Aerei Airbus A320, ancora disagi nel mondo. Resta il nodo della radiazioni solari

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Introduzione

Il traffico aereo continua a risentire per l’aggiornamento del software di gestione di Airbus, a causa della scoperta di un allarme per le radiazioni solari: possono influire sui sistemi di controllo, compromettendo la sicurezza in volo.

 

Ieri, sabato 29 novembre, sono così rimasti a terra circa 6mila Airbus A320, mettendo a dura prova gli spostamenti internazionali. La situazione è in miglioramento, ma restano alcuni disagi: la compagnia americana JetBlue Airways ha parlato di “dozzine” di voli cancellati per la giornata di oggi. E questo succede in uno dei weekend più trafficati negli Stati Uniti, quello del Ringraziamento, con milioni di persone che si spostano per il Paese, mentre il maltempo – tra allerta neve e temperature glaciali nella regione dei Grandi Laghi – ha già reso necessaria la cancellazione di ulteriori decine di voli.

Quello che devi sapere

Caso Airbus, cosa è successo

Nel dettaglio tecnico, il problema riguarda un computer di controllo degli elevatori e degli alettoni (Elac) prodotto da Thales, altro colosso francese dell'industria aerospaziale. Ma il fornitore ha fatto sapere di non essere responsabile del disservizio. "La funzionalità in questione - hanno spiegato - è supportata da un software che non è di responsabilità di Thales". Airbus non ha ancora specificato quale azienda abbia progettato e aggiornato questo software. "Ci scusiamo per l'inconveniente causato - le conclusioni di Airbus - e collaboreremo a stretto contatto con gli operatori, mantenendo la sicurezza come nostra priorità assoluta e fondamentale". 

 

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L'incidente del 30 ottobre

Tutto è partito da un incidente dello scorso 30 ottobre, che ha coinvolto un volo JetBlue tra Cancún in Messico e Newark, vicino a New York. Dopo un'inattesa picchiata, l'aereo aveva dovuto effettuare un atterraggio di emergenza a Tampa, in Florida. L'analisi dell'incidente ha poi rivelato che la 'colpevole' sarebbe stata "l'intensa radiazione solare" che "potrebbe corrompere i dati essenziali per il funzionamento dei comandi di volo".

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Il nodo delle radiazioni solari

Restano irrisolti proprio gli interrogativi sull’impatto delle radiazioni solari, ritenute responsabili dell'incidente di JetBlue, classificato dagli investigatori francesi come “incidente”, il livello più basso delle tre categorie di emergenza potenziale. “Qualsiasi sfida operativa che arrivi con poco preavviso e colpisca una parte importante della tua flotta è difficile da gestire”, ha affermato il consulente britannico John Strickland.

Caso Airbus, gli aggiornamenti software

Molte compagnie, va detto, hanno comunque fatto sapere di aver completato (o quasi) gli aggiornamenti software sui loro Airbus A320. Tra queste ci sono: American Airlines, United Airlines, Air India, Delta Air Lines, la ungherese Wizz Air, la messicana Volaris, Air Arabia, la saudita Flyadeal e vettori taiwanesi. In diversi casi non si è riporato alcun impatto operativo.

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Ancora cancellazioni e problematiche

In altri casi, come in quello già citato di Jetblue, c’è più nervosismo. L’azienda ha cancellato almeno 70 voli in calendario per oggi, lasciando aperta la possibilità di ulteriori cancellazioni. Le stime parlavano di aggiornamenti software per 120 aerei entro oggi, mentre su 140 jet della sua flotta (non solo A320, ma anche A321 e A220) non ci sarebbe stato nemmeno bisogno della correzione.

La situazione in giro per il mondo, da American Airlines ad AirAsia

American Airlines, a oggi il maggior operatore mondiale di A320, ha detto che 209 dei suoi 480 jet necessitavano dell’aggiornamento, meno del previsto, e la maggior parte sarebbe stata sistemata entro il 29 novembre. United Airlines ha assicurato a Reuters che tutti i suoi aerei erano stati aggiornati, mentre AirAsia, un altro tra i maggiori clienti di A320 a livello globale, ha stimato di chiudere la pratica in 48 ore. Voli in ritardo anche oggi invece per la low-cost taiwanese Tigerair.

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La corsa notturna ai ripari

Il lavoro svolto nella notte tra ieri e oggi avrebbe comunque evitato lo scenario peggiore, limitando il numero dei ritardi in Asia e in Europa. L’analista asiatico Brendan Sobie ha detto che comunque l’aggiornamento “non è così caotico come si potrebbe pensare”, anche se “crea qualche grattacapo operativo nel breve termine”.

Come si sistema il problema?

Ma cosa devono fare esattamente le compagnie di volo per sistemare il problema? Bisogna ripristinare una precedente versione del software in un computer che contribuisce a determinare l’angolo del muso del jet e, in alcuni casi, bisogna cambiare anche l’hardware, specialmente sui velivoli più vecchi. La correzione deve essere effettuata prima che gli aerei possano volare nuovamente con passeggeri e come tempistiche richiede circa due o tre ore per ogni jet.

 

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