Caso Epstein, Trump chiede indagine sui rapporti tra l'imprenditore e Clinton

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Il presidente Usa torna ad accusare i democratici di "spingere sulla bufala Epstein" e su Truth scrive: "Lui era un dem, chiedete a Clinton non a me. Ho un Paese da governare!". Nelle nuove mail Epstein scrive di aver trascorso il Thanksgiving del 2017 con Donald Trump, nonostante il tycoon abbia sempre detto di aver interrotto i rapporti con l’imprenditore nel 2004. Bondi sceglie procuratore che indagherà su Epstein-Clinton

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Prosegue la bufera sul caso Epstein che sta travolgendo anche Donald Trump. “Epstein era un democratico. Chiedete a Bill Clinton, non a me”: due giorni dopo la pubblicazione delle nuove mail diffuse dai democratici della Commissione di vigilanza della Camera il presidente Usa torna all’attacco dei dem e continua a ribadire la propria estraneità ai fatti. La ministra della Giustizia Pam Bondi ha incaricato un procuratore di Manhattan di indagare sull'ex presidente Bill Clinton e su altri nominati nelle email di Jeffrey Epstein. "Jay Clayton è uno dei procuratori più capaci e affidabili in questo Paese, e gli ho chiesto di assumere la guida", ha detto Bondi su X replicando al post di Donald Trump in cui il presidente chiedeva al Dipartimento di Giustizia di indagare" sul coinvolgimento e la relazione di Jeffrey Epstein con Bill Clinton, Larry Summers, Reid Hoffman, J.P. Morgan Chase e molte altre persone e istituzioni, per determinare cosa stesse succedendo a loro e a lui". 

Il caso

Negli scambi privati tra Epstein, l'allora fidanzata e collaboratrice Ghislaine Maxwell e lo scrittore Michael Wolff, si legge che Trump "trascorse ore" a casa dell'imprenditore, condannato per abusi sessuali e traffico internazionale di minori (e poi morto in carcere), insieme a una donna “vittima del suo traffico sessuale”. Il numero uno della Casa Bianca è quindi tornato ad accusare i democratici di "spingere sulla bufala Epstein" e su Truth ha scritto: "Epstein era un democratico, ed è un problema dei democratici, non dei repubblicani! Chiedete a Bill Clinton, Reid Hoffman e Larry Summers di Epstein, loro sanno tutto di lui, non perdete tempo con Trump. Ho un Paese da governare!". Poi ha aggiunto: "I Democratici stanno facendo tutto ciò che è in loro potere per spingere nuovamente la bufala di Epstein, nonostante il Dipartimento di Giustizia abbia pubblicato 50.000 pagine di documenti, per distogliere l'attenzione da tutte le loro cattive politiche e perdite, in particolare l'imbarazzo dello shutdown, dove il loro partito è nel caos totale e non ha idea di cosa fare. Alcuni Repubblicani deboli sono caduti nelle loro grinfie perché sono deboli e sciocchi".

Trump chiede indagine sui rapporti tra Epstein e Clinton

Sul suo social, Donald Trump ha anche annunciato che chiederà "alla procuratrice generale Pam Bondi e al Dipartimento di Giustizia, insieme ai nostri grandi patrioti dell'Fbi, di indagare sul coinvolgimento e la relazione di Jeffrey Epstein con Bill Clinton, Larry Summers, Reid Hoffman, J.P. Morgan Chase e molte altre persone e istituzioni, per determinare cosa stesse succedendo a loro e a lui". Il presidente Usa ha poi aggiunto che questa "è un'altra truffa Russia, Russia, Russia, con tutte le frecce che puntano verso i Democratici. I documenti mostrano che questi uomini, e molti altri, hanno trascorso gran parte della loro vita con Epstein e sulla sua 'Isola'". Larry Summers è stato segretario al Tesoro dal 1999 al 2001, sotto l'amministrazione Clinton, e direttore del Consiglio Economico Nazionale dal 2009 al 2010, con Obama. Dal 2011 al 2006 è stato invece presidente della Harvard University. Reid Hoffman è un imprenditore di Internet, investitore di venture capital, podcaster e autore di libri. Entrambi hanno coltivato a lungo rapporti con Epstein.

Nuove rivelazioni

Nelle email pubblicate negli scorsi giorni c’è anche un passaggio in cui Epstein sostiene che Trump "sapeva delle ragazze". Ma non è tutto. L’attuale presidente Usa ha sempre sostenuto di aver interrotto i rapporti con Epstein intorno al 2004. Ma tale affermazione potrebbe essere smentita dalla stessa corrispondenza privata dell’imprenditore che, come riportano i media statunitensi, ha scritto di aver trascorso il Thanksgiving del 2017 con Donald Trump, insieme ad altre persone. Quindi molti anni dopo rispetto a quando, stando a quanto dichiarato dal tycoon, si sarebbero dovuti interrompere i contatti tra i due. I documenti del presidente mostrano che Trump avrebbe invece trascorso quel Thanksgiving nelle sue proprietà in Florida, tra cui il suo club privato Mar-a-Lago e il Trump International Golf Club di West Palm Beach. In risposta alle domande sullo scambio di email, la portavoce della Casa Bianca Abigail Jackson ha dichiarato a Newsweek che "queste email non provano letteralmente nulla".

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Il passaggio delle mail sul Thanksgiving

In uno scambio di email del 23 novembre 2017, ovvero il giorno in cui quell’anno è caduto il Ringraziamento, Faith Kates, fondatrice di Next Model Management, chiese a Epstein dove avrebbe trascorso la giornata. Il finanziere rispose "eva", forse un riferimento alla sua ex fidanzata Eva Andersson-Dubin. Kates osservò che quindi "glenn" doveva essere lì, un probabile riferimento a Glenn Dubin, il marito di Andersson-Dubin. Kates incalzò: "chi altro c'è laggiù?". "David Fizel, Hanson, Trump", replicò Epstein. "Divertiti!!!", chiuse Kates. 

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E sempre per questioni di mail alcuni dipendenti di una prigione a minima sicurezza a Bryan (Texas), dove Ghislaine Maxwell sta scontando 20 anni come complice di Epstein, sono stati licenziati. Lo ha riferito alla Cnn uno degli avvocati di Maxwell, dopo che questa settimana una 'talpa' ha condiviso col deputato dem Jamie Raskin una presunta corrispondenza riservata tra la donna e il suo legale, nella quale si parlava della sua intenzione di chiedere la commutazione della pena e dei "privilegi" di cui godeva nella detenzione. 

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