Inaugurato il Grand Egyptian Museum, presidente Egitto: “Nuovo capitolo della storia"
Inaugurato al Cairo il museo che con i suoi 500 mila metri quadri toglie al Louvre lo scettro di maggiore al mondo, nonostante sia dedicato ad una sola civiltà. Oltre 100mila i reperti dell'Antico Egitto conservati, tra i quali spicca il tesoro di Tutankhamon, il faraone bambino, finalmente riunito dopo essere stato a lungo diviso tra Il Cairo e Luxor
LA QUARTA PIRAMIDE
- Fuochi d'artificio, luci, colori, danze e ballerini. Così l'Egitto ha inaugurato il Grand Egyptian Museum (Gem), situato al Cairo vicino alle piramidi di Giza. Concepito per ospitare l'incredibile eredità della civiltà dei faraoni, il museo si estende su una superficie di circa 500.000 metri quadri. E' il museo più esteso al mondo, superando anche il Louvre ed è stato ribattezzato "la quarta piramide" dopo quelle millenarie di Cheope, Chefren e Micerino, alle quali è ora collegata da un passaggio lungo due chilometri.
LE PAROLE DI AL-SISI
- L'affascinante spettacolo è stato presieduto dal presidente dell'Egitto, Abdel Fattah al-Sisi, che ha definito il museo come un "nuovo capitolo nella storia" del Paese e lo ha definito il "più grande museo al mondo dedicato a una singola civiltà".
IL GENIO DEL POPOLO EGIZIANO
- Si tratta, ha proseguito al-Sisi, di "una testimonianza vivente del genio del popolo egiziano". "Tutti abbiamo immaginato e sognato questo progetto, ci siamo chiesti se si sarebbe davvero concretizzato, se ne avremmo visto tutti la realizzazione", ha ricordato, invece, il Primo Ministro egiziano, Mostafa Madbouly.
OLTRE UN MILIARDO DI DOLLARI
- La costruzione del museo, avvenuta su un sito di mezzo milione di metri quadrati, è costata oltre un miliardo di dollari e ha richiesto vent'anni di lavori monumentali. Il museo, in generale, ospita oltre 100.000 reperti, metà dei quali saranno esposti al pubblico.
IL TESORO DI TUTANKHAMON
- Tra tutti i reperti dell'Antico Egitto conservati, spicca tra gli altri il tesoro di Tutankhamon, il faraone bambino, finalmente riunito dopo essere stato a lungo diviso tra Il Cairo e Luxor. Scopo delle autorità egiziane, con questa struttura, sarà anche quello di incrementare i flussi turistici che contribuiscono in grande misura all'economia egiziana.
LE PERSONALITA' PRESENTI
- Tra le personalità intervenute all'inaugurazione anche il Ministro della Cultura italiano, Alessandro Giuli. Insieme ai 79 esponenti internazionali invitati per l'occasione anche il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier (a sinistra in foto) che ha approfittato del suo viaggio in Egitto per incontrare il primo ministro libanese Nawaf Salam (a destra).
I VISITATORI PREVISTI
- Secondo le previsioni potrebbero essere 18 milioni i visitatori attesi in tutto l'Egitto per fine anno, mentre Il Cairo prevede che i visitatori del solo museo possano attestarsi sui 5 milioni all'anno. Nel corso dell'jnaugurazione pedane ed effetti di luce hanno arricchito lo spazio compreso tra il Grande Museo e le piramidi di Giza, distanti appena due Km e adesso unite da un percorso organizzato nel dettaglio.
IL PROGETTO
- Il progetto del museo, ideato nel 1992 durante la presidenza di Hosni Mubarak, era nato dall'esigenza di alleggerire il Museo Egizio di Piazza Tahrir, ormai incapace di contenere l'enorme quantità di reperti accumulati nei secoli e di far fronte a un flusso crescente di visitatori. Dopo più di 20 anni di lavori, il Gem ha adesso aperto con un allestimento che unisce archeologia, tecnologia e scenografia museale avanzata, offrendo ai visitatori un’esperienza immersiva e unica.
UNA ARCHITETTURA MONUMENTALE
- Progettato dagli studi tedeschi Atelier Brückner e irlandesi Heneghan Peng Architects, il Grande museo egizio sarà caratterizzato da una architettura monumentale e contemporanea. La sua imponente facciata triangolare in vetro, lunga 600 metri, richiama le linee delle piramidi circostanti e permette di ammirare da ogni angolo la spettacolare vista del complesso di Giza.
RAMSES II
- L'atrio d'ingresso, ad esempio, ospita il colosso di Ramses II, alto 11 metri e risalente a 3.200 anni fa, spostato dal centro del Cairo dove per decenni dominava una trafficata rotatoria. Una maestosa scalinata di sei piani conduce, poi, alle gallerie principali, offrendo ai visitatori una passeggiata tra storia, arte e architettura. Un ponte pedonale, come detto, collega direttamente il museo alle piramidi, con possibilità di spostarsi anche con veicoli elettrici ecologici.
IL RICORDO DEL 2021
- La stampa locale ha definito la cerimonia di inaugurazione come "completamente diversa dalla sfilata delle mummie reali che ha affascinato il mondo", ricordando lo stupore con cui il mondo accolse nel 2021 il trasferimento di 22 mummie reali dal dal Museo egizio di piazza Tahir, nel centro del Cairo, al Museo Nazionale della Civiltà Egizia.
L'APERTURA IL 4 NOVEMBRE
- La cerimonia, tra l'altro, è stata trasmessa integralmente in diretta dalla televisione di Stato egiziana, mentre una moneta è stata coniata per l'occasione e gli alberghi hanno registrato il tutto esaurito, anche se il museo aprirà al pubblico solo lunedì prossimo, 4 novembre.