Con l'ultimo sospettato arrestato oggi vicino a Parigi, gli autori del clamoroso colpo al più visitato museo del mondo sono in mano alla giustizia, e insieme a loro alcuni complici. Anche se dei mandanti e del bottino, i preziosissimi gioielli della Corona francese valutati 88 milioni di euro, non c'è ancora nessuna traccia
La polizia francese ha arrestato, in tutto, quattro persone nell'ambito delle indagini sullo spettacolare furto di gioielli avvenuto al Louvre il mese scorso. Lo ha confermato la Procura di Parigi in un comunicato, come riporta l'agenzia Reuters. Gli ultimi sospettati sono due uomini di 38 e 39 anni e due donne di 31 e 40 anni, tutti originari della regione della capitale francese. La banda del Louvre, dunque, sarebbe al completo. Con l'ultimo del quartetto, arrestato oggi vicino a Parigi, gli autori del clamoroso colpo al più visitato museo del mondo sono in mano alla giustizia, e insieme a loro alcuni complici. Anche se dei mandanti e del bottino, i preziosissimi gioielli della Corona francese valutati 88 milioni di euro, non c'è ancora nessuna traccia.
L'ultimo arresto
Ad arrestare l'ultimo della banda è stata la brigata anticrimine di Parigi, che ha anche fermato altre tre persone "del suo entourage". Secondo quanto emerso dai media francesi, l'uomo era pedinato da un mese ed è stato fermato oggi nella Mayenna, regione della Loira, nell'ovest della Francia. Come gli altri tre, già comparsi davanti al giudice, è accusato di furto e associazione per delinquere. E' un pregiudicato. Lui e i suoi compagni vivono ad Aubervilliers, alle porte di Parigi. Gli altri tre fermati oggi - come ha confermato la procuratrice Laure Beccuau - sono persone a lui vicine: un uomo della sua stessa età, 38-39 anni, e due donne, di 31 e 40 anni, tutti abitanti "nella regione parigina".
La password
La password per accedere ai sistemi di sicurezza del più famoso museo di Francia? Era “Louvre”. Una leggerezza che, unitamente ad altre falle, ha reso ancora più facile il clamoroso furto in uno dei musei più conosciuti al mondo. A dirlo era stata, alcuni giorni fa, la procuratrice capo di Parigi, Laure Beccuau, che in un’intervista a France Info aveva spiegato come i ladri sospettati sarebbero criminali di basso profilo i cui “profili non corrispondono a quelli generalmente associati ai vertici della criminalità organizzata".
Approfondimento
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