Sempre al fianco del fratello, di cui è più giovane di 4 anni, è protagonista della politica estera in Corea del Nord. Dal 2017 è stata promossa all’interno del politburo, il più importante organo decisionale del Paese. C’è lei dietro all’ultimo strappo tra Seul e Pyongyang
C’è la figura di Yo-jong dietro l’ultimo strappo tra la Corea del Nord e la Corea del Sud. Sarebbe stata proprio la sorella del dittatore Kim Jong-un a dare il via libera per fare esplodere l'ufficio di collegamento con la Corea del Sud di Kaesong (LA STORIA DEL CONFLITTO). La stessa Yo-jong ha successivamente respinto l'offerta di Seul di mandare al Nord inviati speciali dopo la distruzione del simbolo della cooperazione bilaterale, criticando la proposta del presidente sudcoreano Moon Jae-in di riavvio del dialogo. Era stata proprio lei, nel 2018, ad andare in visita in Corea del Sud, durante le Olimpiadi invernali, portando i saluti del fratello e auspicando una rinnovata pace tra i due Paesi. L’anno precedente, il 7 ottobre 2017, Yo-jong era stata promossa all'interno del politburo, il più importante organo decisionale del Paese. La sua nomina era stata ufficializzata dal fratello maggiore.
Gli anni degli studi
Yo-jong e Kim, al contrario del fratellastro morto nel febbraio 2017, hanno la stessa madre: Ko Yong-hui, una ex ballerina di origine giapponese. Secondo diverse fonti, la sorella minore - ha 4 anni in meno - del dittatore avrebbe frequentato le scuole primarie a Berna, in Svizzera, alla fine degli anni '90, prima di studiare informatica alla Kim Il-sung University a Pyongyang. Un impiegato del collegio dove i fratelli abitavano ha riferito che i due condividevano un residence privato durante gli anni della scuola, ed erano sempre circondati da uomini della sicurezza. I media del Paese riportano che il padre avrebbe anche inviato in Svizzera alcuni musicisti nordcoreani per tener loro compagnia, mentre erano lontano da casa.
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L'ingresso nel partito
Dal 2007, anno in cui ha finito l'università, ha cominciato a ricoprire ruoli minori all’interno del partito. Prima del 2010 è stata vista in pubblico solo raramente. In quell'anno è stata fotografata durante una conferenza del Partito dei Lavoratori della Corea. Dall’anno successivo, è diventata una presenza regolare nell’entourage del padre Kim Jong-il, ed è rimasta accanto al fratello dopo la sua morte, nel dicembre del 2011.
Presenza costante accanto al fratello
I media nord coreani non hanno però mai menzionato Yo-jong fino al marzo 2014, quando ha affiancato Kim Jong-un durante le elezioni per l’assemblea suprema del popolo. Secondo alcune indiscrezioni, la donna sarebbe stata a capo degli affari interni durante la prolungata assenza di Kim – attribuita a problemi di salute mai confermati – nell’autunno dello stesso anno. Da quando il fratello è diventato il terzo leader della dinastia Kim, la sorella lo ha accompagnato spesso durante eventi pubblici, sempre ritratta al suo fianco. Anche nel 2020, quando si è sparsa la notizia che Kim Jong-un potesse essere morto, è stata lei una delle figure di riferimento ed è stata sempre lei a farsi vedere accanto al fratello durante la prima (ri)apparizione pubblica (LE FOTO).
Vice-direttrice della propaganda
Kim Yo-jong viene nominata vice-direttrice del dipartimento della propaganda alla fine del 2014 e nel suo ruolo contribuisce a creare il culto della personalità del fratello, presentato come leader benevolente e accessibile, come i suoi predecessori (il padre e il nonno, Kim Il-sung). Ci sarebbe dunque lei dietro le visite del leader ai parchi a tema, alle scuole e alle case dei cittadini, così come alla sua amicizia con l’ex star dell’Nba Dennis Rodman.
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Cosa si sa sulla sua vita privata
Sposata con Choe Song, il figlio del vice capo del partito dei lavoratori, dall’inizio del 2015, Yo-jong ha dato alla luce il suo primo figlio nel maggio dello stesso anno. Nel 2017, il suocero di Yo-jong è stato promosso all’interno della potente commissione militare del partito. Lei e altri ufficiali nord coreani sono stati inseriti nel gennaio dello stesso anno all’interno della lista nera degli Stati Uniti “per gravi violazioni dei diritti umani”.
La sua nomina nel politburo: un cambio generazionale
La promozione ricevuta nel 2017 è subito sembrata la conferma del fatto che il fratello si fidi molto di lei. Tanto da averla posta nella posizione di seconda donna più presente nella vita pubblica del Paese, dopo sua moglie Ri Sol-ju. Yo-jong ha rimpiazzato all’interno del politburo un'altra donna della famiglia: la zia del leader, Kim Kyong-hui, che, dopo aver ricoperto un ruolo importante nella cerchia del padre di Kim, non ha più alcuna funzione. Secondo alcuni esperti, la nomina della sorella dimostrava già la volontà del leader di sostituire la vecchia dirigenza che sosteneva il padre, con la propria, attraverso un cambio generazionale.