Airbus ferma 6mila aerei: possibili danni da radiazioni solari, serve aggiornare software
MondoIl produttore europeo ha fatto sapere che migliaia di aeromobili della famiglia A320 devono sostituire urgentemente il software di controllo che potrebbe essere vulnerabile alle radiazioni solari. Il bug è emerso dopo un incidente che si è verificato a fine ottobre su un volo costretto a un atterraggio d’emergenza negli Usa. L’intervento dura da "alcune ore" a "settimane", in base al velivolo. Tecnici al lavoro. Interessato anche l’aereo del Papa. Il richiamo ha causato ritardi e cancellazioni in tutto il mondo
Migliaia di aerei Airbus sono stati bloccati a terra perché hanno bisogno di un intervento urgente: è stato scoperto che l'intensa radiazione solare potrebbe interferire con i computer di controllo di bordo e, ha spiegato la società, è necessario un aggiornamento del software. Sono interessati circa 6mila aeromobili della famiglia A320, metà della flotta globale dell'azienda europea: l’intervento, ha spiegato una fonte, dura da "alcune ore" a "settimane" in base al tipo di velivolo. I tecnici sono al lavoro, con diversi interventi già completati e gli aerei di nuovo in volo. Interessato anche l'aereo che sta accompagnando il Papa nel suo viaggio tra Turchia e Libano: nel pomeriggio l'intervento per sistemarlo è stato completato. Il richiamo di Airbus, comunque, sta provocando disagi nei cieli di tutto il mondo, con ritardi e cancellazioni dalle Filippine alla Colombia. E migliaia di voli sono a rischio nelle prossime ore. La decisione di Airbus è arrivata dopo un incidente avvenuto il 30 ottobre su un volo JetBlue che stava andando dal Messico agli Stati Uniti.
La decisione di Airbus
Airbus, in un comunicato del 28 novembre, ha spiegato che l'analisi di un recente evento che ha coinvolto un aeromobile A320 ha rivelato che un'intensa radiazione solare può corrompere i dati critici per il funzionamento dei comandi di volo. Il produttore di aeromobili europeo, dopo aver analizzato il guasto tecnico, ha quindi chiesto a tutti i clienti che utilizzano lo stesso software di "interrompere immediatamente i voli" per procedere all'intervento. La società ha aggiunto di aver avvisato le autorità aeronautiche di tutto il mondo per fare in modo che, attraverso un’allerta, chiedano agli operatori un'immediata azione precauzionale. Il gruppo ha riconosciuto "che queste raccomandazioni causeranno interruzioni operative per passeggeri e clienti". E ha aggiunto: “Ci scusiamo per l'inconveniente causato e collaboreremo a stretto contatto con gli operatori, mantenendo la sicurezza come priorità assoluta e fondamentale". L’Agenzia europea per la sicurezza aerea ha confermato di essere stata informata da Airbus, ricordando che eventuali interruzioni dei servizi sono inevitabili quando si interviene per garantire la massima sicurezza.
L’incidente del 30 ottobre
Airbus, nella nota, ha confermato che il difetto è riconducibile a un'anomalia causata dalle radiazioni solari, in grado di corrompere i dati essenziali per il controllo del volo. L'allarme è scattato dopo un episodio che si è verificato lo scorso 30 ottobre, quando un A320 di JetBlue ha subìto un'inattesa picchiata durante il volo. L’aereo era partito da Cancún, in Messico, ed era diretto a Newark, nel New Jersey: è stato costretto a un atterraggio di emergenza a Tampa, in Florida, dopo aver perso improvvisamente quota in fase di crociera, con il pilota automatico inserito. La discesa incontrollata è durata qualche secondo, poi l’aereo è tornato in quota. L’incidente ha causato una quindicina di feriti.
L’intervento dura da "alcune ore" a "settimane"
L'analisi dell'incidente di ottobre "ha rivelato che l'intensa radiazione solare potrebbe corrompere i dati essenziali per il funzionamento dei comandi di volo", ha spiegato il gruppo europeo. Per questo si è deciso di procedere con il richiamo. Per la maggior parte degli aerei, l'aggiornamento software dalla versione precedente richiede "alcune ore". Per circa mille velivoli, invece, l'intervento comporta la sostituzione dell'hardware del computer e questo, ha spiegato una fonte vicina alla vicenda, "richiederà settimane". Secondo alcune fonti, comunque, l'iniziale stima dei mille velivoli che avrebbero bisogno di fermarsi per più tempo potrebbe essere rivista al ribasso.
Il software sotto accusa
Il problema, in particolare, riguarda un computer di controllo degli elevatori e degli alettoni (ELAC) prodotto da Thales. Il fornitore di Airbus ha dichiarato di non essere responsabile del problema. "La funzionalità in questione è supportata da un software che non è di responsabilità di Thales", ha affermato. Airbus non ha specificato quale azienda abbia progettato e aggiornato questo software. Airbus S.A.S. è una società costruttrice di aeromobili con sede a Blagnac, in Francia, interamente controllata dall'omonimo gruppo industriale europeo. È il primo produttore di aerei civili al mondo per numero di consegne e ha superato la rivale statunitense Boeing nella prima metà del 2019.
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L’impatto sui passeggeri
Airbus, quindi, ha chiesto di aggiornare il software di controllo degli aeromobili del tipo A320, che potrebbero essere danneggiati da un'intensa attività di radiazioni solari. Secondo i funzionari della società, dopo essere stati tenuti a terra per ore e dopo l'intervento di aggiornamento, migliaia di aerei Airbus stanno tornando al normale servizio. La maggior parte degli aeromobili interessati, infatti, può tornare a volare dopo un rapido aggiornamento software. Su altri velivoli, come detto, oltre all'aggiornamento del software è necessario anche un riallineamento dell'hardware: questo porta a pesanti interruzioni dell'operatività e a disagi maggiori per i passeggeri.
Le compagnie aeree interessate
La famiglia degli A320, che include anche gli A319 e A321, è utilizzata in tutto il mondo da diverse compagnie per i collegamenti di breve e medio raggio. Le flotte di EasyJet e Wizz Air, ad esempio, sono composte da questi velivoli. Alcuni aeromobili sono utilizzati anche da Air France, Lufthansa, Ita Airways, Turkish Airlines, Iberia. Anche se è difficile prevedere l’impatto reale del richiamo di Airbus, gli esperti si aspettano giorni complicati per chi deve volare. EasyJet ha fatto sapere di aver “già avviato, e in molti casi completato, l’aggiornamento software necessario, su gran parte della propria flotta”. La compagnia "prevede di operare regolarmente il proprio programma di voli nella giornata di sabato e invita tutti i passeggeri a consultare il flight tracker per eventuali aggiornamenti". Come racconta il Corriere della Sera, Wizz Air ha ammesso che “alcuni voli durante il fine settimana potrebbero subire conseguenze”; il gruppo Lufthansa (di cui fa parte Ita Airways) ha parlato di un “piccolo numero di cancellazioni o ritardi nei voli durante il fine settimana”; servono interventi, con conseguenti possibili disagi, anche per alcuni aeromobili di Air France, Iberia, Vueling, American Airlines, Delta Air Lines. Non è interessata dal problema Ryanair, che utilizza Boeing.
L'impatto nei Paesi
Il ministro dei trasporti francese Philippe Tabarot ha detto che gli aggiornamenti "si sono svolti senza intoppi" per migliaia di aerei. Ha confermato che sabato mattina Air France ha subito qualche disagio, con alcuni voli in partenza e in arrivo dall'aeroporto Charles de Gaulle di Parigi ritardati o cancellati. La situazione è stata più "complicata in altri Paesi", ha aggiunto il ministro Tabarot, come gli Stati Uniti, dove il problema è emerso nel fine settimana del Ringraziamento, uno dei periodi di viaggio più trafficati dell'anno. Limitati i problemi nel Regno Unito.
Ritardi e cancellazioni
Alcune compagnie aeree hanno subito ritardi e cancellazioni in tutto il mondo. Le indiane IndiGo, Air India e Air India Express, ad esempio, hanno annunciato che tra i 200 e i 250 voli subiranno ritardi o cancellazioni a seguito della richiesta di Airbus. In totale le compagnie aeree indiane dispongono di circa 560 aeromobili della famiglia A320, ma non hanno rivelato il numero di aeromobili interessati. La compagnia aerea giapponese All Nippon Airways (ANA), invece, ha cancellato 95 voli domestici nella giornata di sabato: il problema ha riguardato nello specifico 34 jet A320 della compagnia nipponica che richiedono l’aggiornamento urgente del software di bordo. Le cancellazioni hanno coinvolto circa 13.200 passeggeri, principalmente in transito dall'aeroporto di Haneda a Tokyo, ma anche da scali minori come Akita, Saga e Tottori. Japan Airlines (JAL), l'altro vettore nazionale, ha comunicato di non essere stato interessato dall'incidente, in quanto la sua flotta non presenta lo stesso tipo di vulnerabilità software. La compagnia colombiana Avianca, che gestisce oltre 130 aeromobili, ha dichiarato che più del 70% della sua flotta è interessato e per questo ha interrotto la vendita dei biglietti per viaggi fino all’8 dicembre. La messicana Volaris ha annunciato ritardi o cancellazioni per tre giorni. In Australia la compagnia aerea low cost Jetstar ha cancellato 90 voli dopo aver confermato che circa un terzo della sua flotta era stata interessata. E si prevede che i disagi continueranno per tutto il fine settimana, nonostante la maggior parte degli aerei sia già stata sottoposta all'aggiornamento.
Ita: "Nessuna ripercussione su programma voli e passeggeri"
"Il programma operativo di Ita Airways non subirà modifiche e non ci saranno ripercussioni sui nostri passeggeri", ha fatto sapere Ita Airways in una nota, spiegando che il caso "delle modifiche software per alcuni aeromobili Airbus della famiglia A320", da implementare entro questa sera, "ha riguardato anche alcuni aeromobili" della sua flotta: "Fin dalla serata di ieri i team tecnici di Ita Airways hanno lavorato incessantemente per valutare i reali impatti del fenomeno e definire le azioni da adottare per ridurre al massimo le ripercussioni sull'operativo". È stato "definito un programma di interventi straordinari sugli aeromobili interessati avviato da questa mattina che sta proseguendo come previsto e vedrà il completamento entro la scadenza fissata dalle Autorità". Ita ricorda anche che "tra gli aeromobili coinvolti c'era anche l'Airbus A320neo che sta accompagnando Sua Santità Papa Leone XIV nel suo Viaggio Apostolico in Turchia e Libano; la compagnia - spiega la nota - ha provveduto ad inviare i componenti necessari e un tecnico aggiuntivo ad Istanbul per procedere all'aggiornamento del software, garantendo così la prosecuzione del Viaggio Apostolico in sicurezza".