In giornata sono attese nuove abbondanti precipitazioni. In Catalogna e nelle provincia di Castellon previsti 50 litri di pioggia per metro quadrato in un'ora, forti temporali e il rischio di grandine. Anche le province di Aragona ed Extremadura sotto allerta, con livello di rischio giallo
Il giorno dopo le proteste degli alluvionati contro il re Felie e il premier Pedro Sanchez, la situazione meteo in Spagna - dove continua a piovere - preoccupa ancora. Dopo le alluvioni che hanno provocato 217 morti nel Paese, colpendo soprattutto la regione di Valencia, l'allerta arancione persiste nella Comunità Valenciana e in Catalogna: sono previste, infatti, abbondanti piogge. "Pericolo notevole questo lunedì mattina nelle zone costiere e immediatamente vicine alla costa della Catalogna: si registrano piogge molto intense che potrebbero protrarsi per gran parte della mattinata", si legge in un post su X dell'Agenzia meteorologica spagnola Aemet. In Catalogna e nelle provincia di Castellon sono attesi 50 litri di pioggia per metro quadrato in un'ora, forti temporali e il rischio di grandine. Anche le province di Aragona ed Extremadura sono sotto allerta precipitazioni, con livello di rischio giallo (GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA).
Tutte le scuole chiuse a Valencia
I camion da e per Valencia e la sua area metropolitana possono circolare solo di notte, tra le 22 e le 7 del mattino. Tuttavia, i trasporti di beni di prima necessità sono esclusi da questa restrizione. Il Comune di Valencia ha annunciato la sospensione delle lezioni in tutte le scuole per tutto il giorno a causa delle piogge e per le restrizioni alla mobilità decretate dalla Generalitat per facilitare il lavoro dei servizi di emergenza.
Il punto sulla situzione sanitaria
La ministra della Salute, Monica Garcia, ha riferito che il suo dicastero tiene riunioni quotidiane per affrontare la sorveglianza, la prevenzione e il controllo dei rischi per la salute pubblica, temi sui quali, a suo dire, cinque gruppi stanno lavorando in coordinamento. In un messaggio su X, la ministra ha spiegato che diverse equipe stanno lavorando sui protocolli necessari per la diagnosi e la rilevazione precoce e che il Centro di coordinamento degli allarmi e delle emergenze sanitarie e l'Istituto di salute Carlos III sono stati mobilitati in previsione dei problemi di salute pubblica che potrebbero derivare dalla catastrofe causata dalla Dana.