Sydney, spari a Bondi Beach durante festa Hanukkah: 12 morti, neutralizzati gli assalitori
MondoL'attacco ad opera di alcuni uomini armati è avvenuto durante la celebrazione della festività ebraica nella spiagge australiana di Bondi Beach. Due aggressori sono stati neutralizzati dalla polizia: uno dei due è stato ucciso. Almeno 12 le vittime, tra cui il rabbino della città. Mentre sono 29 i feriti. Per la polizia si tratta di un "attentato contro la comunità ebraica". Ferma la condanna da parte della comunità internazionale
Almeno 12 persone sono state uccise in una sparatoria a Sydney, in Australia, durante la celebrazione ebraica di Hanukkah nella spiaggia di Bondi Beach. Tra le vittime dell'attacco, anche il rabbino della città Eli Schlanger. Due uomini armati hanno aperto il fuoco colpendo i partecipanti e in seguito sono stati neutralizzati dalla polizia. Uno dei due è stato ucciso. L'episodio è stato definito "un atto terroristico", mentre il premier del Nuovo Galles del Sud, Chris Minns, ha parlato di un "attacco progettato per colpire la comunità ebraica di Sydney". Almeno 29 persone, secondo quanto riportano i media locali, sarebbero ferite: tra loro anche due poliziotti (LE IMMAGINI DEI SOCCORSI). Uno dei due attentatori è stato identificato: si tratta di Naveed Akram, 24 anni, originario del Pakistan e residente a Bonnyrigg, un sobborgo di Sydney (CHI È). Come riferisce il Sydney Morning Herald, nell'ambito delle indagini un uomo e una donna, che secondo la polizia sono collegati all'attentato, sono stati arrestati nella loro abitazione.
Più persone vestite di nero hanno aperto il fuoco
Alcuni testimoni hanno riferito che un uomo è sceso da un veicolo a Campbell Parade e ha aperto il fuoco sulla folla. Le riprese della scena mostrano due persone vestite di nero che sparano sulla spiaggia. Jeremy Leibler, presidente della Federazione sionista d'Australia ha dichiarato che "la comunità ebraica è sotto choc". Poi ha aggiunto: "C'erano 2mila membri della nostra comunità che celebravano Hanukkah e accendevano insieme la prima candela a Bondi Beach. Siamo in stato di massima allerta".
Le indagini
In un ulteriore aggiornamento, la polizia del Nuovo Galles del Sud si è rivolta ai cittadini chiedendo di "evitare la zona di Bondi Beach mentre l'operazione di polizia continua". Nel frattempo, si sta indagando per verificare se ci sia un terzo aggressore, oltre ai due già neutralizzati. Il commissario di polizia del Nuovo Galles del Sud, Mal Lanyon, ha affermato di aver autorizzato poteri speciali per garantire che, in questo caso, la polizia sia in grado di impedirgli di agire. La spiaggia di Bondi, situata nella periferia orientale della città, è un luogo iconico amato da gente del posto e turisti. È una delle spiagge più famose al mondo, nota anche per il surf.
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La condanna della comunità internazionale
La comunità internazionale ha condannato l'attacco. Il cancelliere tedesco Friedrich Merz si è detto "senza parole" e ha definito la sparatoria "un attacco contro i nostri valori comuni". "Dobbiamo porre fine a questo antisemitismo, qui in Germania e in tutto il mondo", ha ribadito. Anche il primo ministro britannico Keir Starmer ha condannato l'attacco, definendolo "ripugnante" e aggiungendo che "il Regno Unito sarà sempre al fianco dell'Australia e della comunità ebraica". "Le nostre preghiere vanno alle vittime di questo orribile attacco, alla comunità ebraica e al popolo australiano", ha aggiunto. Gli Stati Uniti, attraverso il segretario di Stato americano, Marco Rubio, hanno condannato "fermamente" l'attacco terroristico, sottolineando che "l'antisemitismo non ha posto in questo mondo". L'Italia, "nel condannare ancora una volta con fermezza ogni forma di violenza e di antisemitismo", ha espresso attraverso le parole della premier Giorgia Meloni "le proprie condoglianze alle vittime e resta vicina ai loro cari, ai feriti e alla comunità ebraica, e rinnova la propria amicizia al popolo australiano".
Le reazioni dal mondo
La Francia, ha assicurato il presidente Emmanuel Macron, "continuerà a lottare senza esitazioni contro l'odio antisemita che ci ferisce tutti, ovunque colpisca". Anche il presidente israeliano Isaac Herzog ha condannato la sparatoria come una "crudele aggressione contro gli ebrei" invitando l'Australia a rafforzare la lotta contro l'antisemitismo. "In questo momento, i nostri fratelli e sorelle a Sydney sono stati attaccati da ignobili terroristi in un assalto di estrema crudeltà contro ebrei che si erano recati sulla spiaggia di Bondi per accendere la prima candela di Hanukkah", ha dichiarato Herzog in un discorso a Gerusalemme.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha espresso la "solidarietà" del suo Paese "di fronte al brutale attacco terroristico che ha preso di mira la comunità ebraica all'inizio di Hanukkah". Mentre la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen si è detta "scioccata", denunciando "l'atto di violenza spaventoso contro la comunità ebraica". L'Europa "è al fianco dell'Australia e delle comunità ebraiche ovunque. Siamo uniti contro la violenza, l'antisemitismo e l'odio", ha ribadito von der Leyen. Il primo ministro olandese Dick Schoof ha parlato di "una giornata buia per l'Australia", mentre il premier belga Bart De Wever ha ricordato come "l'antisemitismo non ha posto nelle nostre società e deve essere combattuto con determinazione assoluta". Il primo ministro irlandese Micheal Martin ha affermato che "un odio e una violenza simili non possono in alcun modo essere tollerati".
Re Carlo: "Inorridito"
Re Carlo d'Inghilterra si è detto "inorridito" dal "terribile attacco terroristico antisemita contro il popolo ebraico". Poi ha aggiunto: "Mia moglie ed io siamo sconvolti e addolorati. I nostri cuori sono rivolti a tutti coloro che sono stati colpiti tanto terribilmente, compresi gli agenti di polizia rimasti feriti mentre proteggevano i membri della loro comunità". Il sovrano britannico ha poi elogiato "la polizia, i servizi di emergenza e i membri della popolazione le cui azioni eroiche hanno senza dubbio impedito orrori e tragedie ancora maggiori".
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Un testimone: "Pensavamo fossero fuochi d'artificio"
"Pensavamo fossero fuochi d'artificio, ma non lo erano, era qualcosa di molto peggio". A raccontarlo alla Abc News è stato Elizabeth Mealey, ex giornalista, che stava cenando al ristorante Icebergs di Bondi Beach quando ha sentito degli spari. "La gente ha iniziato a correre verso la spiaggia, è stato il panico. La gente se ne stava lì ferma, senza sapere cosa stesse succedendo, è spaventoso", ha aggiunto. "Ci è sembrato che ci sia voluto molto tempo per sentire una sirena, ora sta arrivando un elicottero e un'ambulanza", ha ribadito. "È un pandemonio e non sappiamo davvero cosa stia succedendo". La testimone ha raccontato di aver visto persone correre da North Bondi verso South End per allontanarsi. "Alla fine abbiamo sentito quello che sembrava un altro tipo di spari, che speravamo e presumevamo fossero quelli della polizia, e poi si sono fatti un po' più silenziosi", ha aggiunto. "A questo punto, diamo per scontato che sia finita, ma nessuno lo sa davvero", ha detto. "È terrificante".