Come riporterebbero alcune email pubblicate dai democratici della Commissione di vigilanza della Camera, l'attuale presidente Usa "trascorse ore" a casa del defunto imprenditore, condannato per abusi sessuali, insieme a una donna “vittima del suo traffico sessuale”. Per Axios era Virginia Giuffre. Dalle corrispondenze private emergerebbe anche che il tycoon "sapeva delle ragazze". Trump: "I dem provano a distrarre con la bufala su Epstein"
Nuovi dettagli sul caso di Jeffrey Epstein e del suo rapporto con Donald Trump. Come rivelerebbero alcune email pubblicate dai democratici della Commissione di vigilanza della Camera, l'attuale presidente statunitense "trascorse ore" a casa dell'imprenditore, condannato per abusi sessuali e traffico internazionale di minori (e poi morto in carcere), insieme a una donna “vittima del suo traffico sessuale”. Dalle corrispondenze private emergerebbe che anche Trump "sapeva delle ragazze": un'apparente allusione al giro di minorenni che Epstein avrebbe adescato a Mar-a-Lago. Come ha riferito la Cnn, che insieme al New York Times ha reso pubbliche le conversazioni degli ultimi quindici anni, l'imprenditore avrebbe menzionato il nome di Trump “più volte” in uno scambio di messaggi con l'allora fidanzata e storica collaboratrice Ghislaine Maxwell, condannata per traffico sessuale, e lo scrittore Michael Wolff.
Le email di Epstein
Dalle corrispondenze private tra Epstein, Maxwell e Wolff emergerebbero quindi dettagli sul tempo che Trump avrebbe "trascorso con una donna”, presunta “vittima del traffico sessuale” (probabilmente, come riportato da Axisios, Virginia Giuffre, la più nota tra le vittime del finanziere ed ex dipendente di Trump, ora deceduta). Le corrispondenze contengono anche un messaggio in cui Epstein sostiene che il tycoon "sapeva delle ragazze": un'affermazione che andrebbe quindi a contraddire la dichiarazione di Trump, il quale avedva riferito di aver cacciato il finanziere dal suo club in Florida per avergli “rubato” alcune dipendenti tra cui proprio Virginia Giuffre. In uno scambio di messaggi del 2018 con Lawrence H. Summers, ex Segretario al Tesoro e presidente dell'Università di Harvard, Epstein definì poi Trump "al limite della follia". Le email sono state reperite dai Democratici della Commissione di Vigilanza della Camera dopo aver emesso un mandato nei confronti degli eredi di Epstein all'inizio di quest'anno.
Trump: "I Dem provano a distrarre con la bufala su Epstein"
Non ha tardato ad arrivare la risposta di Donald Trump che, sul suo social Truth, ha accusato i democratici di "cercare di tirare fuori di nuovo la bufala su Jeffrey Epstein, perché distogliere l'attenzione da quanto male hanno gestito la chiusura del governo e tante altre questioni". Poi ha aggiunto: "Solo un repubblicano molto cattivo, o stupido, cadrebbe in quella trappola". Il presidente statunitense ha poi rimarcato che "i Dem sono costati al nostro Paese 1500 miliardi di dollari con le loro recenti follie nel chiudere ferocemente il Paese, mettendo allo stesso tempo molte persone a rischio, e dovrebbero pagarne il giusto prezzo". E ancora: "L'attenzione non dovrebbe essere distolta da Epstein o da altro e i repubblicani coinvolti dovrebbero concentrarsi solo sulla riapertura del Paese e sulla riparazione dei danni enormi causati dai Democratici!".
Casa Bianca: "Narrativa falsa"
A seguito della pubblicazione delle email, la Casa Bianca ha accusato i democratici di aver diffuso una "narrativa falsa". "I Democratici hanno fatto trapelare selettivamente email ai media progressisti per creare una narrativa falsa e diffamare il presidente Trump", ha dichiarato la portavoce Karoline Leavitt in una nota.
Casa Bianca: "Trump non ha fatto nulla di male, campagna di distrazione"
"Le ultime email di Epstein non provano nulla se non che il presidente Donald Trump non ha fatto nulla di male", ha detto Leavitt nel briefing con i media. Secondo la portavoce della Casa Bianca "non è una coincidenza che i dem abbiano diffuso le email nel giorno in cui è attesa la fine dello shutdown". Infine, ha accusato i democratici di aver creato una "campagna di distrazione" per coprire i "successi del presidente Trump".
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Raccolte firme necessarie per voto a Camera Usa su Epstein
Intanto La petizione per forzare la Camera a votare per la pubblicazione integrale di tutti i documenti relativi a Epstein in possesso del Dipartimento della Giustizia ha raggiunto il numero di firme necessario. Lo ha annunciato il deputato democratico Ro Khanna che, insieme al collega repubblicano Thomas Massie, ha presentato l''Epstein Files Transparency Act', il disegno di legge per costringere la Camera al voto. "Mentre la nostra iniziativa si avvia al voto, ogni membro del Congresso dovrebbe chiedersi: ci schiereremo con le vittime o con i potenti? Dobbiamo batterci per la giustizia", ha messo in evidenza Khanna.