Sagrada Familia, via libera per ultimare i lavori: storia di un'eterna incompiuta. FOTO
Opera simbolo di Gaudí, la costruzione ebbe inizio nel 1882. Dopo 137 anni, nel giugno 2019, il Comune di Barcellona approva l'intesa con l'ente che la gestisce, dopo una lunga disputa sui permessi edilizi. Fine del cantiere prevista per il 2026. A cura di Matteo Furcas
La Sagrada Familia, monumento simbolo di Barcellona mai del tutto ultimata, potrà finalmente diventare un'opera completa. Il Comune della città catalana, dopo trattative durate per decenni, ha infatti concesso il permesso alla fondazione che gestisce la basilica, cominciata a costruire nel 1882, di ultimare i lavori
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La Sagrada Familia è nota come una delle opere più importanti di Antoni Gaudí, in realtà nel 1882 la prima pietra fu posata dall'architetto Francisco de Paula del Villar y Lozano, a cui era stato affidato il progetto. Nella foto, lo stato della basilica nel 1940
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Il progetto finì nelle mani di Gaudí l'anno successivo, in seguito alle dimissioni di Villar a causa di dissidi con i donatori. La costruzione fu affidata all'allora 31enne e architetto emergente Antoni Gaudì. Nella foto, lo stato della basilica nel 1950
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L'idea di costruire una chiesa dedicata al culto della Sacra Famiglia fu dell'Asociación de Devotos de San Josep (Associazione spirituale dei devoti di San Giuseppe), sull'idea che venisse finanziata soltanto con le donazioni. Nella foto, lo stato della basilica nel 1955
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Gaudí modificò radicalmente il progetto iniziale, in stile neogotico, e lo arricchì molto. Ci lavorò per oltre 40 anni, dedicandosi completamente a questa opera per gli ultimi 15 anni della propria vita
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Per Gaudí la basilica fu sempre un work in progress. Non lasciò nessun disegno costruttivo completo e definiva i dettagli man mano che la costruzione avanzava
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Del progetto neogotico sono rimaste le 4 torri che ricordano i termitai o i castelli di sabbia
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Dal 1895 la responsabilità della gestione del progetto è stata affidata alla Junta Constructora del Templo Expiatorio de la Sagrada Familia (Consiglio per la costruzione del Tempio espiatorio della Sacra Famiglia), una fondazione ecclesiastica creata per promuovere la costruzione della chiesa attraverso le donazioni e le iniziative pubbliche e private
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Nel giugno 1926 la morte improvvisa di Gaudí, travolto da un tram mentre passeggiava per Barcellona. L'architetto era riuscito a realizzare soltanto la facciata della Natività e a completare solamente una delle torri, quella di San Barnaba. Gaudí venne sepolto nella cripta dell’incompiuta Sagrada Familia
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L'arrivo della Guerra civile in Spagna causò diversi danni al processo di completamento della basilica. Nel luglio del 1936, gruppi anticlericali incendiarono la cripta. Andò distrutta gran parte del laboratorio di Gaudí aveva lavorato e vennero persi schizzi, appunti, mappe, e numerosi modelli in scala
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Gaudí non aveva lasciato altri progetti e i lavori della chiesa proseguirono sporadicamente per numerosi anni. Solo in seguito al recupero e al restauro dei grandi modelli originali del laboratorio, basati su foto dell'epoca, è stato possibile ricostruire buona parte del progetto originale
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Gaudí era consapevole che i lavori sarebbero durati per molti anni e aveva deciso di completare la struttura verticale della basilica
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La costruzione della chiesa continua a dipendere dai finanziamenti provenienti dalle donazioni all'associazione e i lavori sono sempre proceduti lentamente, anche a causa delle difficoltà del progetto
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La Sagrada Familia si compone di cinque navate principali e tre trasversali che formano una croce latina. Le cinque navate principali hanno una lunghezza di 90 metri mentre le trasversali misurano 60 metri
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Nel 1984 la Sagrada Familia, sebbene non completa, è diventata patrimonio mondiale dell'Unesco
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La basilica è stata a lungo al centro di una disputa con il comune di Barcellona, nata nel 2008 nel corso di una vertenza tra municipio di Barcellona e Patronato della basilica sull'opportunità di non scavare tunnel sotterranei nelle vicinanze dell'edificio per non metterne a rischio la stabilità
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Durante quella disputa il comune catalano ha ricordato che la basilica non è mai stata in regola e non avrebbe avuto le concessioni amministrative necessarie. Il Patronato della Sagrada Familia rispose che i lavori iniziarono in perfetta legalità, dato che la competenza amministrativa spettava a Sant Martí de Provençals, all'epoca ancora non unita a Barcellona, e che inoltre per oltre un secolo c'è stato un silenzio-assenso
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Nel 2018 si è arrivati a un accordo fra il comune di Barcellona e l'ente responsabile della costruzione dell'opera, in base al quale la basilica è stata regolarizzata in cambio di cospicui fondi (36 milioni in 10 anni) per realizzare il piano urbanistico intorno alla chiesa e i permessi per il completamento dei lavori, da ultimare nel 2026
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Le due amministrazioni hanno concordato varianti al piano regolatore e il piano speciale urbanistico necessario a regolarizzare le opere, in modo che responsabili dell'ente possano ottenere le licenze edilizie per completare i lavori
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Nel giugno 2019, a 137 anni dall'inizio dei lavori, il Comune di Barcellona ha approvato l'intesa concedendo il permesso alla fondazione che gestisce la basilica. La fondazione dovrà sborsare 4,6 milioni di euro per ottenere il permesso
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I lavori, finanziati dalle donazioni dei fedeli e dalle visite dei turisti, dovrebbero finire nel 2026 e costare 374 milioni di euro. L'edificio potrà arrivare a 172 metri, diventando il più alto di Barcellona
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Una volta terminata, la costruzione avrà 18 torri alte tra 90 e 170 metri. Le torri sono dedicate agli apostoli, agli evangelisti, a Maria ed a Gesù Cristo
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