Gabriele Micalizzi, gli scatti del fotografo italiano ferito in Siria. FOTO
Il fotoreporter ha scattato le immagini nella piana di Baghuz, al confine con l’Iraq, poco prima di essere colpito dalle schegge di un razzo. Stava documentando i combattimenti sulla linea del fronte tra forze curde e Isis. L'intervista a SkyTg24: "Pensavo di morire lì"
Il fronte siriano, teatro dei combattimenti tra le forze curde e i miliziani dell'Isis, è il soggetto degli ultimi scatti del fotoreporter Gabriele Micalizzi prima di essere ferito dalle schegge di un razzo, lo scorso 11 febbraio. Il fotografo è tornato in Italia il 17 febbraio -
Gabriele Micalizzi, il fotografo ferito in Siria è rientrato in Italia
Micalizzi, 34 anni, è rimasto ferito alla testa nella provincia di Dayr az Zor, mentre le forze filo-Usa stavano combattendo contro centinaia di miliziani dell’Isis asserragliati negli ultimi villaggi occupati. Queste foto sono state scattate nella piana di Baghuz, in Siria, vicino al confine con l’Iraq -
L'intervista a Sky Tg24: "Pensavo di morire lì"
Il fotografo milanese, quando è stato ferito, si trovava in un villaggio siriano della zona insieme a una troupe della Cnn. È stato colpito sulla palazzina dove la Cnn aveva piazzato la postazione per effettuare le riprese dell'offensiva -
Gabriele Micalizzi, il fotografo ferito in Siria è rientrato in Italia
Micalizzi è uno dei fotoreporter italiani più conosciuti sui teatri di guerra, da Gaza alla Libia, dall'Egitto alla Siria. Le sue foto sono state pubblicate, tra gli altri, anche dal New York Times, dal New Yorker, da Newsweek, e dal Wall Street Journal -
Gabriele Micalizzi, i colleghi: "Vede da entrambi gli occhi"
Nei giorni precedenti al suo ferimenti Micalizzi era stato a Kobane per documentare per la Stampa, insieme al giornalista Francesco Semprini, la difficile rinascita della città diventata negli anni del conflitto siriano il simbolo della lotta curda contro lo Stato islamico -
L'intervista a SKy Tg24: "Pensavo di morire lì"
Micalizzi sta bene ma le conseguenze delle schegge del razzo che lo hanno colpito sono pesanti. Gli sono state amputate due falangi del medio e del mignolo della mano destra, ed è compromesso, ma recuperabile, l'udito dalla parte sinistra. Ma il problema più grave riguarda la lesione al nervo ottico dell'occhio sinistro -
Gabriele Micalizzi, i colleghi: "vede da entrambi gli occhi"
Micalizzi è anche il fondatore del collettivo di fotografia "CesuraLab", creato nel 2008 insieme a Luca Santese e Andrea Rocchelli, ucciso durante la guerra in Ucraina nel 2014 -
Gabriele Micalizzi, il fotografo ferito in Siria è rientrato in Italia