Germania, Annalena Baerbock: chi è la candidata cancelliera dei Verdi
Eletta deputata nel 2013, dal 2018 guida il partito che fu di Joschka Fischer e Robert Habeck ed è considerata l’anima pragmatica dei Verdi tedeschi. La chiave della sua campagna elettorale è: “Io sono il cambiamento, gli altri lo status quo”
Il 12 giugno i Verdi hanno confermato la candidatura di Annalena Baerbock alla cancelleria federale della Germania. Nella frase “Io sono il cambiamento, gli altri lo status quo” sta la chiave della campagna elettorare della candidata e del suo partito
Elezioni in Sassonia, vince la Cdu
Quarantenne, madre di due bambine, Annalena Baerbock ha studiato scienze politiche ad Hannover e diritto internazionale a Londra, per poi trasferirsi nel Brandeburgo, dove dal 2009 al 2013 è stata presidente regionale dei Verdi prima di approdare al Bundestag
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Dal 2018 guida il partito che fu di Joschka Fischer insieme al co-leader Robert Habeck. Sconosciuta ai più finché non è stata eletta deputata nel 2013, Baerbock è considerata l'anima "pragmatica" dei Verdi tedeschi, la donna in ascesa capace di tessere reti che vanno ben al di là della classica contrapposizione tra "realisti" e “fondamentalisti" interna agli ambientalisti
Germania, candidato Spd è Olaf Scholz
Attualmente vive a Potsdam, nel cui collegio elettorale corre tra gli altri contro il candidato alla cancelleria della Spd, il ministro alle Finanze Olaf Scholz. Non ha esperienza di Governo in senso stretto ma, accettando la candidatura ad aprile, disse: “Non sono mai stata cancelliera né ministra, ma sono pronta alla sfida”
Baerbock è giovane, ma è considerata colta e preparata. Figlia di una pedagoga e di un ingegnere, cresciuta in una fattoria nella campagna fuori Hannover, vanta anche una certa esperienza in politica estera, tra l'altro come consigliera dell'europarlamentare Elisabeth Schroedter
L’incredibile crescita dei consensi dei Verdi dal 2018 è dovuta proprio alla coppia Baerbock-Habeck. Il loro progetto è chiaro: per cambiare il Paese è necessario governare, e per fare questo bisogna sapere andare oltre i vecchi confini ed accettare la stessa idea di “potere”
Attualmente i Verdi governano in 11 Laender su 16, peraltro in svariate combinazioni. Ossia con la Cdu di Angela Merkel in Assia e nel Baden Wuerttemberg, con la Spd e la Cdu in Sassonia, Brandeburgo e Sassonia-Anhalt, con la Spd e la Linke a Berlino, a Brema e in Turingia, con la Spd e i liberali dell’Fdp in Renania Palatinato, con i cristiano-democratici e i liberali nello Schleswig Holstein
Il partito ha ottenuto importanti successi elettorali in Baviera, in Assia e alle elezioni europee, e ha conquistato anche la posizione di primo cittadino in diverse città, tra cui Hannover, governata da Belit Onay, di origini turche
Se i Verdi alle elezioni federali del 2017 si erano dovuti accontentare dell'8,9% dei voti, nel 2021 nei sondaggi viaggiano stabilmente tra il 20% e il 23% dei consensi
La strategia della campagna elettorale verde, per molti, starebbe in una narrazione tutta "speranza, innovazione e nuovi orizzonti" alla Barack Obama, un "Yes we can" in salsa ambientalista. In quest’ottica Baerbock sarebbe perfetta
La candidata alla cancelleria tedesca è inoltre impegnata in un'associazione a favore dei profughi, è stata la grande mediatrice nel difficile accordo che ha portato alla nuova legge sulla donazione degli organi, difende il diritto di scelta nell'eutanasia ma mostra sempre attenzione alle sensibilità della Chiesa
Al tempo stesso, bada anche a non far offuscare dalla sola lotta ambientale i temi dei diritti, della sanità, così come del lavoro e delle dinamiche industriali