiporta, città dell'area di Valencia, a causa della rabbia della gente. Nel filmato il sovrano ha chiesto di "dare loro speranza e garantire loro che lo Stato in tutta la sua pienezza è presente".
Il rischio epidemia
Il presidente della Generalitat Valenciana, Carlos Mazón, teme il rischio di una epidemia nelle zone alluvionate e per questo ha disposto l'inizio di una campagna di vaccinazione contro il tetano. Lo ha spiegato Mazon intervistato da radio Cope, spiegando che i vaccini saranno somministrati a coloro che si trovano in zone umide o vicino al fango. "Siamo preoccupati per il tetano. Stiamo già dando i primi vaccini ai cittadini che vivono in zone umide", ha detto Mazón durante l'intervista, spiegando che si stanno vaccinando anche coloro che lavorano nei centri sanitari e negli ospedali con feriti. In un'intervista su Antena 3, Mazon ha sottolineato che è ''molto importante'' tenere in considerazione questo rischio ''il più presto possibile''.