Il segretario di Stato Usa Marco Rubio ha assicurato all’Italia il sostegno degli Stati Uniti per ottenere la liberazione di Alberto Trentini, il cooperante veneziano detenuto da un anno in Venezuela. Le trattative restano difficili a causa dell’alta tensione tra Washington e il regime di Maduro
Gli Stati Uniti sono impegnati al fianco dell'Italia per aiutarla a riportare a casa Alberto Trentini, il cooperante veneziano da un anno in carcere in Venezuela. La rassicurazione, secondo quanto riferito da fonti diplomatiche, è arrivata dal segretario di Stato Marco Rubio nel corso della telefonata odierna con il ministro degli Esteri Antonio Tajani, che ha avuto tra i temi anche il dossier Venezuela. Il vicepremier italiano ha "ringraziato il Segretario Rubio per aver garantito il suo impegno e del Dipartimento di Stato americano ad una rapida scarcerazione di tutti i detenuti politici in Venezuela".
Le ultime notizie dal Venezuela
La notizia riaccende la speranza in Veneto, dove Trentini manca da oltre un anno. La madre, Armanda Colusso, aveva criticato l’esecutivo italiano, accusandolo di non aver "avuto alcun contatto col governo venezuelano fino ad agosto". Una cosa che, aveva aggiunto, "dimostra quanto poco si sono spesi per mio figlio". "Il caso Trentini ci sta molto a cuore, lavoriamo incessantemente per la sua liberazione”, aveva replicato Tajani, per poi sottolineare: "Certo non diciamo in pubblico tutto quello che facciamo: la diplomazia degli ostaggi richiede discrezione". Poi, rivolgendosi alla famiglia del cooperante, aveva riferito: "Deve sapere che lavoriamo e lavoreremo: non lo abbiamo dimenticato". Le notizie più recenti sulle condizioni del cooperante risalgono alla visita dell’ambasciatore italiano a Caracas, che pochi giorni fa ha trovato Trentini “in condizioni migliori di come era stato visto l'ultima volta”. Il percorso verso il rientro di Trentini resta però complesso. La Farnesina sottolinea da tempo che la tensione altissima tra Stati Uniti e Venezuela non facilita le trattative.