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Liz Truss, chi è la Tory che si è dimessa da premier del Regno Unito dopo solo 45 giorni

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©Getty

Succeduta a Boris Johnson, è rimasta alla guida del partito conservatore per poco più di un mese. Dal 2012 ha ricoperto diversi incarichi ministeriali. Ha votato contro la Brexit nel referendum del 2016, ma poi ne è diventata uno dei suoi più convinti sostenitori

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Liz Truss si è dimessa dalla guida del partito conservatore inglese. Uscita vincitrice dalle primarie dello scorso 5 settembre - quando aveva battuto Rishi Sunak per 81.326 voti a 60.399 - era succeduta così a Boris Johnson. È rimasta alla guida del suo partito e del Paese solamente per 45 giorni: è il mandato più breve dei primi ministri nella storia del Regno Unito.

"Una famiglia di sinistra"

Nata a Oxford, classe 1975, la responsabile del Foreign Office del Regno Unito è figlia di un professore di matematica e di un’infermiera, che lei stessa ha più volte definito “a sinistra del partito Laburista”. Cresciuta tra la Scozia e il Canada, Truss è tornata a Oxford dove si è laureata in Filosofia al Merton College. Attiva in politica sin da giovane, nonostante l’aria progressista di casa è entrata a far parte del partito Conservatore nel 1996.

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La gavetta

Dopo aver lavorato qualche anno in aziende Petrolifere (Shell) e di telecomunicazione (Cable&Wireless), Truss è stata eletta consigliere del distretto londinese di Greenwich nel 2006, dove è poi rimasta in carica fino al 2010, quando è stata eletta alla Camera dei comuni. Inserita dall’ex leader conservatore David Cameron nella “Lista A” del partito, in 10 anni Truss è riuscita a scalare diverse posizioni, sia all’interno del partito sia nel governo britannico.

Il cursus honorum

Sottosegretaria all’Istruzione nel 2012, ministra dell’Ambiente nel 2014, ministra della Giustizia e Cancelliera nel 2016 sotto Theresa May, nel 2017 fu spostata a capo della segreteria del Tesoro, un ruolo importante ma che per alcuni fu visto come un passo indietro. In ogni caso, nel 2019 aveva manifestato la sua intenzione di diventare leader dei conservatori, ma decise di non candidarsi ufficialmente appoggiando la leadership di Boris Johnson. Con BoJo primo ministro, Truss fu “promossa” prima segrataria per il Commercio internazionale e poi ministra degli Esteri, carica che ha ricoperto prima di diventare premier.

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Neoliberista di ferro

Conservatrice da sempre, Truss rappresenta l’ala neoliberista del partito e ha come modelli di influenza Margaret Thatcher, Ronald Reagan e l'ex cancelliere dello scacchiere Nigel Lawson. Le sue battaglie in campo economico si basano su opinioni libertarie che prevedono un'economia più imprenditoriale e meno leggi sul lavoro.“Farò crescere il settore privato più velocemente del settore pubblico, con un piano a lungo termine per ridurre le dimensioni dello Stato e il carico fiscale", ha detto nel suo editoriale sul Telegraph che annunciava la candidatura. Inizialmente contraria all’uscita dall’Unione Europea, in seguito si è detta favorevole alla Brexit. Attenta alle tematiche ambientali e scolastiche, Truss si è espressa contro la cultura “woke” e la “cancel culture” ma senza “negare i lati oscuri della storia del Regno Unito”.

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