Difesa, Ue adotta il programma Edip: rafforza base industriale e tecnologica. Cosa prevede

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Introduzione

Oggi, 8 dicembre, il Consiglio Ue ha adottato formalmente il Programma europeo per l'industria della difesa (Edip). Questo strumento ha l’obiettivo di rafforzare la prontezza della difesa dell'Unione europea, potenziando la competitività e la capacità di risposta della base industriale e tecnologica di difesa. L'adozione segna la fase finale della procedura legislativa e consentirà l'attuazione tempestiva del programma. “L'Edip è la pietra angolare del rinnovato impegno dell'Ue a rafforzare la propria prontezza di difesa”, spiega l’Unione. Ecco di cosa si tratta

Quello che devi sapere

Cos’è Edip

Come spiega l’Ue, “il programma per l'industria europea della difesa (Edip) è una delle numerose iniziative adottate dall'Unione per accrescere la sua prontezza alla difesa e rafforzare l'industria europea della difesa alla luce di un panorama della sicurezza in evoluzione”.

 

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L’obiettivo

L’obiettivo di Edip è rafforzare la capacità degli Stati membri di affrontare le minacce attuali e future, migliorare la competitività del settore industriale e garantire la disponibilità e la fornitura tempestiva di prodotti per la difesa in tutta l'Unione.

 

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I fondi

Il programma Edip è finanziato dall'Ue nell'ambito del suo bilancio a lungo termine: fornirà 1,5 miliardi di euro sotto forma di sovvenzioni per accrescere la prontezza dell'Europa alla difesa per il periodo 2025-2027.

L’Ucraina

Il programma, quindi, prevede 1,5 miliardi di euro in sovvenzioni per il periodo 2025-2027. Di questo importo, 300 milioni di euro sono destinati a uno strumento di sostegno all'Ucraina. Si tratta, spiega l’Ue, di “uno strumento fondamentale e unico nel suo genere volto a modernizzare e sostenere l'industria della difesa ucraina e a favorirne l'integrazione nel più ampio ecosistema industriale europeo della difesa”.

 

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Il contributo degli Stati

Inoltre, Edip consente potenziali ulteriori rafforzamenti del bilancio in futuro, ad esempio attraverso contributi finanziari volontari degli Stati membri o di terzi.

Cosa prevede

Come spiega l’Ue, “l’Edip mira a rafforzare la competitività e la reattività dell'industria europea della difesa e a promuovere gli appalti comuni”. Definisce inoltre:

  • misure per potenziare le capacità di fabbricazione dell'industria della difesa e le catene di approvvigionamento del settore (stimolando anche la cooperazione tra gli Stati membri in materia di appalti, “riducendo il lead time di produzione per i prodotti per la difesa e colmando le lacune esistenti in termini di capacità”, istituendo un quadro per i progetti europei di interesse comune nel settore della difesa);

  • un quadro per la cooperazione industriale nel settore della difesa con l'Ucraina (sostegno all’industria della difesa ucraina, incentivi per gli appalti cooperativi, finanziamenti per il potenziamento delle capacità di fabbricazione delle imprese ucraine nel settore della difesa);

  • un regime di sicurezza dell'approvvigionamento per i prodotti di rilevanza in caso di crisi (in altre parole, l’Ue istituirà “il primo meccanismo in assoluto” per garantire la sicurezza dell'approvvigionamento dei prodotti per la difesa in tutta l'Unione, con un accesso “tempestivo e affidabile” a prodotti e componenti in caso di crisi);

  • un pacchetto di strumenti giuridici per promuovere la cooperazione a lungo termine in materia di armamenti;

  • un meccanismo europeo di vendite militari, che offrirà un catalogo centralizzato di prodotti per la difesa e fornirà la possibilità di istituire "pool" di prodotti per la difesa al fine di consentire la rapida consegna dei materiali.

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Su cosa si basa

“Il programma attua alcune delle misure proposte nella strategia per l'industria europea della difesa (Edis)”, spiega ancora l’Ue. E aggiunge: “Si basa su due strumenti dell'Ue esistenti: lo strumento per il rafforzamento dell'industria europea della difesa mediante appalti comuni (Edirpa) e il regolamento sul sostegno alla produzione di munizioni (Asap)”.

Cosa finanzierà l’Ue

Nell'ambito del programma Edip, l'Ue finanzierà:

  • azioni comuni di appalto realizzate da almeno tre Paesi (di cui almeno due devono essere Stati membri), comprese quelle relative alla creazione e al mantenimento di pool di prontezza industriale nel settore della difesa;

  • azioni di rafforzamento industriale, consistenti in attività volte ad aumentare la capacità produttiva di prodotti critici per la difesa;

  • il lancio dei progetti europei di difesa di interesse comune, progetti industriali collaborativi volti a contribuire allo sviluppo delle capacità militari degli Stati membri fondamentali per gli interessi di sicurezza e difesa dell'Unione;

  • azioni di sostegno, comprese attività volte ad aumentare l'interoperabilità e l'intercambiabilità e attività volte a facilitare l'accesso al mercato della difesa per le Pmi, le imprese a media capitalizzazione e le start-up.

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Imprese e prodotti ammessi

L’Ue sottolinea che le imprese che beneficiano del sostegno finanziario a titolo dell'Edip devono essere stabilite e avere le proprie strutture di gestione esecutiva nell'Unione. Per essere ammissibili al finanziamento, inoltre, devono utilizzare infrastrutture, impianti, beni e risorse nell'Ue. Ancora: almeno il 65% del costo totale dei componenti utilizzati nei prodotti per la difesa deve avere origine nell'Ue o in Paesi associati (ossia membri dello Spazio economico europeo). Inoltre, affinché i prodotti siano ammissibili al finanziamento a titolo dell'Edip, l'autorità responsabile della progettazione - cioè l'autorità che decide in merito alla progettazione di un prodotto - deve trovarsi di norma nell'Ue. Infine , nessun componente proverrà da Paesi non associati che sono in contrasto con gli interessi di sicurezza e di difesa dell'Ue o dei suoi Stati membri.

 

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